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domenica 7 giugno 2015

Proiettili, minacce, botte e "mazzate": i metodi della cosca di Mafia Capitale

Mafia Capitale: proiettili, minacce e botte. Così agivano Massimo Carminati e soci


di Franco Bechis 


Il 31 marzo Salvatore Buzzi, l’imputato chiave dell’inchiesta su Mafia Capitale, ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee al pm di Roma che lo aveva arrestato. Come chiunque avrebbe fatto nei suoi panni, Buzzi ha tentato di difendersi, anche a costo di arrampicarsi sui muri. Quando si è trattato di spiegare cosa lo aveva spinto al sodalizio con Massimo Carminati, che aveva una fedina penale lunga come l’autostrada del sole, il capo della coop rossa di detenuti, ne ha detta una davvero fantastica. La sintetizzano così i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere o agli arresti domiciliari 44 altri politici, dirigenti pubblici e manager di cooperative: «Quanto al Carminati, (Buzzi ndr) riteneva fosse diventato un onesto uomo di affari con l’ossessiva preoccupazione di indagini in corso». Il «Cecato» «un onesto uomo d’affari», in doppiopetto, magari frequentatore della City e dell’alta finanza. Gli inquirenti ovviamente si sono irrigiditi. Anche perché quel che da mesi andavano cercando i magistrati romani ruotava proprio intorno a Carminati.

La contestazione dell’associazione mafiosa, il 416 bis, poggiava su intercettazioni. Ma serviva qualcosa di più per affrontare un eventuale processo: la prova dei metodi di associazione mafiosa. Era difficile trovarla da Buzzi, ma la novità di questi mesi è stata quella. Il muro di omertà si è sgretolato ed è saltato fuori più di un teste chiave.

Il primo si chiama Flavio Ciambella, è un piccolo imprenditore di Castelnuovo di Porto indagato per la corruzione del sindaco della cittadina, Fabio Stefoni, nella vicenda del nuovo centro di accoglienza immigrati da aprire lì. Ciambella ha spiegato di avere provato a contattare con due mail la procura di Tivoli per rivelare fatti penali importanti. Mancavano circa due settimane agli arresti di Mafia Capitale, ma da Tivoli nessuno rispose: il procuratore capo, Luigi De Ficchy, stava per trasferirsi a Perugia, e aveva altro per la testa. Ai pm di Roma però ha portato a gennaio le prove della corruzione: mail, documenti, lettere, e il suo racconto. A metà marzo nella cassetta delle lettere Ciambella ha trovato una busta gialla con dentro un foglio scritto a stampatello: «Fatti i cazzi tuoi», e insieme un proiettile. Una intimidazione per ritrattare le dichiarazioni fatte. Una minaccia mafiosa che per gli inquirenti diventa importantissima. Ciambella tiene duro e non ritratta. E uno dopo l’altro spuntano altri testimoni, vittime di violenza e minacce, che raccontano ai pm cosa accadeva se sgarravi con Carminati.

Luigi Seccaroni, concessionario di auto, spiega di avere subito intimidazioni perché il gruppo voleva un suo terreno in via Cassia. «Cercavo di tergiversare e farli desistere, ma questo generava un radicale cambiamento di atteggiamento nei miei confronti che, col passare dei giorni, diveniva sempre più pressante e minaccioso tanto da indurmi uno stato d’ansia e preoccupazione costante di pericolo per me ed i miei cari. La mia soggezione nei loro confronti raggiungeva l’apice quando minacciarono palesemente di incendiarmi l’azienda, di picchiarmi e di far del male ai miei familiari, compresi mio fratello e mio padre. Un sabato mattina, mentre accompagnavo mia figlia a scuola, ho incrociato Carminati lungo corso Francia e lo stesso, dopo avermi seguito per un pezzo di strada, mi affiancava e mi guardava. La circostanza mi ha spaventato parecchio, tanto che sviavo lo sguardo e cambiavo corsia».

Riccardo Manattini racconta di essere stato minacciato da Carminati: «Mi disse che se facevo ancora in giro il suo nome mi avrebbe tagliato in due», e poi rivela un pestaggio subito dal gruppo per avere pagato buoni benzina con assegni non coperti: «Fui aggredito da un uomo alto circa 1,90 m che mi colpiva ripetutamente sul volto facendomi rovinare a terra e successivamente continuava a colpirmi con dei calci al costato. Nell’occasione notavo che il soggetto che mi percuoteva si accompagnava ad altri due uomini che rimanevano defilati preoccupandosi che nessuno intervenisse in mia difesa. Inoltre l’uomo che mi aveva colpito, allontanandosi e lasciandomi a terra, mi intimava con accento romano di comportarmi bene e di saldare il debito».

Maledizione Champions per la Juve Si batte, ma il Barcellona è troppo forte

Finale: Barcellona in vantaggio dopo tre minuti, Morata pari, Suarez raddoppia




Pronti, via e la finale di Champions all'Olimpico di Berlino si mette per la Juventus subito nel peggiore dei modi: il Barcellona scende con un paio di combinazioni veloci, palla a sinistra in area a Iniesta che tocca in mezzo per Rakitic, deviazione volante e palla in diagonale alle spalle di Buffon: 1-0 per il Barcellona. Si tratta del quarto gol più veloce della storia delle finali di coppa dei campioni. La Juve, che nei primi minuti aveva tenuto palla agevolmente, va nel pallone più completo e subisce di brutto.

9' pt: un gran tiro di Neymar sfiora l'incrocio dei pali a Buffon battuto

10' pt: Ammonito Vidal che qualche minuto dopo per un altro brutto fallo rischia il cartellino rosso

13' pt: Messi scende sulla sinistra e mette un cross sul quale Neymar interviene in scivolata. Palla sul fondo di una trentina di centimetri a Buffon ancora batturo

14' pt: Il portiere della Juventus si supera su un tiro a botta sicura di Dani Alves dal limite dell'area. Mentre si sta per buttare alla sua destra, col braccio sinistro riesce a schiaffeggiare il pallone alzandolo sulla traversa.

24' pt: Dopo un rimpallo al limite, la palla schizza a Morata che con un sinistro a giro da 13 mt manda la palla 3 mt a lato alla destra di Der Stegen

27' pt: Neymar raccoglie una respinta di testa di Evra e tenta il destro dal limite: conclusione debole e centrale, bloccata con facilità da Buffon

34' pt: primo calcio d'angolo per la Juventus Der Stegen esce facile

35' pt: La Juve protesta per un rigore per un intervento al limite su Pogba, ma l'arbitro lascia correre

39' pt: Suarez dal limite calcia di destro rasoterra, Buffon è superato ma la palla sfiora il palo e finisce sul fondo

40' pt: Ancora Suarez riceve in area e gira al volo di destro, Buffon alza in calcio d'angolo

41' pt: Ammonito Pogba per un fallaccio su Messi

43' pt: Buffon sbaglia il rinvio di piede e dà a Neymar, che crossa ma Suarez non riesce ad arrivare sul pallone di testa

44' pt: Marchisio arriva al limite dell'area a tira centralmente rasoterra: Der Stegen para facilmente. E' la prima conclusione della Juve nello specchio della posta blaugrana

45' pt: Messi semina in dribbling tutta la difesa della Juve, ma poi non riesce a crossare prima di uscire con la palla sul fondo.

Nella ripresa il Barcellona riparte subito fortissimo e pressa la Juve nella sua tre quarti.

3' st: Suarez tiro secco dal limite e miracolo di Buffon che nmette in angolo alla sua sinistra

10' st: La Juventus pareggia: Marchisio recupera un pallone sulla tre quarti catalana, di tacco serve Lichsteiner lungo l'out di destra, lo svizzero la mette al cestro rasoterra e Morata deve solo toccare in porta

12' st: Lancio di 50 metri di Pirlo per Evrà, che prova a mettere in mezzo, ma l'azione sfuma

15' st: Lancio di Iniesta per Messi ma la Pulce non ci arriva

17' st: Conclusione di Tevez dal limite alta sopra la traversa

24' st: Si sveglia messi che prende palla sul centrocampo e si invola in mezzo come un treno, resiste a una contrasto e dal limite spara un missile che Buffon forse ha la presunzione di voler trattenere. La palla gli sfugge e finisce sui piedi di Suarez che insacca a porta vuota. 2-1 per il Barcellona proprio nel momento in cui la Juve stava esprimendo il siuo miglio calcio.

26' st: Gol annullato a Neymar che riceve un cross dalla sinistra, impatta di testa ma la palla gli batte sulla mano destra prima di insaccarsi alle spalle di Buffon. Per la Juve sarebbe stato il colpo di grazia

33' st: Angolo della Juve dalla sinistra, Der Stegen non esce Pogba stacca alla grande ma non centra la porta-

34' st: Esce Vidal e al suo posto entra Pereyra

36' st: Piquet conclude al volo di destro, ma alto sopra la traversa al termine di un'azione insistita da parte del Barcellona

39' st: Altro cambio per la Juve, esce Moraata entra Llorente

44' st: conclusione in diagonale di Marchisio, Der Stegen si allunga e blocca

49' st: Discesa del Barca con la Juve tutta sbilanciata in avanti, da Messi a Neymar che di sinistro rasoterra batte ancora Buffon. E' il 3-1 definitivo che laurea il Barcellona campione d'Europa.

Arriva la tassa sui condizionatori: come ci fanno crepare di caldo

Roma, arriva la tassa sui condizionatori


di Davide Giacalone 


Hai un impianto di climatizzazione estiva o di riscaldamento invernale? Disgraziato, distruttore dell’ambiente, ricco profittatore, ora, per penitenza, paghi una patrimoniale e vieni ginocchioni a darmene ricevuta, dopo avere scucito l’obolo alla società privata cui assegnai il compito di vigilare sul nulla. Il burocrate più socialmente utile è quello che non fa niente, il più nocivo quello che si trova una funzione. Vediamo, dunque, questa nuova incarnazione del satanismo.

Ricevo una lettera su carta intestata del comune di Roma: «Gentile Cittadino». Bene, cominciamo bene. Ma cadiamo subito: «desideriamo informarLa che, con riferimento a quanto in oggetto …». Fanno dei corsi appositi, per compitare in tal modo? Comunque, vogliono farmi sapere che «l’ATI CON.TE, organismo tecnico, ha attivato il servizio di censimento e controllo degli impianti di climatizzazione estiva ed invernale previsto dal D.Lgs. 192/2005, così come modificato dal Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013 n. 90 del 03/08/2013». Chi siete? Che volete? Che cavolo di servizio è stato «attivato»? Che vi hanno fatto di male le virgole? Le congiunzioni non si mettono in quel modo, altrimenti ci si riferisce solo a impianti che riscaldano «ed» raffreddano.

Cerco e scopro che CON.TE è un soggetto privato cui partecipano Promoseco SME, Servizi Energia Ambiente e Italgas Ambiente. Troppo ambiente, è inquinante. Questi signori hanno vinto un appalto e ora vogliono mettere le mani sui miei impianti. E siamo già alle minacce: «Alla luce di quanto sopra, pertanto, Le richiediamo la trasmissione della dichiarazione di avvenuta manutenzione, entro e non oltre il 15 luglio 2015 (…) mediante l’invio di: 1. Rapporto di efficienza energetica (conforme all’Allegato III del Decreto Ministeriale del 10/02/2014), rilasciato da manutentore al momento del controllo; 2. Ricevuta di relativo versamento, il cui importo è stabilito in base alla potenza termica dell’impianto».
Quindi devo: a. chiamare i signori di CON.TE, altrimenti fanno senza di me; b. riceverli quando sono disponibili, perché si dà per inteso che tutti noi, come loro, non si abbia nulla da fare; c. pagarli, per il loro prezioso e per niente desiderato intervento; d. pagare una patrimoniale che sale al salire della potenza istallata. Ometto alcune spontanee considerazioni, come quella sulla burodemenza dell’«entro e non oltre». Esiste un entro che è oltre? Un oltre che è entro? Piuttosto fornisco qualche suggerimento, a gratis.

Mettiamo che siano utili questi controlli. Si fanno su impianti regolarmente installati (quelli irregolari manco li conoscono), con macchine regolarmente omologate, che ho pagato con i miei redditi, da cui sono già state detratte le imposte, con regolare fattura, quindi ho già pagato anche l’Iva. Chiedermi di pagare dell’altro è un insulto alla ragionevolezza. Poi, una volta che un manutentore autorizzato, vale a dire quelli che curano questi impianti, quasi sempre a nome dei produttori, quindi non necessariamente il vincitore di un appalto di cui non si sentiva il bisogno, viene e controlla, gli si mette a disposizione un bel sito del Comune, una bella banca dati degli impianti, sicché spunta on-line il mio nome e il mio indirizzo. Fine della trasmissione. I controlli così sono facilitati, visto che si dovrà pensare solo a chi non lo ha fatto. Questi, invece, vogliono non solo che anticipi la documentazione (e la ricevuta della patrimoniale) via fax o e.mail, ma poi devo recapitarla ai loro uffici, quelli di quei privati, e devo sempre conservarne una copia, da esibire tremulo al sopraggiungere del CONTE Tacchia.

Da diversi punti si può guardare Roma dall’alto. Fatelo con gli occhi del CON.TE: vedrete che moltissimi hanno i condizionatori o le caldaie, variamente inchiodati alle mura esterne di case e uffici, ma in alcuni punti si concentrano tumori del tetto, baluginanti impianti atti a riscaldare l’Antartide o rendere fresco il Sahara. Non vi potete sbagliare: sono uffici pubblici. Gli unici che non pagano per boccheggiare d’inverno e congelare d’estate, tanto che gli impiegati, prudentemente, tengono comunque la finestra aperta. Che manco ci sono più le mezze stagioni.

Questa storia dei bollini, infine, è una gran presa in giro. Si spaccia per utile, ma non lo è. Dice di difendere l’ambiente, ma lo peggiora. Portai la macchina a controllare i gas di scarico, così come previsto dalle norme. Arrivai, pagai e mi diedero il bollino da appiccicare al parabrezza. Scusate, chiesi, ma non controllate i gas? Il meccanico rispose, saggiamente: dotto’ ce pole mette ’n tubo e ficcarlo nell’abitacolo, così more subitamente, i gas benefici non l’hanno ancora ’nventati. Famolo sinnaco.

sabato 6 giugno 2015

Champions, presagio-horror sulla finale Il "talismano" condanna la Juve: perderà

Champions, presagio-horror sulla finale Il "talismano" condanna la Juve: perderà




A poche ore dalla finale di Champions League è l’ora di schierare i porta fortuna. E il Barcellona ne ha uno veramente invidiabile: si chiama Andres Iniesta. Il fuoriclasse, mai sopra le righe, modesto nel carattere come nell’aspetto. Niente tatuaggi, capelli sempre corti per combattere le calvizie, mai nessuna protesta e gioco sempre per la squadra. Ma Iniesta è anche l’uomo delle finali. Ne ha disputate sei nella sua carriera, e non ne ha mai persa una. E, stando a quanto ha detto lui stesso, oggi in campo ci sarà: “Non mi passa nemmeno per la testa non giocare questa finale”.

Grandi risultati - Dal 2006, dalla finale di Parigi che riportò la Champions al Barcellona dopo 14 anni di astinenza, per Iniesta è stato un crescendo continuo. Con i blaugrana o con la Nazionale Andreas è sempre stato decisivo, e ha sempre assicurato la vittoria alla sua squadra. A Vienna nel 2008 contro la Germania, a Roma nel 2009 contro lo United, a Johannesburg nel 2010 contro l’Olanda, vincendo per la Spagna il primo mondiale della sua storia e segnando anche un goal fondamentale. E ancora, nel 2011 a Wembley ancora contro lo United e a Kiev nel 2012 contro i nostri azzurri. Una percentuale del 100% per una finale all’anno, numeri impressionanti che farebbero paura a chiunque. Certo, uest’anno non ha segnato nemmeno una rete, è vero. Ma gli era capitato anche nel 2006, quando cominciò la sua ascesa inarrestabile verso l’olimpo del calcio mondiale.

Giovanni Trapattoni vuota il sacco "La truffa del calcio? Sapevo tutto"

Giovanni Trapattoni, scandalo Fifa: "Irlanda-Francia, quando incontrai Sepp Blatter mi chiese come potevamo dimenticare"




"Ricordo ogni attimo di quei secondi a Parigi e, soprattutto, la risata in faccia che mi fece il collaboratore dell'arbitro Hansson: io avevo capito subito, adesso c'è la certificazione sopra ad un tradimento...". Parole e musica di Giovanni Trapattoni, che in un'intervista a La Stampa torna su uno dei giorni più bui della sua carriera da allenatore, il 18 novembre del 1999, quando la sua Irlanda fu eliminata dalla Francia nello spareggio per la qualificazione ai Mondiali 2010 in Sudafrica. A decidere l'incontro, un - palese - doppio tocco di mano di Thierry Henry e la rete di Gallas nei supplementari. E oggi, nei giorni dello scandalo Fifa, quella partita è tornata d'attualità, poiché dall'inchiesta è emerso che i vertici del calcio mondiale, alias Sepp Blatter, offrirono una "tangente risarcitoria" alla federazione irlandese: 5 milioni di euro per dimenticare, 5 milioni di euro per non portare il caso in tribunale.

L'incontro con Blatter - Trapattoni, spiega, non ne sapeva nulla: "Mai. Non me l'ero mai immaginato. Ma alla mia età, con la barba e i capelli grigi, non posso stupirmi di niente". Ciò che "Giovannino" ricorda, invece, è quanto accadde pochi giorni dopo l'incontro: "Incontrai Blatter - prosegue nel suo racconto -. Mi disse: Vediamoci, cerchiamo insieme una via d'uscita, un modo per dimenticare. Non so cosa volesse, dove cercasse di andare. So solo che quando mi diede la mano, io non contraccambiai il saluto perché non ho due facce". Trapattoni ancora rimugina: "Perdonare Blatter? La Fifa? Che dire, sono un cattolico praticante e, i cattolici, perdonano. Diciamo così: non potrei mai più fare niente di niente". Quindi si torna su quella risata del collaboratore dell'arbitro in quel match maledetto. Trapattoni ribadisce, come un mantra, che aveva già compreso tutto, da tempo: "Prima o poi le mie certezze dovevano trovare qualche conferma. Mai avrei pensato ad un giro di soldi come questo, ma che dopo uno, due, tre o dieci anni la verità, cioè la truffa ai nostri danni, sarebbe venuta alla luce sì...", conclude.

Caivano (Na): Alle ore 17.00 Sezione PD, caseggiato con il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato

Caivano (Na): Alle ore 17.00 Sezione PD, caseggiato con il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato 



SIRICO Luigi vi aspetta oggi pomeriggio
alle ore 17.00 sede PD

Oggi pomeriggio, ore 17.00, Sede Partito Democratico, inizia il caseggiato per il candidato SIRICO Luigi, in sua compagnia il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato. Per Rosato, ma come del resto per il neogovernatore De Luca, Caivano è una piazza importantissima, tanto è vero che il Neo Presidente De Luca, ha dichiarato ufficialmente all'incontro con i sindaci della Terra dei Fuochi che, inizierà proprio da Caivano per eliminare le eco-balle ed avviare le bonifiche promesse in campagna elettorale. Insomma, non solo Lorenzo Guerini vicesegretario nazionale Pd, ma a Caivano per SIRICO Luigi ci sono appunto, Ettore Rosato alle ore 17.00 e il neogovernatore Vincenzo De Luca martedì in piazza 1° Maggio alle ore 18.30. Non mancare, alle 17.00 sede PD. (Un evento più unico che raro). 

Ricerca e Innovazione in Medicina VIII° Premio ‘Riccardo Tomassetti’

Ricerca e Innovazione in Medicina VIII° Premio ‘Riccardo Tomassetti’

di Carlotta Donnini 



Parte anche quest’anno il Premio giornalistico ‘Riccardo Tomassetti’, giunto all’ottava edizione. Il Premio è riservato ai giovani giornalisti under 35, che con il loro lavoro contribuiscono a promuovere nel nostro Paese le tematiche relative ai progressi e all’espansione delle conoscenze bio-mediche e dello sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, che hanno portato al progressivo miglioramento dei livelli di salute, in particolar modo proprio nel campo della Ricerca e dell’Innovazione in Medicina. Il Premio, intitolato alla memoria del giornalista scientifico scomparso nel 2007 a soli 39 anni, ha l’obiettivo di riconoscere e stimolare l’impegno dei giovani giornalisti nella divulgazione della cultura scientifica in Italia e vuole essere un omaggio allo stile, al rigore e alla capacità di divulgare le notizie in campo medico-scientifico. Promosso dal Master di I Livello “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma e sostenuto da MSD Italia, il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” - Ricerca e Innovazione in Medicina, è dedicato ad articoli e servizi giornalistici, formato testo, audio o video, realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2015. Il miglior servizio si aggiudicherà un premio di 2.000 euro.

Quest’anno, nell’ambito dell’iniziativa, viene istituito il Premio speciale Nuove Prospettive in Virologia. Il miglior servizio di taglio giornalistico (testo, audio, video), che affronti con chiarezza di linguaggio e competenza di contenuti i temi relativi a innovazioni terapeutiche, ricerche scientifiche e questioni sociali connesse con la Virologia, riceverà un premio di 1.000 euro. Patrocinanti del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” quest’anno sono: Anlaids - Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids, C. I. C. A. Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS, Nadir - Hiv Treatment Group, associazione patient based, NPS Italia onlus - Network Persone Sieropositive, ed EpaC onlus - Associazione Pazienti con Epatite C. Sarà una giuria rappresentata da giornalisti esperti ad assegnare i premi entro la fine del 2015. Informazioni e bando su: www.premiotommasetti.it