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martedì 19 maggio 2015
Caivano (Na): Continua il botta e risposta tra Sirico e Monopoli
Caivano (Na): Continua il botta e risposta tra Sirico e Monopoli. Papaccioli completamente estraneo ai fatti, nota: Invito anch'io il dott. Monopoli ad un confronto pubblico, se non gli piace Sirico e non gli piace il Notiziario sul web, mi dica luogo e quando devo presentarmi
Dott. Giuseppe Papaccioli |
Continua il botta e risposta "a distanza" tra il candidato del centro sinistra Luigi Sirico e il candidato della destra locale Simone Monopoli. Riportiamo di seguito l'invito dell'Architetto Sirico e la risposta del candidato Monopoli.
L'ufficio Stampa di Sirico a Monopoli: "Il candidato dott. Monoppoli continua a sfuggire. A lui piace azzeccare i manifesti. Ma se ha anche qualcosa da dire, lo facesse di fronte ai cittadini. Il nostro candidato sindaco dott. Sirico e sempre disponibile. Scelga lui il luogo e il tempo. Che ci vuole: basta una telefonata e un po' di coraggio"
dott. Simone Monopoli |
Pronta la risposta di Monopoli: Il candidato a sindaco del carrozzone "ambidestro" del Pd per distrarre l'attenzione degli elettori di Caivano sui disastri amministrativi che la sua coalizione ha collezionato in città, continua a chiedere un confronto col sottoscritto. Cerca di ironizzare e mi chiede un po' di coraggio. Lo stesso coraggio che a lui non è mancato quando ha deciso di presentarsi davanti agli elettori dopo le scelte scellerate che hanno caratterizzato l'amministrazione del suo "tutor", Mimmo Semplice, e quella targata Udc-Pd guidata da Tonino Falco. Quel coraggio che sempre il candidato del Pd ha dimostrato di avere imbarcando ciò che il centrodestra ha "scartato" perché al Municipio hanno scritto le peggiori pagine della storia politica e amministrativa locale. Quel coraggio che ha avuto il Pd, dopo aver perso le elezioni, di attuare un "ribaltone" ed entrare in maggioranza a sostegno di Tonino Falco. Quel coraggio che ha avuto il Pd quando in cinque anni non è riuscito nemmeno a far svolgere una gara d'appalto per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In un settore, come tutti sanno, molto rischioso, attorno al quale gravitano interessi di ogni genere. Vogliono parlare dell'appalto del campo sportivo o di quello sui loculi? Un giorno la verità verrà a galla. Quindi, con chi mi dovrei confrontare: con quelli che durante la scorsa campagna elettorale hanno definito la coalizione di Tonino Falco come un "gruppetto di affaristi" per poi, una volta perse le elezioni, allearsi con coloro che offendevano fino ad un minuto prima del "ribaltone"? Povero Sirico. Se davvero vuole essere considerato un interlocutore e non la "cravatta" delle lobby che hanno affossato Caivano, iniziasse a chiedere scusa ai cittadini per quanto hanno combinato in questi anni. Poi ne riparliamo. Non mi siedo al tavolo con gente che ha già ampiamente dimostrato di essere inaffidabile. In campagna elettorale dicono delle cose e puntualmente al Municipio ne fanno altre. Ecco perché non perdo tempo con i Pinocchio. Io parlo con gli elettori. Io mi fido degli elettori.
Arch. Luigi Sirico |
La replica di Luigi Sirico a Monoppoli: Certo questo dott. Monopolo, candidato sindaco, è un comico straordinario. Io lo invito AD UN CONFRONTO PUBBLICO, per parlare dei problemi della città, ed egli anziché accettare, mi chiede di scusarmi per le presunte malefatte delle amministrazioni comunali degli ultimi dieci anni. MA IO NON C’ERO, SE NE DEVE FARE UNA RAGIONE. Ad ogni modo le scuse dovrebbe chiederle anche ai consiglieri e assessori della maggioranza Falco, che ora sono candidati nelle sue liste. Le scuse dovrebbe chiederle anche a se stesso, poichè senza saperlo: è stato assessore allo sport con il sindaco Papaccioli mentre il Campo sportivo Faraone chiudeva definitivamente ed è stato consigliere provinciale, con Gigino Cesaro, mentre la provincia scaricava a Caivano 4.800 tonnellate di munnezza e il Liceo Braucci chiudeva, perchè sempre la Provincia non pagava, da anni, la bolletta elettrica. Infine dice che vuole parlare con i cittadini e non con me. Infatti io chiedo un confronto pubblico al cospetto di tutti i cittadini. Mannaggia, cerco di non pensar male, ma i suoi mi sembrano solo pretesti: SI ABBIA ALMENO IL CORAGGIO DI AMMETTERE DI NON AVERE IL CORAGGIO.
Nonostante tutto, stando categoricamente fuori dalla diciamo diatriba tra Sirico e Monopoli, è intervenuto a sorpresa anche il dott. Giuseppe Papaccioli, una delle poche persone che, ha sempre accettato i confronti pubblici senza trovare peli nell'uovo. Anche perchè il confronto pubblico è il sale della democrazia, se manca quello manca tutto. Cosi il dott. Giuseppe Papaccioli al nostro blog il Notiziario, e nota: "Amministrare non è scrivere un intento di elenchi da promettere per avere voti, ma avere un progetto per il bene di tutti e sapere come attuarlo. Continuiamo insieme con due liste civiche, Noi per Caivano con Papaccioli e Noi con Salvini. Il sogno e la pratica per continuare a crescere senza vane promesse, ma con praticità e solidità. Mi meraviglia leggere che non si accetta il confronto per questa o per quella scusa, invito anch'io il dott. Monopoli ad un confronto pubblico, se non gli piace il Notiziario sul web, blog che fino a ieri ha inviato articoli e interviste, scelga lui, il dott. Monopoli, il luogo e l'ora, ed io in rispetto ai miei concittadini mi presenterò. Insomma, speriamo che questa volta il candidato Sindaco della destra locale accetti l'invito lanciato anche dal dott Giuseppe Papaccioli.
Lettera aperta ai miei concittadini di Raffaele Cardamuro candidato alla Regione e a Bacoli
Lettera aperta ai miei concittadini di Raffaele Cardamuro candidato alla Regione e a Bacoli
di Raffaele Cardamuro
a cura di Gaetano Daniele
Lettera aperta ai miei concittadini
Cari amici Campani, sono ormai trascorsi più di tre anni dal dicembre del 2011, da quei tremendi giorni in prossimità del Natale in cui le tranquille comunità di Bacoli e Monte di Procida furono messe sotto assedio dalla Forza Pubblica intervenuta per dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di due manufatti, quello dei Cardamuro e quello dei Carannante, agendo con una violenza tale da incoraggiare successivamente altri sventurati ad auto demolire la loro casa per non patire il sopruso di essere trattati come i peggiori dei delinquenti davanti ai propri figli oltre quello di essere privato della propria unica soluzione abitativa frutto di anni ed anni di duro lavoro e sacrifici. La mia battaglia contro le demolizioni di case di necessità è iniziata nel 2010, dopo le note vicende di Procida, Ischia, Casola , Sant’Antonio Abate, Gragnano, Pozzuoli, Giugliano e tanti altri comuni campani protagonisti di abbattimenti ai danni di gente umile, cercando di sensibilizzare la gente coinvolta dalla problematica ma ignara e di investire la politica in modo bipartisan per risolvere il problema, e continua anche oggi più forte di prima, anche per tutti quelli che purtroppo hanno già perso la loro casa e non hanno più la forza di combattere, motivato dalla convinzione che UNITI POTREMMO ESSERE UN ESERCITO IMBATTIBILE, acquisire un’identità ben definita e meritevole di ascolto e rispetto.
Come quei tragici giorni del 2011 (così come episodi analoghi avvenuti in altri comuni campani) hanno mostrato, quando arrivano le ruspe non c'è salvezza: nonostante l'abnorme solidarietà dei miei compaesani, ai quali si aggiunsero tanti venuti da altri comuni, nonostante l'attenzione dei media, la collaborazione con le Forze dell'Ordine e la mobilitazione generale confluita in una fiaccolata molto partecipata, a solo tre ore dalla stessa, con l'impiego di 600 uomini, lo Stato è tornato per imporre il suo potere, per “ripristinare la legalità”, uno Stato forte coi deboli e debole coi forti che ha ripristinato solo una giustizia di facciata, compiendo un vero e proprio atto di GIUSTIZIALISMO. Mi preme che sappiate che la mia battaglia è quella di dare dignità e rispetto agli abusivi di necessità, abusivi, cioè, diventati tali non perchè delinquenti, furbi o legati alla malavita, come piace a tanti finti perbenisti (gli stessi che poi hanno fruito del condono in altre regioni) definirci, abusivi invece per la mancanza di piani regolatori e regole certe in materia, per le inadempienze di chi ha amministrato i nostri territori ed ha tratto addirittura beneficio dall’abusivismo stesso.
Il condono del 2003, a causa di un deliberato bassoliniano, dichiarato oltretutto incostituzionale per ben due volte, non è valso in Campania, la nostra regione insomma è stata ancora una volta discriminata, non ha potuto fruire, a differenza del resto d'Italia, di un condono nazionale. Per giunta la Procura, conclusasi la gestione di Bassolino, durante la quale è sorto il gran numero dei manufatti abusivi, ha deciso di attuare gli ordini di demolizione fino ad allora congelati e di operare una scelta degli stessi senza alcun comprensibile criterio.
SAPPIATE CHE IL CONDONO CHE ABBIAMO PAGATO VALE CARTA STRACCIA grazie alla volontà non solo di Bassolino ma anche dell'allora assessore all'urbanistica Marco DI LELLO, attualmente Onorevole dei SOCIALISTI che vanta l’onore di essere, insieme all'ala ambientalista del PD e ai GRILLINI, tra gli oppositori più acerrimi alla Camera del DDL FALANGA (un disegno di legge che non fa altro che dare un ordine a tali demolizioni in modo da salvaguardare temporalmente i manufatti di necessità dando priorità a strutture non terminate e dunque non abitate, pericolanti, sorte su suolo demaniale o riconducibili alla camorra, ecc..) ed oggi egli stesso è candidato alla regione al fianco di DE LUCA, cosa aspettarsi di buono su questo fronte allora??
LA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL CONDONO 2003 è di vitale importanza: è una questione di GIUSTIZIA e di EQUITA'... è inaccettabile che l'Italia intera ne abbia fruito e la Campania ne sia stata esclusa…...è inaccettabile che il termine CONDONO faccia paura proprio a quelle filiere politiche che hanno determinato il fenomeno dell'abusivismo.....è inaccettabile che tra quelli che si indignano anche solo a pronunciare il termine condono ce ne siano tantissimi che a tempo debito hanno fatto la corsa all'apposito sportello per regolarizzare il loro abuso.......è inaccettabile soprattutto che a fronte di 70000 RESA (ordini di demolizioni da eseguire) la politica per etica, per principio, per salvaguardarsi l'elettorato non campano, per mera vergogna o pura ipocrisia ecc.. non riconosca che il problema c'è, che riguarda migliaia di famiglie e che in qualche modo IL FENOMENO VA AFFRONTATO E RISOLTO RAZIONALMENTE.
Il PDL prima e Forza Italia oggi, non ha voltato le spalle alla Campania, si è fatto carico di questo dramma spinoso mettendoci la faccia con i pro e i contro che ne derivano. La mia candidatura con Forza Italia è mirata a dare un'ENTITA’ al fenomeno, sempre censurato dai media (ad eccezione di quando si verificano episodi particolari) e una DIGNITA’ agli abusivi. Rappresento una vittima che non si è piegata all’immane ingiustizia patita, che non dimentica e non si arrende, che con le ferite ancora sanguinanti ha la rabbia, la determinazione e la competenza necessarie per pretendere ascolto e risoluzione di quel problema che coinvolge migliaia di famiglie di onesti lavoratori. Innanzitutto VERITA' sul fenomeno, sì quella verità che viene storpiata dai politici e dai media, strumentalizzata o ancor peggio affossata dai più.
BASTA UTOPIA DEMAGOGIA E FALSO PERBENISMO, NON SIAMO ROM NE’ IMMIGRATI IN CERCA DI ASILO POLITICO e pertanto non godiamo della solidarietà del resto del paese e nemmeno di quella delle nostre maggiori cariche istituzionali, tuttavia è bene che tutti sappiano che SIAMO FIGLI DI QUESTA TERRA E PRETENDIAMO IL DIRITTO SACROSANTO ALLA CASA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA. RICORDATE che li abbiamo messi noi stessi quei politici su quelle poltrone a cui sono tanto affezionati ......... quegli stessi politici che oggi rinnegano la natura e le radici del dramma campano auspicando che tutto venga demolito …… UTILIZZATE AL MEGLIO IL VOSTRO VOTO…....... non lasciate che il potere politico vi ricatti o vi inganni.......... votate in sincera libertà........... il 31 maggio votate uno di voi perché così facendo avrete votato voi stessi.
Cari amici Campani, sono ormai trascorsi più di tre anni dal dicembre del 2011, da quei tremendi giorni in prossimità del Natale in cui le tranquille comunità di Bacoli e Monte di Procida furono messe sotto assedio dalla Forza Pubblica intervenuta per dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di due manufatti, quello dei Cardamuro e quello dei Carannante, agendo con una violenza tale da incoraggiare successivamente altri sventurati ad auto demolire la loro casa per non patire il sopruso di essere trattati come i peggiori dei delinquenti davanti ai propri figli oltre quello di essere privato della propria unica soluzione abitativa frutto di anni ed anni di duro lavoro e sacrifici. La mia battaglia contro le demolizioni di case di necessità è iniziata nel 2010, dopo le note vicende di Procida, Ischia, Casola , Sant’Antonio Abate, Gragnano, Pozzuoli, Giugliano e tanti altri comuni campani protagonisti di abbattimenti ai danni di gente umile, cercando di sensibilizzare la gente coinvolta dalla problematica ma ignara e di investire la politica in modo bipartisan per risolvere il problema, e continua anche oggi più forte di prima, anche per tutti quelli che purtroppo hanno già perso la loro casa e non hanno più la forza di combattere, motivato dalla convinzione che UNITI POTREMMO ESSERE UN ESERCITO IMBATTIBILE, acquisire un’identità ben definita e meritevole di ascolto e rispetto.
Come quei tragici giorni del 2011 (così come episodi analoghi avvenuti in altri comuni campani) hanno mostrato, quando arrivano le ruspe non c'è salvezza: nonostante l'abnorme solidarietà dei miei compaesani, ai quali si aggiunsero tanti venuti da altri comuni, nonostante l'attenzione dei media, la collaborazione con le Forze dell'Ordine e la mobilitazione generale confluita in una fiaccolata molto partecipata, a solo tre ore dalla stessa, con l'impiego di 600 uomini, lo Stato è tornato per imporre il suo potere, per “ripristinare la legalità”, uno Stato forte coi deboli e debole coi forti che ha ripristinato solo una giustizia di facciata, compiendo un vero e proprio atto di GIUSTIZIALISMO. Mi preme che sappiate che la mia battaglia è quella di dare dignità e rispetto agli abusivi di necessità, abusivi, cioè, diventati tali non perchè delinquenti, furbi o legati alla malavita, come piace a tanti finti perbenisti (gli stessi che poi hanno fruito del condono in altre regioni) definirci, abusivi invece per la mancanza di piani regolatori e regole certe in materia, per le inadempienze di chi ha amministrato i nostri territori ed ha tratto addirittura beneficio dall’abusivismo stesso.
Il condono del 2003, a causa di un deliberato bassoliniano, dichiarato oltretutto incostituzionale per ben due volte, non è valso in Campania, la nostra regione insomma è stata ancora una volta discriminata, non ha potuto fruire, a differenza del resto d'Italia, di un condono nazionale. Per giunta la Procura, conclusasi la gestione di Bassolino, durante la quale è sorto il gran numero dei manufatti abusivi, ha deciso di attuare gli ordini di demolizione fino ad allora congelati e di operare una scelta degli stessi senza alcun comprensibile criterio.
SAPPIATE CHE IL CONDONO CHE ABBIAMO PAGATO VALE CARTA STRACCIA grazie alla volontà non solo di Bassolino ma anche dell'allora assessore all'urbanistica Marco DI LELLO, attualmente Onorevole dei SOCIALISTI che vanta l’onore di essere, insieme all'ala ambientalista del PD e ai GRILLINI, tra gli oppositori più acerrimi alla Camera del DDL FALANGA (un disegno di legge che non fa altro che dare un ordine a tali demolizioni in modo da salvaguardare temporalmente i manufatti di necessità dando priorità a strutture non terminate e dunque non abitate, pericolanti, sorte su suolo demaniale o riconducibili alla camorra, ecc..) ed oggi egli stesso è candidato alla regione al fianco di DE LUCA, cosa aspettarsi di buono su questo fronte allora??
LA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL CONDONO 2003 è di vitale importanza: è una questione di GIUSTIZIA e di EQUITA'... è inaccettabile che l'Italia intera ne abbia fruito e la Campania ne sia stata esclusa…...è inaccettabile che il termine CONDONO faccia paura proprio a quelle filiere politiche che hanno determinato il fenomeno dell'abusivismo.....è inaccettabile che tra quelli che si indignano anche solo a pronunciare il termine condono ce ne siano tantissimi che a tempo debito hanno fatto la corsa all'apposito sportello per regolarizzare il loro abuso.......è inaccettabile soprattutto che a fronte di 70000 RESA (ordini di demolizioni da eseguire) la politica per etica, per principio, per salvaguardarsi l'elettorato non campano, per mera vergogna o pura ipocrisia ecc.. non riconosca che il problema c'è, che riguarda migliaia di famiglie e che in qualche modo IL FENOMENO VA AFFRONTATO E RISOLTO RAZIONALMENTE.
Il PDL prima e Forza Italia oggi, non ha voltato le spalle alla Campania, si è fatto carico di questo dramma spinoso mettendoci la faccia con i pro e i contro che ne derivano. La mia candidatura con Forza Italia è mirata a dare un'ENTITA’ al fenomeno, sempre censurato dai media (ad eccezione di quando si verificano episodi particolari) e una DIGNITA’ agli abusivi. Rappresento una vittima che non si è piegata all’immane ingiustizia patita, che non dimentica e non si arrende, che con le ferite ancora sanguinanti ha la rabbia, la determinazione e la competenza necessarie per pretendere ascolto e risoluzione di quel problema che coinvolge migliaia di famiglie di onesti lavoratori. Innanzitutto VERITA' sul fenomeno, sì quella verità che viene storpiata dai politici e dai media, strumentalizzata o ancor peggio affossata dai più.
BASTA UTOPIA DEMAGOGIA E FALSO PERBENISMO, NON SIAMO ROM NE’ IMMIGRATI IN CERCA DI ASILO POLITICO e pertanto non godiamo della solidarietà del resto del paese e nemmeno di quella delle nostre maggiori cariche istituzionali, tuttavia è bene che tutti sappiano che SIAMO FIGLI DI QUESTA TERRA E PRETENDIAMO IL DIRITTO SACROSANTO ALLA CASA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA. RICORDATE che li abbiamo messi noi stessi quei politici su quelle poltrone a cui sono tanto affezionati ......... quegli stessi politici che oggi rinnegano la natura e le radici del dramma campano auspicando che tutto venga demolito …… UTILIZZATE AL MEGLIO IL VOSTRO VOTO…....... non lasciate che il potere politico vi ricatti o vi inganni.......... votate in sincera libertà........... il 31 maggio votate uno di voi perché così facendo avrete votato voi stessi.
Calcioscommesse, 50 arresti Le squadre coinvolte nello scandalo
Calcioscommesse, 50 arresti. Coinvolte squadre di Lega Pro e Serie D
Maxi retata della polizia per un giro di partite truccate e collusione con esponenti della 'ndrangheta. Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro. Gli agenti stanno eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. Le indagini della squadra mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine di partite di calcio dei campionati in corso di Lega Pro e Lega D.
L'inchiesta della procura antimafia di Catanzaro ha scoperto una rete di associati, fra calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi, che coinvolgerebbe oltre 30 squadre. Il fermo, di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, rispettivamente attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso giro di scommesse in Italia e all'estero.
Coinvolte nel giro di partite truccate sarebbero, tra le altre: Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lametia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas; San Severo.
Per Expo già venduti 11 milioni di biglietti e un italiano su due dice che ci andrà
Per Expo già venduti 11 milioni di biglietti e un italiano su due dice che ci andrà
L'amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala ha comunicato l'altroieri che i biglietti venduti per l'esposizione internazionale hanno toccato quota 11 milioni. L'obiettivo resta a quota 24 milioni e con l'arrivo della stagione estiva ci si aspetta una nuova spinta delle vendite. Molti arrivano e arriveranno dall'estero, ma la gran parte dei visitatori sarà fatta da milanesi e italiani, che l'Expo ce l'hanno in casa. E le prospettive, da questo punto di vista paiono decisamente buone, almeno stando a una indagine condotta da Duepuntozero Doxa per conto di Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online d'Italia: dall'indagine emerge che il 43% degli italiani dichiara di essere sicuro di non volersi perdere Expo 2015, mentre il 34% si è dichiarato indeciso. Il 4% ne sarebbe attratto ma fa prevalere la paura delle grandi manifestazioni. Sul fronte milanese arriva invece al 73% la percentuale di coloro che dichiarano di essere sicuri di visitare la manifestazione, mentre il 20% si dichiara indeciso e l’8% dei milanesi, invece, dice che non ci andrà.
La Fiorentina asfalta il Parma e vede l'Europa. Napoli, che sofferenza contro Cesena
Serie A, Fiorentina passeggia 3-0 contro il Parma e vede l'Europa. Napoli soffre ma strappa il 3-2 contro il Cesena
Il Napoli ha battuto 3-2 il Cesena nel posticipo delle 21 della 36ma giornata di Serie A. Romagnoli avanti con Defrel al 15’. Rimonta dei partenopei con Mertens (19’) e Gabbiadini (20’). Ancora Defrel firma il provvisorio 2-2 al 47’. Nella ripresa, padroni di casa nuovamente in vantaggio con Mertens (12’).
A Firenze - Obiettivo centrato per la Fiorentina nel penultimo posticipo della 36esima giornata di Serie A. Al ’Franchì i viola evitano la contestazione della Fiesole per l’eliminazione in semifinale di Europa League per mano del Siviglia e battono il già retrocesso Parma per 3-0. Tre punti che permettono ai toscani di scavalcare il Genoa al quinto posto e restare in corsa per un posto nella prossima Europa League. La prima occasione del match, al 5’, capita sui piedi di Palladino ma i padroni di casa vanno in vantaggio al 13’ con Gonzalo Rodriguez, abile a battere di testa Mirante. Salah e Pasqual sfiorano il bis, Neto al 29’ è superlativo su Palladino e tocca a Gilardino, al 30’, raddoppiare con uno stacco da angolo. Allo scadere è ancora l’ex milanista a sfiorare il gol su assist di Ilicic. Nella ripresa, a chiudere definitivamente i conti ci pensa Salah, che timbra l’angolino basso all’11’. Ghezzal impegna Neto al 17’, iniziano i cambi e Donadoni mette in mostra giovani interessanti, almeno in prospettiva futura, come Haraslin e Broh. Spazio anche per Diamanti e Badelj, poi debutta in A anche Bagadur. Il resto dell’incontro scorre via con ritmi blandi ed emozioni col contagocce. Una la regala, a 7’ dalla conclusione, Jorquera con una gran botta che termina a lato. L’altra, al 43’, Diamanti con una sberla deviata sulla traversa da Mirante. Sugli spalti l’atmosfera è serena, anche i pochi tifosi ducali applaudono i proprio beniamini, che nonostante il pesante ko hanno onorato la maglia e questo finale di una stagione da dimenticare
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