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sabato 14 marzo 2015

Parte l'attacco totale a Renzi Ecco chi sono i suoi veri nemici

Il vero nemico di Renzi: il corpo intermedio





I gufi, li chiama Matteo Renzi. Quelli che remano contro, in altre parole. "Corpi intermedi" li definisce il direttore del Foglio Claudio Cerasa. Che ipotizza, in un lungo intervento sul quotidiano che fu di Giuliano Ferrara, anche un Pdci, che non è il (defunto?) Partito dei comunisti italiani ma il Partito dei corpi intermedi. Che sono tutte quelle strutture, fisicamente esistenti o meno, che secondo cerasa, mediano, intermediano, fanno da cuscinetto tra il potere (incarnato in questa fase storica della politica più che mai dal premier Matteo Renzi) e la cosiddetta società. Renzi, spiega il direttore del Foglio, è il politico che più di ogni altro è sceso in campo per sabotare (rottamare, diceva lui) i corpi intermedi. E il loro "partito" che oggi si oppone strenuamente al Partito della Nazione di renziana costituzione.

Di questo Pdci fanno parte, secondo Cerasa (ma il dubbio che a monte ci sia un "sufferitore" viene), innanzitutto Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, "che - scrive - dopo aver passato tanti anni della loro vita a sostenere la necessaria e inevitabile disintermediazione del mondo (potere al web), sono passati in poco tempo a scrivere appelli accorati per la difesa del corpo intermedio". E che, essi stessi, come Movimento 5 Stelle, si sono consegnati all'intermediazione nel momento in cui è nato il celebre direttorio del partito.

ne fanno parte due giornali per tanti aspetti molto diversi: il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano, che di fronte alla riforma costituzionale "hanno entrambi aperto i propri sfogli con due appelli molto accorati sul tema: la necessaria salvaguardia dei corpi intermedi.

Ne fa parte una compagine importante di Forza Italia, "quella guidata da Renato Brunetta. Ne fanno parte i magistrati con la loro battaglia contro la responsabilità civile, i sindacati con la difesa strenua del loro ruolo di cinghia di trasmissione. Ne fa parte la minoranza dem che, al di là delle battaglie con renzi su singole questioni, è il simbolo di quella politica che si batte per il persistere delle correnti, la stessa che si batte per le primarie e per l'inserimento delle preferenze nella legge elettorale.

Ne fanno parte, ancora, leader e semileader che vedono messa in pericolo la loro leadership dalla rottamazione dei copri intermedi, come Laura Boldrini, pippo Civati, maurizio Landini, Gustavo Zagrebelski, Stefano Rodotà. Ossia, scrive Cerasa, quel "gruppetto di intellettuali e politici che non avendo una leadership da seguire si nascondono dietro la zona grigia del corpo intermedio".

L'Islanda sospende l'ingresso nell'Ue "Troppi limiti alla pesca, meglio soli"

L'Islanda sospende la candidatura per entrare nell'Unione Europea, il governo: "Troppi limiti alla pesca"





L’Islanda non avvierà i negoziati per entrare nell’Unione europea. Lo ha annunciato in un comunicato il ministero degli Esteri islandese, affermando che: "Il governo considera che l’Islanda non è più un Paese candidato e richiede che l’Unione europea agisca di conseguenza da ora in poi". Il comunicato aggiunge inoltre che il governo di Reykjavik ha parlato con la Lettonia, che è presidente di turno dell’Ue. L’Islanda avviò i primi colloqui per unirsi all’Unione europea nel 2009, dopo la crisi economica che portò il Paese alla bancarotta ma il sostegno popolare all’adesione si è ridotto da quando, due anni fa, è salito al governo un partito con posizioni euroscettiche. La candidatura per il momento è sospesa, non ritirata. Tra i motivi principali del freno del governo conservatore ci sono i limiti al pescato che le politiche europee imporrebbero a uno dei pilastri dell'economia islandese. Un tema che nel corso delle trattative tra il giugno 2011 e il gennaio 2013 è stato neanche sfiorato. 

La tetra profezia di Papa Francesco: "Sento che il mio pontificato sarà breve"

Quella profezia di Papa Francesco: il mio sarà un pontificato breve





Papa Francesco ha la sensazione che il suo sarà un pontificato breve. In una intervista alla tv messicana Televisa, Bergoglio - che festeggia il secondo anno da Pontefice - ha ammesso, secondo quanto riportato da Radio Vaticana, che sente la mancanza di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. E su quella misteriosa profezia che non durerà molto, ha aggiunto: "Però potrei sbagliarmi". 

All'intervistatrice che ha accennato all'eventualità di un ritiro per limiti di età, il Papa ha risposto di non condividere un'evenienza del genere per la figura del Pontefice (ha definito il papato una "grazia speciale") ma ha anche detto di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI sulla figura del Papa emerito. Una "scelta coraggiosa" come "coraggiosa" fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da esponenti della Chiesa ai danni dei bambini.

Dal Papa, come riferisce sempre Radio Vaticana, critiche all’incapacità del clero di coinvolgere i laici a causa di un eccessivo clericalismo. Nella conversazione, Bergoglio ha affrontato anche il tema della riforma della Curia, non tanto la forma di quella che definisce "l'ultima corte" d’Europa, ma la sostanza.

venerdì 13 marzo 2015

Compagno di cella tradisce Bossetti: "Quando veniva qui mia sorella 19enne..."

Omicidio Yara, parla il compagno di cella di Bossetti: "Gli piacciono i programmi televisivi con le ragazzine. E a mia sorella 19enne..."





"Mi dispiace per Bossetti e io non voglio giudicarlo, ma ho notato che gli piacciono programmi televisivi con le ragazzine". A raccontarlo al pubblico ministero Maria Letizia Ruggeri è stato R. L., il compagno di cella di Massimo Bossetti, l'operaio di Mapello in carcere dal 16 giugno 2014 con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Alla richiesta di maggiori chiarimenti l'uomo avrebbe aggiunto: "Ci sono delle immagini con ragazzine che avranno 15, 16, 17 anni con i fuseaux, lui gira e poi torna indietro. Oppure si sofferma su un'immagine. Magari mentre sta scrivendo. Lui scrive molto, ma se sente la pubblicità di Amici si interrompe per guardarla. Ovviamente magari questo non vuol dire nulla”. "Però ho notato che si sofferma sulle ragazzine, sia in televisione che sulle riviste. Non sono uno stupido", ha ribadito l'uomo. E non è tutto, il compagno di cella di Bossetti dichiara di aver notato la cosa "anche nel corso dei colloqui, quando due volte è venuta mia sorella a trovarmi. Lei ha 19 anni, ma è la classica ragazza che ne dimostra meno. Bossetti dopo averla vista mi ha detto che era bella, ma proprio bella. Mi dispiace raccontare queste cose, ma credo sia giusto farlo". Si attende intanto la decisione del Tribunale del Riesame di Brescia sull'istanza di scarcerazione per Bossetti, presentata dal suo legale Cladio Salvagni.

"Che guardi?": uccide 27enne a bottigliate E' marocchino il "Kabobo" di Terni

Terni, marocchino clandestino uccide un 27enne a bottigliate in strada senza motivo





Ieri nella notte un giovane 27enne ternano, David Raggi, è stato ucciso da un 29enne marocchino ubriaco che senza motivo lo ha colpito a morte con una bottiglia di vetro dopo avergli detto "Che guardi?". Il fatto è accaduto nella piazza principale della città di Terni, dopo l'accaduto la polizia è riuscita a bloccare l'aggressore che è stato subito arrestato. Secondo gli investigatori l'aggressore, che si trovava in uno stato psicofisico alterato, ha colpito a caso, senza un motivo specifico, il primo passante che si è ritrovato vicino a lui. Prima di colpire mortalmente David Raggi, l’omicida gli ha detto "Che guardi?". Poi, Aassoul Amine, questo il nome dell’assassino, ha raccolto un pezzo di vetro da terra e lo ha colpito al collo, uccidendolo sul colpo per la recisione della giugulare. L’omicida era stato in Italia fino al 2007 perché aveva raggiunto la madre che si era sposata con un italiano, (e che attualmente dovrebbe vivere a Terni) poi nelle Mache, regione in cui risiedeva, ha commesso diversi reati, ed è a quel punto che viene espulso e riportato in Marocco. Ma lui rientra in Italia nel 2014 da Lampedusa e chiede asilo politico che gli viene negato. Da quel momento è illegale in Italia. Intanto Angelino Alfano commenta: "Che il killer non esca più di galera".

Tremenda vendetta del marito "cornuto" sul Corriere: "Cara Lucia, ti facevi tutti. Ho visto nel tuo pc e ora..."

Compra una pagina sul Corriere contro l'ex moglie: "Tutta Italia saprà del tuo spregevole tradimento"






"Amore mio, per te farei di tutto lo sai. E tu invece ti faresti tutti". Comincia così la lettera di Enzo alla ex moglie Lucia. Enzo si è comprato una pagina sul Corriere della Sera per far sapere a tutti che lei l'ha tradito e che ora ha aperto una pagina Facebook per "sputtanarla". "Dopo sette anni di matrimonio", si legge nell'annuncio, "voglio raccontare a tutta Italia il tuo spregevole tradimento". 

Le corna - Tutto è cominciato quando "ti ho vista con lui che ti baciavi davanti a quella diavolo di pasticceria, la nostra preferita (...) mia moglie e un altro uomo avvinghiati dentro una macchina, come amanti in incognito". Da lì Enzo ha cominciato a indagare e ha scoperto che "c'era dell'altro ancora, e soprattutto degli altri". Le cene con le amiche erano "un teatrino di amanti". Poi quella vacanza a Roma, perché "eri stressata per il lavoro", "come ho fatto a non capire?". E ancora: "Non sapevo che ti piacessero i ricchi, e infatti mi sa che ti piacciono tutti, dalle foto che c'erano nel tuo computer". Ed è nel pc che Enzo scopre del "personal trainer", di " real_macho con cui chattavi", e della "becera storia che ti stai facendo ora, con tu sai chi. Vedo che ti sei trovata con i miei colleghi, se vuoi te ne presento altri".

La vendetta - Conclusione: "Ti lascio", ma non finisce qui. "Non mi vergogno a raccontare a tutta Italia la vita segreta della mia mogliettina perfetta. Anzi, ho persino aperto una pagina facebook.com/tuoexmarito. Ci vediamo in Tribunale". L'annuncio si conclude così. Resta solo un dubbio: ma questa è una vera storia di corna o una esilarante operazione di marketing?

Piano: stop alle addizionali Irpef ecco cosa vuole fare il governo

Addizionali regionali Irpef, l'ipotesi del governo: stop in cambio dei soldi dell'Iva ai governatori





Il governo vorrebbe stoppare le addizionali regionali Irpef, per razionalizzare un sistema composto da 21 regimi e aliquote differenti. E' l'ipotesi allo studio di Palazzo Chigi e Ministero del Tesoro, svelata come sottolinea il Messaggero da un documento pubblicato dal deputato Pd Marco Causi, capogruppo in Commissione bilancio alla Camera. L'idea, tutta da valutare, è quella di ricompensare i governatori privati dell'entrata dell'addizionale (11 miliardi di euro) con una fetta degli incassi derivati dall'Iva. Già, ma con quale formula? Due sono le strade: una quota statica, che però vedrebbe penalizzate le regioni in caso di surplus di entrate dall'Imposta sul valore aggiunto (surplus che andrebbe allo Stato e non alle regioni), oppure una quota dinamica tutta da stabilire nelle proporzioni. 

Quella proposta ai sindaci - Il guaio è che le Regioni non hanno per ora alcuna intenzione di rinunciare all'imposta sui redditi delle persone fisiche, perché ogni anno questa voce registra entrate in aumento. E' la stessa dinamica con cui si è scontrato lo scorso dicembre il governo, quando ha fatto la stessa proposta ai Comuni. Anche in quel caso, il no dei sindaci è stato secco. Il progetto del governo era scambiare l'addizionale Irpef comunale con il pacchetto di entrate dalle tasse sulla casa nell'ambito della ridefinizione della local tax. Il Tesoro si sarebbe preso i soldi delle addizionali (introducendo una aliquota unica nazionale dello 0,67%) lasciando in cambio gli introiti dall'erede di Imu e Tasi. Il problema, però, è che come detto se l'Irpef tende a crescere di anno in anno, gli immobili garantiscono di fatto un'entrata più o meno fissa. E i sindaci (così come i governatori), già alle prese con i tagli, per ora non ci stanno.