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giovedì 13 agosto 2015

Auto va a fuoco a due passi da Gardaland Dentro aveva bombe e armi da collezione

Peschiera, nel parcheggio di Gardaland prende fuoco una macchina piena di residuati bellici




Una passione che poteva tramutarsi in tragedia. Un uomo di 45 anni appassionato di collezionismo di residuati bellici -che raccoglieva grazie a un metal detector sulle Dolomiti bellunesi- di ritorno da una delle sue spedizioni ha pensato di farsi un giro a Gardaland, il parco divertimenti a Peschiera del Garda. Ha dunque lasciato proiettili, bombe a mano e altri armamenti di diverso tipo nella sua auto alimentata a gas sotto il solleone estivo. Si è sfiorata la tragedia, perché l'auto a causa probabilmente di un cortocircuito di uno dei fanali aveva cominciato a prendere fuoco. Per fortuna l'intervento immediato di operatori antincendio ha scongiurato il pericolo. Ora l'uomo è stato denunciato dai carabinieri di Peschiera per detenzione di munizionamento da guerra.

mercoledì 12 agosto 2015

Strade allagate, frane e 30 scout bloccati Nubifragio mette in ginocchio la Calabria

Maltempo, nubifragio in Calabria: strade allagate e frane




Strade allagate (foto da Twitter), frane e pure trenta scout bloccati. E' il bilancio del nubifragio che si è abbattuto in Calabria. I ragazzi sono stati colti di sorpresa dai temporali mentre si trovavano in contrada di Rinacchio, a Rossano, sulla costa ionica, in provincia di Cosenza.

Inoltre da Anas comunicano che a causa delle intense precipitazioni ancora in corso sulla tratta della statale 106 Jonica, tra Rossano e Cassano allo Jonio (Cosenza), è stato consentito temporaneamente solo il traffico locale e, per questa ragione, si consiglia di procedere con prudenza. Al momento anche la viabilità locale è interessata da forti allagamenti.

E’ italiano ed è il più giovane e miglior cardiochirurgo di Londra. L’Italia lo ha rifiutato

Un cervello in fuga: Si chiama Simone Speggiorin, ha 37 anni ed è il più giovane e famoso cardiochirurgo italiano nel Regno Unito. L’Italia lo ha rifiutato



Dott. Simone Speggiorin 

Si chiama Simone Speggiorin, ha 37 anni ed è il più giovane cardiochirurgo italiano nel Regno Unito. La sua è una storia comune a migliaia di suoi coetanei, “rifiutati” dal nostro paese ed accolti a braccia aperte all’estero, ed è stata raccontata dal Sole 24 Ore. Simone oggi lavora al Glenfield Hospital di Leicester, a 140 chilometri da Londra, è un medico chirurgo strutturato, ovvero con una sua equipe di supporto e una sala operatoria. Opera tutti i giorni bambini al cuore aperto o con malformazioni alla trachea e, tre o quattro volte all’anno, prende qualche giorno di ferie per andare a fare la stessa cosa in India, dove opera in collaborazione con l’organizzazione di beneficenza “Healing Little Hearts”. Quando qualcuno esagera con gli elogi lui si schernisce: “Non sono un eroe. Sono uno dei tanti che se n’è andato dall’Italia perché in Italia non c’era spazio”.

Il 37enne ha operato oltre 500 bambini in quattro anni: un traguardo che nel nostro paese gli sarebbe stato precluso, malgrado il suo curriculum fosse sempre stato impeccabile. Figlio di un ex calciatore veneto, Speggiorin si è laureato in medicina in soli sei anni all’Università di padova, per poi specializzarsi in cardiochirurgia: “Dentro di me – racconta al quotidiano finanziario – c’è sempre stata una voce che mi ripeteva: cosa faccio dopo? Cosa faccio dopo? Il mio primo mentore, il professor Giovanni Stellin, sapeva che finita la specialità non avrebbe potuto offrirmi un lavoro in Italia e mi invitava a partire per completare il training. I cardiochirurghi pediatrici sono passati tutti da un’esperienza all’estero. Uscire ti apre la mente, capisci come si fa e poi ti metti alla prova”. Così Simone studia inglese, si trasferisce prima a Boston poi a Londra e a 28 anni torna a bussare negli ospedali italiani. Nessuno però gli offre una possibilità.

Così si rimette “sulla strada” e segue il professor Martin Elliott, direttore del Great Ormond Street Hospital di Londra, uno dei cinque migliori ospedali pediatrici del mondo: “Sono partito lasciando a casa tutto. Gli affetti e le sicurezze del “sistema Italia”. Arrivato a Londra già specialista in cardiochirurgia mi hanno detto: ok, ora ricominci da zero. Si dice junior, in pratica ti rimbocchi le maniche e ritorni a fare lo specializzando”. Mentre impara il mestiere accanto ai migliori del mondo partecipa a un concorso per un posto all’ospedale di Ancona, ma la risposta gli arriverà tre anni dopo. “Avrei dovuto mettere la mia vita in modalità pausa per tre anni e aspettare la loro risposta? Non era nei miei piani”. Ora che è uno dei cardiochirurghi più apprezzati spiega: “In Italia? Non torno, non ora. Me ne sono andato perché il nostro non è un Paese per giovani. I miei compagni di università sono quasi tutti all’estero. Eravamo un gruppo di persone consapevoli che, se volevamo qualcosa, dovevamo andare a prendercelo. Del gruppo, io non sono il più bravo. Tra i miei amici c’è Paolo De Coppi, lo scienziato di 41 anni che ha scoperto le cellule staminali nel liquido amniotico. Lavora a Londra. Ho un amico in Silicon Valley che crea una startup dopo l’altra. Un altro mio coetaneo di Padova è professore di economia in Australia”.

C'è un posto (in Italia) senza tasse Il paradiso fiscale esiste: ecco dove

Burgio, il Comune dove non si pagano le tasse




Esiste un comune in Italia dove le tasse non si pagano. Sembra incredibile, soprattutto nell'era renziana in cui ogni giorno spunta una nuova tassa ma a Burgio, un piccolo paese in provincia di Agrigento  gli abitanti sono liberi dal giogo delle imposte. Come è possibile? Italia Oggi, che ha dato la notizia raccolta dal quotidiano La Sicilia, racconta che alle porte del borgo, che conta circa 2mila residenti, c' è un manifesto voluto dal sindaco su cui c'è scritto: "In quale paese della Sicilia i cittadini non pagano la Tasi? Non pagano l' addizionale Irpef? Non pagano l' Imu sui terreni e i fabbricati agricoli? E dove la tariffa dell' acqua è la più bassa d' Italia e quella dell' Imu sulla seconda casa al minimo previsto per legge? Quel paese è Burgio!". 

Il segreto - Questo sindaco "eroe" si chiama Vito Ferrantelli, è stato eletto in una lista civica (Amare Burgio). E' stato eletto sette anni fa e da allora i fortunati abitanti non pagano la Tasi, e l'Irpef. L'Imu? Non viene applicata sui terreni agricoli. Non si pagano tasse neppure per la prima casa, dato che poche famiglie hanno la doppia abitazione. Qui l'acqua ha la tariffa più bassa d'Italia: solo cento euro l'anno. Il sindaco ha spiegato la sua ricetta: ridurre le spese per la raccolta dei rifiuti urbani che effettua con gli operatori del servizio civico e il taglio di tutte le spese superflue. "Far risparmiare i cittadini è possibile", ha detto il sindaco che ha precisato come, il Comune garantisca tutti i servizi essenziali. "Ogni anno abbiamo fatto lavorare periodicamente circa 250 giovani locali con il servizio civico e le borse lavoro. Abbiamo impegnato 300 giovani con corsi di ceramica e di sport". C'è da scommettere che il sindaco resterà a lungo sulla sua poltrona. 

Caivano (Na): Ci siamo sentiti offesi, la protesta dei cittadini nei confronti dell'amministrazione comunale

Caivano (Na): Ci siamo sentiti offesi, la protesta dei cittadini nei confronti dell'amministrazione comunale 




Posto di Staff del Sindaco Monopoli, ancora aperta la ferita con l'attuale Sindaco da parte dei cittadini di Caivano. A ribellarsi questa volta sono i giovani disoccupati del posto che, tramite Nicola Semplice, ci fanno sapere che a settembre indiranno uno sciopero per dimostrare che a Caivano a cambiare sono solo le bandiere politiche e non i fatti. 

Qualsiasi Sindaco, per legge, può affidare il posto di Capo di Staff, a chiunque, la legge appunto, non lo vieta, ma le lamentele che lanciano i disoccupati di Caivano sono altre, come si evince dal comunicato che ci invia Nicola Semplice: "Contestiamo il modo ed il metodo del Neo Sindaco Monopoli, nulla contro il nominato amico del Sindaco, De Cicco. Il Sindaco ha scelto secondo il suo metro di valutazione, Il concorso? Secondo il mio punto di vista, una farsa. Contestiamo a Monopoli, il fatto che, si è sempre definito leale nelle idee, trasparente nelle scelte, soprattutto, quello tanto decantato in campagna elettorale, la discontinuità con il passato. Ha sempre contestato, quando era all'opposizione questo tipo di affidamenti sospetti a familiari ed amici di politici, e ora? Lui lo può fare? Monopoli predica bene ma razzola male. Vogliamo, a Settembre, portare all'attenzione dei caivanesi, questa scelta del sindaco che, appunto, secondo il nostro punto di vista è stato un ulteriore schiaffo ai tantissimi disoccupati del territorio. La data dello sciopero la indiremo tramite il blog, il Notiziario sul web. 

L'ultima promessa del governo: daremo più soldi alle famiglie

L'ultima bugia del governo: più soldi alle famiglie




Non c' è solo Matteo Renzi a promettere di tutto e di più. Adesso cominciano anche i suoi uomini economici: «Il governo sta ragionando su un intervento per le situazioni di povertà assoluta nelle famiglie che hanno figli a carico. Quei bambini sono gli esclusi di domani, sono loro la nostra priorità», ha garantito (parlando con La Stampa) Enrico Morando, viceministro all' Economia.
Ma non è l' unico: anche il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei annuncia (su La Repubblica) interventi tra l' altro pure per il mondo delle partite Iva.

Bello, bellissimo, se non fosse che già oggi - senza nuove promesse mirabolanti - il conto della legge di Stabilità è assai salato. E' lo stesso Morando a fare l' addizione: «Cancellare l' Imu e la Tasi sulla prima casa 3 miliardi e mezzo. Fanno quattro con l' Imu degli imbullonati e dei terreni agricoli. Poi tra il 2016 e il 2018 lavoreremo prima al taglio di Irap e Ires» Insomma, misure per 35-37 miliardi. Da dove arriveranno? Dalla «riduzione della spesa, nel contrasto all' evasione fiscale, in una nuova flessibilità europea e poi, come speriamo, nella crescita». Ci si mette pure Morando Altra promessa del governo: contributi ai bambini poveri.

Paradisi fiscali, cambiano le regole Gli incentivi per i cervelli in fuga

Fisco, cambiano le regole dei paradisi fiscali




La scorsa settimana Palazzo Chigi ha approvato un decreto sull'internalizzazione dell'impresa. Una legge che semplifica l'attività imprenditoriale e che contiene anche disposizioni sulla tassazione dei proventi derivanti dai paradisi fiscali con una imponibilità del 100% per le sole partecipazioni dirette del socio in società black list o per le partecipazioni indirette che permettono all'investitore, titolare di una quota di controllo in una società intermedia non black list, di percepirne i dividendi. Come ha spiegato il quotidiano Italia Oggi dal decreto emerge la possibilità di dedurre i costi black list entro il limite del valore normale dei beni o dei servizi acquistati, mentre l'applicazione del transfer pricing riguarderà le sole operazioni infragruppo con l'estero, escludendo così l'attività nazionale. 

Cervelli all'estero - Nel decreto c'è un ulteriore incentivo fiscale che vuole favorire il rientro dei cervelli in Italia. I lavoratori specializzati con qualifica (laurea e simili) che esercitano all'estero da più di cinque anni, possono godere di una esenzione reddituale del 30% per i cinque anni successivi al ri-trasferimento della
propria residenza entro i confini dello Stato.