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giovedì 26 febbraio 2015

Più gravi le condanne per corruzione Ecco di quanto vengono aumentate

Aumentata a 10 anni la condanna per il reato di corruzione





Passa in commissione Giustizia del Senato l’emendamento del Governo che alza la pena della corruzione fino a 6 anni nel minimo e 10 nel massimo, ma l’inasprimento rafforza, spinta da più parti - a cominciare da Forza Italia - l’ipotesi che in questo modo si debba rivedere il sistema complessivo delle pene del ddl anticorruzione all’esame del Senato. Al punto che si potrebbe rendere necessario un  correttivo per coordinare, modulandolo, il sistema sanzionatorio contenuto nel provvedimento. Intanto il Governo non ha ancora presentato l’annunciato emendamento sul falso in bilancio e Forza Italia, in commissione, ha reagito chiedendo di approfondire tutti gli articoli, emendamento per emendamento, al testo. Il Governo aveva confermato, nei giorni scorsi, con il viceministro Costa, la volontà di presentare la propria proposta per l’Aula, ma in commissione è scoppiata la protesta. Ieri era stato il presidente della stessa, Francesco Nitto Palma ad annunciare in ufficio di presidenza, secondo quanto è stato riferito, invece, che ci sarebbe al ministero della Giustizia un testo pronto che sarebbe stato portato davanti ai commissari fra ieri e oggi. Ma al momento non è stato depositato. Intanto è saltata la seduta notturna che sembrava prevista al termine dei lavori d’Aula iniziati questo pomeriggio e la commissione si è aggiornata a martedì.

Sindaci dem all'ultimo delirio: arriva la tassa sui menu e gli zerbini

La tassa delirio del Comune di Bologna su zerbini, menù dei ristoranti e cartelli degli orari





La fantasia al potere partorisce grandi colpi di genio quando i sindaci dem la applicano per tassare esseri viventi e oggetti inanimati in nome del bilancio. A Bologna è nata la Delirium tax, come l'ha chiamata in prima pagina il quotidiano Italia Oggi. Il sindaco Pd Virginio Merola ha deciso che qualsiasi forma di pubblicità deve essere tassato. Nel ventaglio di bersagli capita davvero di tutto e soprattutto sfuggire alla morsa degli esattori comunali è praticamente impossibile. Il delirio è destinato a non fermarsi a Bologna, dove certo non si sono inventati niente, ma l'inedito sta nell'applicazione della gabella che sta piacendo a diversi sindaci pronti a portare la genialata anche nei proprio comuni.

Lo zerbino - La Delirium tax bolognese si applica, ad esempio, sui menu dei ristoranti esposti all'esterno dei locali. Una bella fregatura considerando che i ristoratori sono obbligati ad esporre piatti e relativi prezzi fuori dal proprio locale, se non vogliono rischiare il multone. I gabellieri del comune di Bologna, racconta Italia Oggi, sono arrivati a far rientrare nella tassa delirante anche il cartello "Qui si fa lista nozze" in un negozio di oggettistica, la proprietaria ha dovuto sborsare 500 euro. Colpito anche un cartello con le offerte del mese di un ottico e udite udite anche quello con gli orari di apertura: "Era esposto in vetrina" si sono giustificati gli zelanti funzionari. Si arriva anche al tragicomico delirio per le 52 euro pagate da un tabaccaio che ha esposto la scritta "Self service 24 ore su 24". Tassato anche lo zerbino di un gioielliere con le sue iniziali, l'adesivo con le carte di credito accettate in un ristorante e un barista si è visto arrivare una cartella da 3000 euro per aver esposto un adesivo con i nomi delle ditte dei suoi gelati.

Meglio fuggire - I commercianti bolognesi ora hanno un diavolo per capello. Il sindaco ha preferito mandare il suo vice per incontrare i rivoltosi che hanno strappato solo uno sforzato: "Siamo pronti a migliorarla". Commercianti e artigiani di Bologna saranno contenti di lavorare nella seconda città con la pressione fiscale più alta d'Italia. La Cna ha stimato che una piccola impresa commerciale bolognese arriva a pagare fino al 74,2% del proprio reddito per soddisfare la voracità del fisco. In piena crisi economica, dal 2011 al 2014 la pressione fiscale sui piccoli esercizi bolognesiu è cresciuta del 9,6%. C'è anche chi ha rinunciato a organizzare la Sensation white night, una specie di flash mob in cui ci si ritrova a centinaia per cenare all'aperto vestiti di bianco: le tasse da pagare sono aumentate rispetto lo scorso anno e stavolta sarebbero state insostenibili.

Il vaffa di Renzi ai giudici: ecco cos'ha twittato Matteo su Enzo Tortora

Responsabilità civile dei giudici: Matteo Renzi ritwitta la figlia di Enzo Tortora





La foto di Enzo Tortora che fa il segno della vittoria. Una vittoria che "questa sera è anche un pò vostra. È anche vostra". Con queste parole Gaia Tortora, figlia dello storico presentatore Rai ed euro deputato Enzo Tortora, ha salutato l’approvazione della norma sulla responsabilità civile dei magistrati alla Camera. E a poche ore di distanza anche il presidente del consiglio Matteo Renzi si associa nel pensiero all’uomo la cui vita è stata spezzata da una accusa ingiusta e infamante che lo ha portato a vivere anche l’esperienza del carcere. Ed è singolare la coincidenza di date: la legge sulla responsabilità civile dei magistrati è arrivata a pochi giorni dal 20 febbraio, data in cui Tortora, ormai riabilitato, tornò in tv nel 1987 con la celebre frase: "Dove eravamo rimasti?".

Terremoto in tv: Del Debbio sfida la anchorwoman della sinistra

Del Debbio in tv con "Dalla vostra parte", una nuova striscia quotidiana





Nessuno guarda più i talk show ma quei pochi che ancora si accomodano sul divano per sentire parlare i politici il lunedì sera mettono su Rete 4 e si vedono Quinta Colonna. Ed è stato tale il successo della trasmissione di Paolo Del Debbio - altroché Floris, Giannini e Santoro - che dal 3 marzo, anticipa il sito davidemaggio.it, che il giornalista condurrà anche un nuovo programma d'informazione. Si tratterà di una striscia quotidiana, in onda sempre su Rete 4 e si chiamerà Dalla Vostra Parte.

Il talk show andrà in onda a partire dalle 20,30 in diretta concorrenza con Otto e Mezzo su La7 condotto da Lilli Gruber. Dalla Vostra Parte si concentrerà sui principali fatti della giornata, dalla politica all'economia alla cronaca. In diretta dallo studio del tg di Mario Giordano, l'analisi di Del Debbio sarà arricchita dalla presenza di ospiti e da collegamenti sul territorio.

mercoledì 25 febbraio 2015

Mediaset alla conquista della Rai: il piano d'attacco di Berlusconi

Silvio Berlusconi vuole le antenne della Rai





Mediaset ha deciso di muovere le torri che trasmettono il segnale televisivo della Rai e  lancia un'offerta pubblica d'acquisto (Opa) per conquistare il 100% di Rai Way, attraverso la controllata Ei Towers, la società che possiede le antenne delle televisioni di Cologno Monzese. L'azienda, di proprietà della famiglia Berlusconi, è pronta a pagare oltre 1,2 miliardi di euro. A sostegno dell'offerta di scambio Ei Towers ha convocato un'assemblea il 27 marzo per un aumento di capitale. L'opa partirà dopo quella data ed avrà una durata stimata  tra i 15 e i 40 giorni e dovrebbe concludersi entro l'estate. Ecco i motivi della manovra, Ei Towers spiega: "La creazione di un operatore unico delle torri broadcasting è utile per porre rimedio all'attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale." La società del gruppo Mediaset inoltre assicura che continuerà a garantire l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori televisivi e aprirà sempre più la propria infrastruttura in prospettiva degli operatori Tlc." Ottimi quindi gli obiettivi di integrazione tra Ei Towers e Rai Way: l'offerta mira a revocare le azioni di quest'ultima dal listino di Piazza Affari (dove Rai Way è stata quotata da poco), o l'acquisto di una partecipazione che rappresenti minimo 66,67% del capitale sociale.

L'incubo di Grillo, un Matteo esulta Un partito ha messo la freccia

Sondaggio Piepoli, Pd vola con Jobs act, crolla FI, ma cresce il leader Matteo Salvini con la Lega





Da un lato la riforma del lavoro che fa guadagnare punti al Partito democratico, dall'altro le spaccature all'interno di Forza Italia e l'intensificarsi dell'attività delle Procure attorno a Silvio Berlusconi che affossano Forza Italia. Le vicende dell'ultima settimana non potevano dare uno scenario diverso da quello emerso con il sondaggio dell'Istituto Piepoli pubblicato da affaritaliani.it. Secondo la rilevazione del 23 febbraio, il partito di Matteo Renzi arriva a quota 39%, guadagnando un punto negli ultimi sette giorni. Nel centrosinistra compare solo Sel che cade sul 4% perdendo mezzo punto. Nel centrodestra è Forza Italia a registrare un altro minimo con l'11% (-0,5%). Ma la vera sorpresa sta nel pareggio che la Lega nord registra con il Movimento 5 stelle, il partito di Matteo Salvini secondo Piepoli ha raggiunto il 16% mentre il movimento grillino è in calo al 16,5%, a fronte del 17% della scorsa settimana. Senza scossoni gli ultimi sette giorni per Ncd al 4,5% e Fratelli d'Italia al 3,5%.

Leader - Per l'istituto Piepoli il personaggio politico più apprezzato è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il 77%, Matteo Renzi non guadagna punti e rimane fermo al 51%. Lo segue, avvicinandosi, Matteo Salvini che dal 24 è passato al 27%. Dietro di lui Silvio Berlusconi al 16% e Beppe Grillo al 12%.

"Razzista, poveraccio, ma vai a...", Maurizio Gasparri sbotta in diretta e attacca: "Porto Renzi in tribunale"

"Razzista, poveraccio, ma vai a...", Maurizio Gasparri sbotta in diretta e attacca: "Porto Renzi in tribunale"





E' scatenato Maurizio Gasparri. Passano i giorni ma la polemica con Matteo Renzi, anziché spegnersi, si alimenta sempre più. Così ieri, ospite a La Zanzara su Radio 24, il vicepresidente del Senato di Forza Italia torna alla carica: "Il padre di Renzi? Non gli chiedo scusa, quando uno come il premier ti offende così va scandagliato nella storia personale, perché non può pensare di passarla liscia. E lo voglio portare in tribunale perché c'è una diffamazione nei miei confronti". Gasparri si riferisce alla stessa battuta fatta dal premier prima, durante un convegno sulla Buona Scuola e poi da Lucia Annuziata domenica 22 su Rai 3: "Non si può pensare che questo sia regolato da una legge intitolata a Gasparri".

"Questo giovanotto -  sbotta Gasparri - ha usato un tono offensivo e razzista. E' razzismo, ha parlato di me come un essere inferiore, l'aveva già detto prima di andare dalla Annunziata davanti a quelli del Pd. E' un poveraccio, uno privo di contenuto, destinato all'Isola dei Famosi o alla conduzione di quiz televisivi. Ma è pure qualcuno che ha fatto fare insider trading con il provvedimento sulle banche popolari". Renzi, attacca ancora l'ex ministro, "non ha mai letto un libro in vita sua, ogni tanto finge di comprare libri alla Feltrinelli per farsi riprendere da un tg, ma li compra come si comprano le saponette o la schiuma da barba, li prende così, a caso. Odio questo senso di superiorità culturale". Ma Tiziano Renzi ha sempre smentito di far parte della massoneria, dicono i conduttori: "Perché si vergogna? Non è un reato. E poi molti massoni devono smentire per obbligo la loro appartenenza, c'è questa regola". Ma Gasparri ne ha pure per Lucia Annunziata, che pure lo ha difeso in diretta tv: "Per par condicio dovrebbe ospitarmi per rispondere, ma Lucia è una militante politica e non lo farà".