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sabato 5 settembre 2015

Cina pronta alla III guerra mondiale Avvertimento e attacco all'America

Cina, l'avvertimento dell'Esercito Popolare di Liberazione: in un video le prove della guerra contro l'Usa




Un video che fa tremare quello pubblicato dall'Esercito Popolare di Liberazione della Cina. Il titolo è inquietante: "Battaglia per catturare un'isola" ed è una simulazione. Quest'isola è  identica alla base americana di Okinawa: una dimostrazione di forza. Le immagini mostrano l'attacco all'isola e a una base americana con invasione e conquista. Il video è stato ripreso dal sito Dagospia e riprende tutte le fasi di una battaglia che scatta dopo l'attacco a una base aerea cinese. L'obiettivo è chiarissimo: caccia F-22 Raptor e una nave che assomiglia a una portaerei classe Nimitz. 

Il messaggio - La prima unità che entra in azione è l’artigliera che lancia moltissimi missili balistici Dongfeng, poi vengono lanciati i missili aria-terra CJ20.  Vengono annientate una base aerea e una flotta navale. Dopi inizia l’invasione via terra con l’ausilio di mezzi anfibi che porterà alla coqnuista dell’isola. Poi il messaggio finale: “La Cina è forte, vincere una guerra richiede morti; per essere forti e sicuri siamo sempre pronti ad affrontare i pericoli della guerra. Amiamo oltremodo la pace ma dobbiamo essere pronti a una guerra verosimile. Commemoriamo con rispetto e solennità il settantesimo anniversario della guerra contro il Giappone”.

venerdì 4 settembre 2015

COMI (FI): ROMA E BERNA, giù le mani dai soldi dei Frontalieri

COMI (FI): ROMA E BERNA, giù le mani dai soldi dei Frontalieri 


di Gaetano Daniele 




"Dopo l'incontro tenuto a Bellinzona tra rappresentanti del Canton Ticino e del Governo federale sulla fiscalità dei lavoratori frontalieri, dico chiaramente che qualsiasi decisione non potrà essere a scapito dei lavoratori italiani. Così l'On. Lara Comi, ai nostri microfoni, e nota: I frontalieri rischiano di trovarsi nella tenaglia della contesa tra Italia e Svizzera e pagare di tasca loro i provvedimenti che saranno presi. 

Le tasse - Ammontano a circa 60 milioni di euro le tasse dei lavoratori italiani girate ogni anno dal Canton Ticino al di qua della frontiera. Il sistema dei ristorni cambierà. Si parla di tassare i frontalieri non più al 100% con aliquota svizzera, come avviene oggi (girando poi circa il 40% del gettito all'Italia), ma al 60 per cento con aliquota elvetica e al 40 con aliquota italiana, che come si sa è assai più elevata. Insomma i lavoratori si troverebbero a pagare più tasse. L'ultima tegola era stata la richiesta del casellario giudiziale, iniziativa alla quale - conclude L'europarlamentare Comi -  mi ero opposta pubblicamente. Adesso si prevede una batosta fiscale. Regione Lombardia monitori attentamente, i lavoratori italiani non siano lasciati soli."

Il primo trapianto di un rene da sveglio Bisturi e sangue, lui segue tutto. Ma...

Torino: primo trapianto di rene con paziente sveglio. Ride e scherza con i medici




Era tranquillo e scherzava con il dottore che intanto gli trapiantava un nuovo rene. Un uomo napoletano di 38 anni è stato il primo paziente a rimanere sveglio durante un difficile trapianto di rene. Come è stato possibile? Grazie al'abilità dei medici e degli anestesisti dell'ospedale Molinette di Torino, secondo quanto riportato dal Messaggero.

Due anestesie - L'equipe medica ha studiato un sistema per cui, con due anestesie combinate, la peridurale e la spinale, il paziente potesse rimanere cosciente dato che il suo fisico non avrebbe mai retto a un'anestesia totale. L'uomo infatti aveva una capacità respiratoria molto compromessa dopo che, 6 mesi fa, era stato operato per un sarcoma all'emitorace. Da quell'intervento erano subentrate diverse complicazioni tra cui anche una nefrite che gli aveva compromesso un rene. 

L'operazione - Il dottor Fabio Gobbi, responsabile dell'intervento, ha detto che il paziente era tranquillo e che ha scherzato con lui per tutte le 4 ore trascorse in sala operatoria. "Ha seguito in diretta il trapianto, voleva sapere cosa stessero facendo i chirurghi", ha spiegato il dottore. Il tutto mentre si scriveva una nuova pagina della storia della medicina, senza far sentire nessun male al paziente. "Ero tranquillo. Sapevo che ero in mani sicure, di medici eccezionali", ha commentato l'uomo dal suo letto d'ospedale. 

Una nuova vita - Da oggi per il napoletano, con un nuovo rene, inizia anche una nuova vita. Era a Forte dei Marmi con la fidanzata, a fine agosto, in attesa di un donatore quando è arrivata la fatidica chiamata. A donare il rene è stato un uomo di 41 anni, morto per un grave trauma cervicale.

Feltri sputtana Grillo e i 5 Stelle: "Vi dico a chi mi fanno pensare..."

Feltri: "I 5 Stelle mi fanno pensare alla Lega di 20 anni fa"




"Roma sarà anche infetta, sporca e un po' mignotta, ma in fondo dispiace abbandonarla: ci si affeziona". Vittorio Feltri parte da questo assunto per analizzare, con la consueta lucidità e "cattiveria", il cambio di mentalità dei parlamentari grillini a ormai due anni e mezzo dallo sbarco nei palazzi della politica. "Qualunque rivoluzionario, una volta conquistato il potere, diventa conservatore, altrimenti lo perde, e questo sarebbe molto seccante. Quindi c'è poco da scandalizzarsi se anche i grillini si adattano alle peggiori abitudini del mondo: dopo aver esordito nella disprezzata politica come incendiari, non essendo riusciti ad aprire il Parlamento quale scatola di tonno, ma avendovi trovato comoda sistemazione, si sono trasformati in attivissimi pompieri. (...) Infatti stanno già pensando al modo di correggere alcuni punti del loro codice di comportamento (imposto a suo tempo da Casaleggio), tra cui quello che impone ai deputati e ai senatori di non superare due mandati.

Non basta: "I pentastellati, che pure avevano accettato di tenere per sé soltanto tremila euro della ricca indennità spettante ai parlamentari, hanno cominciato a capire che una somma tanto esigua non basta per campare nella capitale, e chiedono di intascare l'intero ammontare dell' assegno". (...) Ultima novità. Essi stanno meditando di darsi un sistema più efficace per selezionare i candidati ai posti di lusso, quelli di parlamentari, considerato che affidare la scelta alla rete è un rischio: reclutare gente sconosciuta e magari poco raccomandabile. Se passerà anche questo ritocco, il M5S sarà un partito come gli altri dal punto di vista organizzativo. Viene in mente la Lega di vent' anni orsono. La quale si trasferì in massa nella Città eterna al grido di: «Roma ladrona!», e nel giro di alcuni mesi si sprofondò nelle mollezze capitoline, scoprendo che la sera, in determinate discoteche, era piacevole smaltire le fatiche diurne - si fa per dire - dell' aula. C' est la vie".

Via libera a Mig e carri armati Lo "zar" Putin inizia la sua guerra

Mig e carri armati russi in Ucraina


di Carlo Panella



Militari russi combattono in Siria: la notizia clamorosa è riportata dal "Times" e dal "Telegraph" che citano la televisione di Stato Siriana. Nel corso del telegiornale infatti, l' emittente di Assad ha trasmesso un servizio di tre minuti che mostra un blindato armato per il trasporto delle truppe tra i più avanzati di Mosca: un BTR-82A APC. Ha otto ruote motrici, è dotato di una torretta con sistemi di visione notturna ed armato con un cannone da 30 mm e con una mitragliatrice da 7,62 mm.

Nel video inoltre si sentono voci parlare in russo. Non basta, nel servizio si afferma che le immagini si riferiscono a combattimenti in corso sulle montagne che circondano Latakia, "capitale" della regione abitata dagli alauiti. Le alture che circondano Latakia sono in larga parte controllate dai miliziani dell' Isis che lanciano razzi e missili sul centro abitato e che mercoledì hanno portato a segno nel centro della città un attentato con autobomba che ha fatto 10 morti. Nel servizio si afferma inoltre che il villaggio di Slunfeh sarebbe controllato dai soldati russi. Il tutto, dopo che il Mossad ha rivelato nei giorni scorsi che 6 modernissimi Mig-32 russi con equipaggio russo sono stati forniti alla Siria e che il Fronte al Nusra (al Qaida) ha pubblicato su Internet immagini di droni russi che operano (manovrati da personale russo) sulla zona di Idlib.

La notizia è doppiamente clamorosa: rivela che Vladimir Putin ha deciso di impegnare direttamente le sue forze armate per impedire il crollo verticale del regime di Assad e per garantire che la roccaforte degli alauiti e quindi di Assad, non cada mai nelle mani dei ribelli. Ma è ancora più indicativo che Assad renda pubblico questo impegno militare russo su suolo siriano attraverso la sua televisione ufficiale. Un segno di debolezza, perché certifica che ormai non è più sufficiente l' impegno militare al suo fianco dei pasdaran iraniani e degli Hezbollah libanesi ed è indispensabile che sia la Russia in prima persona a garantirgli una possibilità di arrocco, di fuga nella sua Latakia nel caso anche Damasco sia perduta.

Ma anche un segnale forte alla platea internazionale: l' impegno militare russo impedirà qualsiasi tracollo del regime baathista e obbligherà sempre e comunque a una soluzione concordata in cui Putin farà la parte del leone. C'è poi una terza notizia rivelatrice: il portavoce di Putin non ha assolutamente smentito l' impiego militare su suolo siriano e si è limitato a un giro di frase: «Sapete che c' è una interazione tra la Russia e la Siria. La cooperazione è stata mantenuta, è un processo permanente. Non vorrei darvi dettagli più specifici».

A fronte di questa gravissima escalation della crisi siriana, suona sempre più allucinante e inquietante il silenzio della Amministrazione Usa e quello di Barack Obama. Atteggiamento che ha una sola ragione: se Washington denunciasse questa ingerenza militare russa in Siria a difesa di Assad, salterebbe tutta l' impalcatura geopolitica su cui si regge l' accordo sul nucleare con l' Iran che sarà bocciato nei prossimi giorni dal Senato Usa (ma rimarrà in vigore perché Obama opporrà il suo veto alla bocciatura). L' Iran, infatti, non può tollerare di perdere l' indispensabile alleato siriano (che da due anni difende manu militari) e un eventuale presa di posizione ufficiale di Obama contro l' impegno russo a favore di Assad darebbe voce agli oltranzisti iraniani (tra i quali spiccano il potente ayatollah Mesbah Yazdi, che presiede il Consiglio che nominerà il successore di Khamenei e il comandante dei Pasdaran, Ali Jaafari).

In questo contesto, Obama riceverà oggi il re saudita Salman che gli farà - secondo quanto riporta la stampa araba - una proposta spiazzante: i sauditi appoggeranno l' accordo con l' Iran a patto che Obama dia loro via libera per intervenire massicciamente in Siria, accelerando la caduta di Assad. Proposta saggia, che Obama però rifiuterà, perché è prigioniero della sua caparbia illusione di passare alla storia per la pace con un Iran che invece continua, spietatamente, a seminare guerre il Medio Oriente, a iniziare da una Siria da cui sono fuggiti 4 milioni di abitanti che forniscono la massa preponderante dei clandestini in fuga verso l' Italia e l' Europa.

Fatale incidente per la bionda top model: la vacanza a Ischia diventa una tragedia, ora è in ospedale in prognosi riservata. Cosa è successo

Ischia, la modella di Victoria's Secret Yfke Sturm cade sugli scogli, è gravissima




Doveva essere una vacanza in una delle isole più belle d'Italia, Ischia, quella per l'angelo di Victoria's Secret Yfke Sturm. E invece la bellissima top model olandese è ora ricoverata al Secondo Policlinico di Napoli nel reparto di rianimazione in prognosi riservata. Come riporta Leggo, la modella con tutta probabilità è scivolata sugli scogli e ha battuto la testa. Decisive le prossime ore per stabilire quanto sono gravi le sue condizioni. La Sturm ha posato e sfilato per tutte le più grandi case di moda, da Ralph Lauren a Calvin Klein fino ad approdare sulla passerella di Victoria's Secret nel 2005. 

Pensioni anticipate, che mazzate: come cambia (in peggio) l'assegno

Pensioni, tagli crescenti per chi lascia il lavoro in anticipo




Finora chi parlava di flessibilità in tema di pensioni si riferiva  alla vecchia proposta di Cesare Damiano e Pier Paolo Baretta, Pd. Dice quel testo che la pensione deve subire un taglio del 2% per ogni anno di anticipo rispetto alla pensione «normale», oggi fissata a 66 anni.

L' idea che si sta invece facendo largo ora nel governo è che il taglio non sia più fisso, sempre il 2% per ogni anno di anticipo. Ma cresca progressivamente con il numero degli anni di anticipo. Un esempio per capire: per chi esce un anno prima il taglio sarebbe del 2%, per chi esce due anni prima del 5%, per chi anticipa di tre anni dell' 8%. E così via. I numeri cambieranno ma il principio del taglio progressivo sembra fin da ora un punto fermo. La soluzione avrebbe il vantaggio di ridurre i costi e quindi il volume delle coperture che il governo dovrà trovare nella legge di Stabilità.