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domenica 5 luglio 2015

LA GRECIA SE NE VA DALL'EURO Exit-poll, risultato bomba: le cifre

Referendum greco, exit poll del Financial Times: il "no" al 52%, il "sì" al 48%. Anche per la tv greca in vantaggio il "no"




Niente di ufficiale. Dati ufficiosi. Ma le fonti sono assai autorevole: niente meno che il Financial Times, e successivamente le televisioni. Si parla del referendum greco (le urne sono state chiuse alle 18 ora italiana). Il FT, poco prima delle 18, ha sparato in apertura del suo sito un exit poll "informale" sul voto degli ellenici. Il risultato: il 52% avrebbe votato "no", il 48% invece "sì". Secondo l'autorevole quotidiano finanziario, dunque, sarebbe in vantaggio il fronte anti-europeista, capeggiato da Alexis Tsipras, che vuole respingere l'ultima offerta dei creditori. Dati confermati dalle 18 in poi anche dalle emittenti greche: per Mega Tv il "no" è in vantaggio al 51,5%, mentre per MRB il "no" sarebbe addirittura tra il 49 e il 54 per cento. Si tratta solo di exit poll, ma se questo fosse il risultato, le conseguenze per l'euro e per l'Europa sarebbero davvero imprevedibili (di sicuro, o quasi, c'è il fatto che Atene uscirebbe dalla moneta unica per tornare alla dracma). Gli exit poll, comunque, confermano che il testa a testa sarà serratissimo.

Affluenza - Per inciso, il referendum greco è valido: è stato superato il quorum del 40%, l'annuncio lo ha dato il ministero dell'Interno di Atene. L'affluenza, comunque, è stata molto più bassa del previsto: si è recato alle urne il 65% degli aventi diritto. Si tratta dello stesso dato registrato alle elezioni politiche di gennaio da cui è uscito vincitore Tsipras.

Caivano (Na): Francesco, 16 anni, è volato in cielo. Leucemia. Ancora Leucemia canaglia

Caivano (Na): Francesco, 16 anni, è volato in cielo. Leucemia. Ancora Leucemia canaglia



di Padre Maurizio Patriciello



Padre Maurizio Patriciello
Parroco Anti-Camorra
Parroco Anti-Roghi

Francesco, 16 anni, è morto. Leucemia. Ancora. Ancora leucemia canaglia che strappa la vita ai giovani. Non è giusto. Occorre continuare a combattere la battaglia faticosa e nobile che tanti vorrebbero mettere a tacere. Francesco si aggiunge alla grande schiera di bambini, adolescenti, giovani genitori che abbiamo visto soffrire e morire senza poterli aiutare. Riposa tra le braccia di Dio, ragazzo. Invitiamo i medici di famiglia e gli ospedali campani a dirci le cose come stanno. Senza paure e senza infingimenti. Vogliamo che la politica si faccia avanti e si prenda le sue responsabilità. Non spetta a noi dare risposte. Noi non siamo scienziati. A noi spetta metterci accanto a chi soffre e amplificare la sua voce. Noi ci siamo. Ci saremo ancora. Tutti insieme dobbiamo porre fine a questo scempio. Ai genitori di Francesco la nostra solidarietà. La nostra vicinanza. Il nostro affetto. 

Stangata sulle ricariche telefoniche Ci sarà una bolletta in più / le cifre

Ricariche telefoniche, ci sarà una bolletta in più




E' una tredicesima al contrario quella che si sono inventati gli operatori mobili italiani. In sostanza ci sarà una bolletta in più all'anno per gli utenti: Tim, Vodafone e Wind, riporta Repubblica, sono passati infatti a offerte ricaricabili che hanno canoni ogni quattro settimane, 28 giorni, invece che una volta al mese. Ergo, si pagherà l'8% in più: 13 mensilità all'anno, appunto. Di più. Tim applicherà la trovata nono solo alle nuove tariffe ma anche a chi ha già un contratto. Che in questi giorni riceverà il seguente sms: dal 2 agosto, addebiti ogni quattro settimane invece che una volta la mese.

Per addolcire la pillola Tim regala tre mesi di telefonate gratis la domenica. Tim Special Start passa da 600 a mille minuti e da 1 a 2 GB di internet, sempre a venti euro. I minuti di Tim sono senza scadenza, cioè quelli non consumati sono cumulabili nei mesi successivi (caso unico nel mercato italiano).

Nessuna consolazione per gli utenti da parte di Wind e Vodafone. Con Vodafone, avere 500 minuti e 1 GB prima costava 15 euro al mese; adesso lo stesso prezzo ogni quattro settimane dà 400 minuti, 100 sms e 1 GB. Si può rimediare con la Summer Card: 2 GB al mese per tre mesi a 10 euro. Dopo i tre mesi, i 2 GB costano 10 euro ogni quattro settimane.

La All Inclusive di Wind passa da costo mensile a quadri-settimanale lasciando il resto invariato: 12 euro, 500 minuti, 500 sms, 1 GB. Il canone della All Digital scende  però di 2 euro col passaggio a quadri-settimanale (500 minuti, sms illimitati, 2 GB; con l' impegno di usare solo i canali digitali di contatto con l' operatore).

Per legge, c'è il diritto alla disdetta gratuita in caso di rimodulazioni della tariffe. "Queste rimodulazioni le fanno sempre in piena estate, quando forse c' è meno attenzione da parte degli utenti", fa sapere Marco Pierani, responsabile rapporti istituzionali di Altroconsumo. 

Atene, Mykonos, Santorini: case in saldo Quanto costano ora gli appartamenti

Atene, Mykonos e Santorini: dove le case costano la metà


di Tobia De Stefano 


Da mesi ormai gli avvoltoi volano intorno a quel che resta della carcassa greca. E appena trovano un altro pezzetto aggredibile ci si fiondano addosso senza pietà. E così dopo aver banchettato a più non posso con la parte finanziaria (azioni, obbligazioni, titoli di Stato ecc.) pregustano altri lauti pranzetti da consumarsi grazie agli appartamenti e alle ville vista mare di città e isole elleniche. Non che le opportunità fino ad oggi fossero mancate, dall' inizio della crisi il mercato immobiliare si è svalutato tra il 30 e il 50%, ma in vista del referendum che rischia di decretare l' uscita dall' euro i prezzi in dracma potrebbero ridursi almeno di un altro 40%. Questi numeri, elaborati dagli esperti di Casa.it, partono da un presupposto.

Un conto sono le città, in primis Atene, dove i prezzi al metro quadrato oggi sono ai minimi degli ultimi 20 anni. Un altro le isole, Cicladi su tutte, dove c' è stato un taglio ma non così netto e soprattutto più differenziato. «Nei quartieri di maggior pregio della capitale - spiega il centro studi di Casa.it -, come nella zona di Kolonaki, i prezzi degli appartamenti non superano i 4 mila euro al metro quadrato. Più le case sono spaziose, oltre i 200 metri, più il prezzo si abbassa. Nel quartiere tipico di Plaka, gli appartamenti hanno prezzi variabili dai 1.000 ai 1.500 euro, dipende dallo stato di fatto. Mentre nella zona vicino all' Acropoli le case di pregio non arrivano a toccare i 3.000 euro. Si tratta di abitazioni inserite in palazzi storici paragonabili, per fare un esempio, a quelli della zona Monti-Magenta a Milano, dove i valori sono 3-4 volte superiori».

Insomma, nelle zone centrali di Atene non si fa difficoltà a trovare appartamenti in buono stato venduti intorno ai 10 mila euro dalle famiglie strozzate dalla crisi. Mentre il super-affare diventa meno semplice se si approda nelle isole. A Santorini, Naxos, Rodi, Paros ecc il mercato immobiliare è collassato in media del 30% rispetto ai valori del 2008 (tutti i dati sono nella tabella). Ma l' occasione dipende molto dalla zona e dalla tipologia di immobile. «Nelle isole più famose delle Cicladi - continua il centro studi -, ci sono delle differenze importanti fra il prodotto medio e il prodotto di pregio. Basta prendere le ville vip di Mykonos o Lindos (Rodi) che sono state realizzate negli ultimi dieci anni con piscine a sfioro e la vista sulle baie, per rendersi conto che i prezzi (almeno quelli di partenza ndr) superano ancora oggi nel 90% dei casi il milione di euro. Il costo al metro quadro si può stimare che arrivi anche a toccare i 5.000 euro, ma si tratta delle punte massime, mentre nella media le valutazioni top arrivano ai 3.500 euro. Poi ci sono gli appartamenti che sono meno ricercati soprattutto dagli acquirenti stranieri e costano almeno 1.000 euro in meno al metro quadrato».

Qualche esempio? A Mykonos un' abitazione nuova o ristrutturata fronte mare oscilla tra i 2.000 e 3.800 euro al metro quadrato e nelle zone interne la forchetta è tra i 900 e i 1.900 euro. Insomma, il 27,8% in meno rispetto ai massimi del 2008 e in flessione del 2,8% sul maggio del 2014. Mentre a Santorini tra il 2014 e il 2015 i prezzi sono calati del 4,4% e a Samos addirittura del 5,3% che diventa 35% se si amplia l' arco temporale ai massimi del 2008.

Così, vista la tendenza ormai consolidata aumentano gli speculatori che guardano con interesse alla vittoria del «no» e a un possibile ritorno alla dracma. Un «affare» che potrebbe risvegliare anche l' interesse sopito degli italiani. La nostra isola preferita è Creta (dove in tanti hanno preso la residenza), ma nonostante i prezzi da saldo lo scorso anno solo il 9% delle famiglie del Belpaese che ha deciso di comprare una casa all' estero ha scelto di fare acquisti in Grecia. Magari avevano visto lungo e sapevano che l' immobiliare ad Atene e dintorni aveva ancora ampi margini di decrescita.

OGGI REFERENDUM IN GRECIA Voto in bilico, perché l'Italia vince

Grecia, oggi si vota sull'Europa: sì o no cosa succede




Si sono aperti stamattina domenica 5 luglio i seggi in cui 10.837.118 greci decideranno del loro futuro (e forse dell'Eurozona) votando al referendum indetto da Alexis Tsipras su quella che era l'ultima proposta dei creditori, Bce-Ue-Fmi e Esms di altri 15,5 miliardi di aiuti prolungati fino a novembre. Offerta che il premier e il suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis hanno voluto, bollando l'offerta, alternativamente, come "un insulto" o "un ricatto" al popolo greco, salvo poi provare a rilanciare trovandosi di fronte al rifiuto della maggioranza dei partner, Anegla Merkel in primis. I seggi si chiuderanno alle 19 locali (le 18 in Italia) e primi risultati si conosceranno tra le 20 e le 21 (le 19 e le 20 in Italia).

Ma cosa succederà se vince il no o se vince il sì? "Se vincerà il sì", scrive Carlo Pelanda su Libero in edicola oggi, "il governo Tsipras dovrà dimettersi e l' eurosistema concederà alla Grecia un regime provvisorio di aiuto e, alla fine, un accordo sistemico premiante". In sostanza, il sì eviterebbe a tutti i Paesi dell'Ue la cura da cavallo per tenere in vita l'euro, che per l'Italia sarebbe il commissariamento. 

La vittoria del no, scrive Ugo Bertone su Libero, "potrebbe coincidere con un fulminante Ko dell'euro e della finanza dell' area Ue. Per le Borse del vecchio Continente, secondo Goldman Sachs, la perdita sarà di dieci punti percentuali. Per i titoli del debito dell' Eurozona, la perdita iniziale sarà altrettanto violenta: lo spread del Btp decennale nei confronti del Bund tedesco potrebbe salire di 200-250 punti, per un rendimento del 3% o qualcosa di più". Il default di Atene sarà certamente una "mazzata per le finanze pubbliche", "poco meno i 40 miliardi per l' Italia". Ma "si tratta di cancellare crediti sulla carta che la Grecia, sia che vinca il sì oppure il no, non riuscirà a ripagare. È per questo che, per paradosso, la vittoria del no potrebbe essere un buon affare".

LE DIMISSIONI DI FRANCESCO C'è la data di "scadenza" del Papa

Papa Francesco: "Non esistono leader a vita". L'ipotesi delle dimissioni




Alle frasi che fanno discutere e riflettere, Papa Francesco, ci ha abituato. Con l'ultimo suo pensiero il pontefice ci mette in guardia dalla tentazione di sentirsi indispensabile: "Lo Spirito Santo - ha spiegato - è l'unico di cui non si può fare a meno". Ma soprattutto ha aggiunto: "Non esistono leader a vita, si scade anche nella Chiesa". Una frase, quella di Francesco, che ha immediatamente rilanciato l'ipotesi che Bergoglio, un giorno, possa fare come Ratzinger: un passo indietro, dimettersi. Lo spiega lui stesso, indirettamente, ma senza giri di parole: "Nessuno è indispensabile", "neppure nella Chiesa".

Le prese di posizione - Per inciso, questa è soltanto l'ultima frase di Francesco che sembra avallare l'ipotesi delle sue dimissioni. Si pensi che nel luglio 2013, sul volo di ritorno da Rio, affermò: "Quando Benedetto XVI ha dato le dimissioni, è stato per me un esempio. Un grande", affermò con enfasi. Dunque si passa all'agosto 2014, quando sul volo di ritorno dalla Corea spiegò: "Il Papa emerito è già un'istituzione. Se un giorno non me la sentissi di andare avanti farei lo stesso". Dunque si arriva all'ultima, e già citata, frase: "Tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza e che non ci siano leader a vita", frase pronunciata in occasione del Rinnovamento dello spirito. Frase che scalda, eccome, la pista che conduce dritta dritta al passo indietro di Francesco, che potrebbe arrivare nel momento in cui il Pontefice reputerà esaurito il suo mandato.

La rivolta delle librerie contro Schettino: "Il suo libro qui noi..."

A Livorno la libreria anti-Schettino




Sta facendo il giro di tutti i siti la foto della libreria di Livorno che "non vende il libro di Francesco Schettino". La titolare, Cristiana Ricci, proprietaria insieme al padre della “Libreria Marradi”, spiega al Tirreno: “Sarebbe bello se ogni libreria indipendente si assumesse la responsabilità di non vendere il libro di Schettino come abbiamo fatto noi, magari a partire da quelle di Livorno, sarebbe un segnale di solidarietà alle famiglie delle vittime sappiamo che le grandi catene dipendono dalla sede centrale, ma tutte le altre librerie in Italia potrebbero scegliere e mettere un cartello come noi”. 

Schettino ha appena scritto Verità sommerse, il libro sul naufragio della Costa Concordia per il quale è l'unico imputato, in quanto ex comandande. Ha presentato il libro a Sorrento e farà altre tappe. Ma per fortuna, in mezzo a tante persone che gli chiedono l'autografo, c'è anche qualcuno di buon senso che dice "no".