Formigoni: "Renzi attento: chi tocca l'Ncd si fa male"
Intervista a cura di Giovanni Miele
Da politico di vecchia scuola democristiana, Roberto Formigoni continua a navigare anche quando il mare è in burrasca, sapendo che la priorità è quella di tenere la rotta. E allora, dopo l’ondata di accuse infamanti che si è rovesciata sul suo compagno di Comunione e Liberazione, Maurizio Lupi, costretto alle dimissioni da ministro delle Infrastrutture, fa buon viso a cattivo gioco, ma lancia un chiaro avvertimento a Matteo Renzi, che dichiara di escludere conseguenze negative per il Governo. "Non ci saranno conseguenze sul governo" avverte "se il Presidente del Consiglio si comporterà correttamente. Dipende tutto dall’atteggiamento di Renzi. Perché le dimissioni da ministro sono state un gesto di nobiltà da parte di Lupi, che non era neppure indagato, quindi non un gesto dovuto. Il Presidente del Consiglio non ne è responsabile, tuttavia in altri casi si è comportato in maniera profondamente diversa".
In quali casi?
"Per esempio nel caso Poletti o Barracciu, o ancora adesso nel caso dei sottosegretari indagati. Per non parlare del caso Errani quando, pur condannato in secondo grado, Renzi invitò pubblicamente il Presidente dell’Emilia e Romagna a rimanere in carica. Nel caso De Luca poi, ha consentito che, da condannato, partecipasse alle primarie, senza dire niente quando poi le ha vinte. Diciamo che il doppiopesismo è la misura del comportamento del Presidente Renzi su vicende delicate che riguardano le responsabilità dei politici".
Insomma una sorta di garantismo strabico che guarda solo a sinistra.
"In realtà agli esordi Renzi era sembrato realmente un garantista quando aveva detto che la politica non si lascia dettare le regole dalla magistratura: la magistratura faccia il suo mestiere, prosegua con le sue indagini, faccia le sentenze, ma sarà la politica a decidere e fin quando non viene emessa una sentenza di terzo grado un uomo politico, come un cittadino qualunque, è innocente. Invece abbiamo scoperto che questo vale soltanto se uno è iscritto al Partito Democratico. In politica il doppiopesismo è un pericolo mortale. Oggi non accusiamo Renzi per quello che è accaduto. Però Renzi ha questo peccato originale a cui deve rapidamente mettere riparo".
E come può riparare? dopo tutto quello che è accaduto siete ancora disposti a confermagli la vostra fiducia?
«Dipende da come si comporterà. Noi ci aspettiamo che Renzi, di fronte a questa casella che è vuota, si comporti come il capo di un governo che sa di essere espressione di una coalizione bicolore. Il governo non è un monocolore Pd perció Renzi tratti la vicenda con il suo alleato».
Quindi come Ncd rivendicate per voi il posto lasciato libero da Lupi?
«Non sto avanzando la candidatura di un altro uomo del Nuovo Centrodestra al ministero dei trasporti. Per noi vale la regola del bene comune, però bisognerà individuare insieme la persona migliore per quel ministero, su un piano di assoluta parità. Se invece Renzi va avanti da solo e dà la sensazione di essere lui il proprietario del governo, mentre il Nuovo Centrodestra è al governo per accidente, e secondo lui può anche non starci, allora questo fragile equilibrio sarà Renzi stesso a romperlo. Lo ripeto, Renzi si deve mettere in testa che è a capo di un governo di coalizione e che tutti i partiti hanno la stessa dignità e quindi deve discutere delle vicende con noi. Per noi la stella polare è la ricerca del bene comune, quindi della persona migliore possibile, ma tutto va discusso e deciso con noi e non soltanto da lui».
In caso contrario siete pronti a far uscire gli altri ministri e a dare solo l'appoggio estrerno al governo come sostiene Nunzia De Girolamo?
«In questo momento no e non sono quindi d’accordo con la mia collega De Girolamo. Però lo sto dicendo apertamente: Renzi attento. Vogliamo che ti comporti correttamente e se non ti comporti correttamente sarai tu ad aver messo a repentaglio il governo e quindi noi faremo le nostre valutazioni che potrebbero portare benissimo anche all’uscita dal governo. Non lo escludo per nulla, ma parlarne ora mi sembra prematuro. Comunque Renzi deve mettere riparo allo squilibrio sul tema delle responsabilità dei politici e deve farlo in fretta come leader di una coalizione e non come padrone del vapore».