Caivano (Na): Papaccioli, Sirico e Ziello segnalano reiterate irregolarità nell'affissione di manifesti elettorali
di Gaetano Daniele
da sinistra a seguire, Papaccioli, Sirico e Ziello |
Sono tante le segnalazioni da parte dei cittadini caivanesi alle forze politiche sane presenti sul territorio che denunciano reiterate irregolarità sull'affissione di manifesti recante pubblicità elettorale in vista delle elezioni amministrative del 31 Maggio 2015. Accade in pratica che in tutta Caivano, i manifesti delle liste del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico, dell'Udc, di Ncd, di "Per Papaccioli per Caivano", di Italia dei Valori, vengono coperti da altri manifesti con una rapidità da guinness dei primati. A tal proposito abbiamo chiesto ai rispettivi candidati cosa ne pensano in merito.
Proviamo a sentire quindi il dott. Giuseppe Papaccioli, candidato a sindaco, sostenuto da due liste civiche: "Con Papaccioli per Caivano" e con "Noi con Salvini", dott. Papaccioli, in questi ultimi giorni gira voce di ragazzi a guardia di muri e tabelloni pronti a coprire manifesti elettorali avversi, se fosse confermata l'indiscrezione, che provvedimenti intende prendere?
Se fosse vero sarebbe gravissimo mi affiderei alle forze dell'ordine, io posso dire che affiggere un manifesto è praticamente impossibile basta guardare appunto, i muri della città . Confido nelle forze dell'ordine affinché facciano chiarezza su questi accadimenti, la campagna elettorale deve essere basata sulle proposte e sui contenuti, chi fugge ai confronti evidentemente ha altri motivi o argomentazioni più pratiche visto quello che sta accadendo
Rivolgiamo la stessa domanda al candidato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Ziello: in questi ultimi giorni gira voce di ragazzi a guardia di muri e tabelloni pronti a coprire manifesti elettorali avversi, se fosse confermata l'indiscrezione, che provvedimenti intende prendere?
Credo sia un'offesa alla civiltà. 1° Perché la guerra dei manifesti non porta che ad una vittoria di Pirro 2° Perché se un candidato sindaco permette per cose così lievi che i propri adepti, perché di tali si tratta, di usare violenza e minacce non so cosa possiamo aspettarci se tale candidato arrivasse ad essere sindaco. Se la popolazione deve vivere nel terrore di ritorsioni si finisce per ledere ogni diritto democratico e questo è tipico di giunte comunali di trista memoria che riporterebbero dopo 70 anni ad una fase oscura della vita cittadina. Tali comportamenti non solo vanno stigmatizzati ma vanno puniti come da legge.
Rivolgiamo la stessa domanda anche al candidato del centro sinistra, Architetto Luigi Sirico: in questi ultimi giorni gira voce di ragazzi a guardia di muri e tabelloni pronti a coprire manifesti elettorali avversi, se fosse confermata l'indiscrezione, che provvedimenti intende prendere?
Se queste indiscrezioni fossero confermate, rappresenterebbero un grave affronto alla democrazia e al diritto di ogni candidato di poter serenamente manifestare le proprie idee. La nostra coalizione, in realtà, non è stata vittima di queste intimidazioni, che sicuramente vengono avanzate da una sparuta rappresentanza del malaffare che talvolta ruota intorno all'attacchinaggio. Com'è noto stiamo improntando una campagna elettorale basata sui contenuti e sul contatto con la gente e con i nostri elettori. Abbiamo sempre puntato il dito contro lo spreco di denaro e di carta che, inevitabilmente, porta con sè una campagna elettorale; in verità abbiamo anche accusato qualche nostro competitor di imbrattare indiscriminatamente i muri di Caivano, in spregio al rispetto degli spazi destinati alla campagna elettorale. La nostra è stata e rimane una campagna elettorale basata sulle idee, sui contenuti e sul programma, e certamente ne io e ne i candidati della nostra coalizione, intendiamo farci valere attraverso un indiscriminato e sterile attacchinaggio. Le idee e i nostri obiettivi preferiamo lasciarli alla nostra presenza con i cittadini che partecipano numerosi ai nostri appuntamenti e ai nostri convegni, sia nelle piazze che sul web, senza temere nessuno, come fa qualcuno che, al momento, l'unica cosa che gli riesce peggio fare è nascondersi dietro slogan e proclami, nella migliore delle ipotesi, dietro accuse.