Berlusconi dialoga con Renzi, 3 condizioni per il Nazareno bis: "Cambiare l'Italicum, Senato elettivo e premio alla coalizione"
Il patto del Nazareno, quella tanto discussa alleanza tra Forza Italia e il Partito democratico, è ormai morta da tempo. Le circostanze e le scelte di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi hanno fatto in modo che l’idillio fra la coppia terminasse in un divorzio. Ma adesso, stando a quanto scrive Francesco Verderami su Il Corriere della sera, potrebbe esserci un riavvicinamento. Per conto del Cavaliere, infatti, l’azzurro Paolo Romani si sarebbe incontrato con il capogruppo democratico Luigi Zanda per ridiscutere i termini di un futuribile nuovo accordo. Lo scetticismo fra le parti rimane, è inutile negarlo, e i rapporti certo sarebbero più freddi rispetto al passato. Ma un tentativo andava pur fatto.
Le condizioni - Berlusconi sarebbe quindi pronto ad alzare di nuovo il telefono per mettersi d’accordo con Renzi, ma a certe condizioni. Che non sarà facile superare. Anzitutto una modifica dell’Italicum, che è stata fra i principali motivi della rottura. Quindi un ritorno al Senato elettivo e un premio di maggioranza non più alle liste ma alle coalizioni, in modo da superare l’obbligo di fondare un partito unico per avere qualche speranza alle elezioni politiche. Per il premier, però, “Berlusconi si è reso conto di aver commesso un grave errore” a lasciarlo e questo lo starebbe spingendo al ritorno. La convinzione non c’è tutta, insomma, e tra l’altro sarà oggettivamente difficile che il Governo sia disposto a modificare proprio i tre punti principali del suo programma. Quelli su cui più si sta battendo con avversari interni ed esterni.
L’avanzata delle liste - Dall’altro lato Berlusconi non vede molte alternative per il presidente del Consiglio, se davvero vuole salvare il suo esecutivo: “Renzi è odiato all’interno del suo partito, dove ho l’impressione che stiano lavorando per farlo cadere”. È anche vero, però, che Forza Italia è uscita indebolita dall’ultima tornata elettorale. A vincere infatti non è stato il tanto famoso simbolo berlusconiano, ma delle anonime e moderate liste civiche. Tanto che a Venezia il neo sindaco Salvatore Merlo ha dichiarato, in un’intervista a Il Foglio: “Sono debitore della generosità di Forza Italia, che si è fatta un po’ da parte”. Non ha quindi tutti i torti Renzi quando dice che un Nazareno bis converrebbe più al Cavaliere che a lui.