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lunedì 19 gennaio 2015

Greta e Vanessa, denuncia sui soldi: ora i consumatori chiedono la verità

Il Codacons e l'esposto sulla liberazione di Greta e Vanessa





I consumatori chiedono chiarezza sulla vicenda delle due cooperanti Greta e Vanessa. Il Codacons ha presentato l’annunciato esposto alla Corte dei Conti, l'associazione manifesta grande e legittima soddisfazione per l’avvenuta liberazione delle due ragazze  italiane - si legge nel testo - ma "ritiene al contempo necessario e doveroso che venga accertato se una qualunque fonte di finanziamento pubblico sia stato investito per riportare le due ragazze a casa e in caso affermativo di che importo trattasi". L’associazione critica poi duramente Laura Boldrini per le affermazioni rilasciate sulla liberazione delle due cooperanti. "Si tratta di mero populismo, una demagogia senza fine che riteniamo inaccettabile per un Presidente della Camera" afferma il Codacons.

Accertamento dei fatti - "Non si può non evidenziare - sottolinea il Codacons - come, di fondo, le stesse Greta e Vanessa, nonché l’associazione onlus Rose di Damasco per cui lavoravano le due operatrici lombarde, abbiano potenzialmente esposto loro stesse e l’intero Stato italiano a una situazione di rischio e difficoltà coscientemente con la loro volontaria presenza in un Paese in gravi condizioni in cui imperversa la guerra civile e con una pesante presenza di terrorismo". Il Codacons chiede quindi "di accertare i fatti nel loro reale verificarsi e l’effettiva utilizzazione per fini indispensabili che il legislatore ha posto alla base dell’intero sistema, anche al fine di fare definitiva chiarezza e trasparenza su quanto avvenuto in relazione alla liberazione di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, accertando, anche attraverso l’ausilio della Guardia di Finanza, se la liberazione delle due cooperanti abbia determinato un danno erariale per le casse dello Stato, sotto forma di riscatti, attraverso  stanziamenti pubblici, o atti di qualsiasi altra natura».

Caos Pd, Renzi minaccia la minoranza: "Attenti, non siete partito nel partito"

Caos Pd, Renzi alla minoranza: "Non siete partito nel partito"





ll premier Matteo Renzi ed il ministro Maria Elena Boschi sono arrivati alla riunione dei senatori convocata per discutere sulla legge elettorale. "La seconda lettura della legge elettorale in Senato dovrebbe essere quella definitiva", ha detto il premier. "Alle primarie per la segreteria del Pd avevamo detto che chi vinceva avrebbe avuto la responsabilità di presentare la legge elettorale al Paese. Dopo la vittoria abbiamo presentato la legge elettorale più vicina al sindaco d'Italia". Renzi ha sottolineato che il modello di legge elettorale che si sta votando è in linea con quanto "promesso alle primarie". "Non ci sono spazi per soluzioni alternative rispetto alla legge che vi ho proposto, ma possiamo prenderci ancora qualche ora alla ricerca di soluzioni tecniche" su temi su cui c'è divisione come quello delle liste bloccate. Così Matteo Renzi nell'assemblea con i senatori Pd. "Vi do disponibilità a discutere fino all'ultimo , rimandiamo l'inizio del voto a domani pomeriggio. Ma domani alle 12 si chiude". "Sia chiaro: io cerco accordi con tutti fino all'ultimo ma non sono sotto ricatto di nessuno". Così, a quanto si apprende, Matteo Renzi si sarebbe rivolto ai senatori Pd nell'assemblea in vista dell'approdo in Aula della legge elettorale. "Caro Gotor, le tue parole di oggi contro di me sono ingiuste e ingenerose. Non si può usare un gruppo minoritario come un partito nel partito", ha affermato Renzi rivolgendosi al senatore bersaniano che guida la protesta contro l'Italicum.

Il rapimento di Greta e Vanessa retroscena segreto sulla prigionia

Rapimento Greta e Vanessa: gli antibiotici per quelle infezioni durante la prigionia





Continua il giallo sul rapimento e il probabile riscatto pagato dal nostro governo per liberarle. Ma sulla loro prigionia emergono nuovi particolari raccontati dall'Huffingtonpost.  Secondo alcune fonti dell'intelligence, le ragazze sarebbero state vendute dal loro contatto in Siria, il quale sarebbe stato eliminato poco dopo dai servizi segreti di Assad perché accusato di far parte della resistenza. La prima ricostruzione fatta da Greta e Vanessa ai magistrati però non chiarisce alcuni aspetti del rapimento e della prigionia. A quanto pare l'atteggiamento dei rapitori, sempre secondo le informazioni raccolte dall'HuffPost, l’atteggiamento dei rapitori verso le ragazze sarebbe stato a tratti violento. Ed è proprio in conseguenza di queste violenze che una delle ragazze è stata male al punto da costringere gli intermediari che trattavano con la nostra intelligence a richiedere una robusta dose di antibiotici per curarle una pericolosa infezione. Medicinali che fortunatamente sono arrivati in tempo a destinazione.

Gli spostamenti - Al momento del sequestro, Greta e Vanessa sono state circondate da un gruppo di venti uomini che si sono anche duramente confrontati tra loro per decidere chi avrebbe dovuto prenderle in consegna (nulla a che vedere con Al Nusra). E sempre e solo uomini sono stati i carcerieri che le hanno avute in mano per tutti e cinque e mezzo i mesi. Almeno tre le prigioni, che la banda ha cambiato per motivi di sicurezza in un territorio dove custodire due ostaggi occidentali per un tempo così lungo non è cosa che passi inosservata. Insomma sul sequestro di Greta e Vanessa il giallo prosegue. E i punti da chiarire sono ancora tanti...

Multe a raffica, i vigili urbani hanno una nuova arma: ecco come funziona e dove colpisce gli automobilisti

Multe a raffica, arriva il telelaser: l'ultima arma dei vigili urbani




Dopo la riduzione dei tempi del "giallo" ai semafori, arrivano nuovi strumenti per beccare gli automobilisti più furbi e sanzionarli a suon di multe. La tecnologia gioca contro l'automobilista che da quando viene "fotografato" dagli autovelox ha imparato a collezionare le sanzioni. Ma come se non bastasse l'autovelox ecco che debutta il "Telelaser ultralight con digicam"  e consente di monitorare la velocità di ogni mezzo. Il nuovo strumento è entrato in azione sulla Pontina e in appena 5 ore gli agenti hanno scattato 220 fotografie di veicoli che procedevano a velocità superiore ai 90 Km/h, con punte di 190 kh/h. 

Gli altri macchinari - Ma la lista dei macchinari elettronici che sanzionano gli automobilisti non finisce qui. In molte città i vigili hanno in dotazione il 'Targa System' : strumento che in pochi secondi è in grado di individuare le automobili senza assicurazione, con la revisione scaduta o rubate. Il Targa System cattura le immagini dei veicoli che viaggiano anche oltre i 90 chilometri orari, e può funzionare anche di notte, con la pioggia e in condizioni di visibilità scarsa. Oltre ai controlli su assicurazioni, revisioni e furti, il sistema segnala anche i veicoli inseriti nelle black-list o sottoposti a fermo amministrativo. A Roma, come racconta motorlife, la Polizia Municipale ha a disposizione anche lo 'Street Control', un super-vigile elettronico capace di fare fino a 6 multe al minuto. Si tratta del dispositivo dotato di telecamera che permette ai vigili urbani di immortalare mezzi privati parcheggiati in modo irregolare o veicoli rubati. "In un minuto di tempo un vigile a piedi con il taccuino scrive un verbale, nello stesso tempo il sistema street control prepara sei multe" ha spiegato la vice comandante dei vigili urbani. 

Il Fatto attacca Fazio per Charlie Hebdo: "La tua trasmissione succursale di..."

Il Fatto Quotidiano attacca Fabio Fazio per Charlie Hebdo





Fabio Fazio nel mirino del Fatto Quotidiano. Il conduttore di Che tempo che fa è stato bacchettato dal quotidiano di Travaglio e Padellaro per aver mostrato in studio durante la diretta una copia di Charlie Hebdo senza però ricordare che la copia del settimanale satirico era stata distribuita in Italia proprio dal Fatto. E così parte un attacco durissimo per Fazio: "Perché non ha citato il Fatto? Forse gli stiamo antipatici - si legge sul quotidiano si Travaglio e Padellaro - . Forse non voleva scontentare Repubblica e Corriere di cui la sua trasmissione è una succursale televisiva". E ancora: "No sa fare il suo lavoro perché ha omesso una notizia, è una persona scorretta". Insomma tra il Fatto e Fazio è guerra aperta. Il conduttore risponderà agli attacchi di Travaglio&Co?

RENZI IN CADUTA LIBERA Il sondaggione: la Lega fa boom

Renzi in caduta libera, perde sei punti, la Lega a un passo da Forza Italia





Graduatoria dei partiti invariata ma cambia, e parecchio, il consenso delle forze politiche in campo. Secondo sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere della Sera, il Pd, pur mantenendo il primato, fa segnare una flessione rispetto alle Europee di ben sei punti, mentre la Lega è in forte crescita, al 12,8%, e risulta più che raddoppiata rispetto alla consultazione elettorale del maggio scorso.

Gli altri partiti si mantengono su livelli sostanzialmente stabili: il Movimento 5 Stelle si conferma la seconda forza politica (20,6%) nonostante i deludenti risultati alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Col 14,8% Forza Italia si conferma al terzo posto, in flessione rispetto alle europee e incalzata dalla Lega, ormai a un passo dal partito berlusconiano. A seguire Ncd e Udc che sommati superano il 5%, Sel, sostanzialmente stabile al 3,8%, e Fratelli d’Italia che si mantiene sopra il 3%.

Anche il dato dell’astensione si mantiene stabile e riguarda un elettore su tre. Stando ai numeri del sondaggio, il centrodestra, se fosse unito, varrebbe il 36,3% contro il 38,6 del centrosinistra. E il governo? La flessione di consenso registrata tra settembre e dicembre sembra essersi stabilizzata.

Da Fazio in scena il Salvini Show I leghisti esultano: "Asfaltato!"

Matteo Salvini da Fabio Fazio a "Che tempo che fa": "Greta e Vanessa? Io non avrei pagato il riscatto. Via le prostitute dalle strade"





"Sono soddisfatto. Penso si essere riuscito a parlare chiaro". A botta calda, appena finita la sua intervista a Che tempo che fa su Raitre, Matteo Salvini esulta su Facebook e raccoglie l'ovazione della sua torcida leghista. "Vai capitano, l'hai asfaltato!", scrivono in tanti. L'asfaltato sarebbe Fabio Fazio, il padrone di casa che non gode di molte simpatie presso il popolo (e i telespettatori) di centrodestra. Nella tana del nemico il segretario del Carroccio entra col sorriso. Sempre su Facebook Salvini prima di andare in onda regala anche una chicca: "Chiacchierata prima della trasmissione con Fazio. Che dire... Su alcune cose pare che siamo anche d'accordo!". Su Twitter, poi, il martellamento è stato costante e "in tempo reale".


Matteo Salvini        ✔ @matteosalvinimi

Non accetto che un musulmano non voglia farsi curare da un medico donna.
#chetempochefa #Salvini
20:44 - 18 Gen 2015

Il caso Greta e Vanessa - Poi però, a telecamere accese, inizia la bagarre. Il piatto forte naturalmente è la liberazione delle due cooperanti lombarde Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria lo scorso luglio. "Ho rispetto per chi fa volontariato, ma sarebbe meglio non farlo nelle zone di guerra o pericolose - spiega Salvini incalzato da Fazio -. La prossima volta, sarebbe meglio se facessero volontariato un po' più vicino". Sul presunto riscatto pagato ai jihadisti sequestratori, il leghista è categorico: "Io non pago il riscatto a nessuno. Se dovesse capitare a me, non pago perché metto a rischio altre centinaia di lavoratori. Fossi stato in Renzi, non avrei pagato, avrei provato a portarle a casa in altra maniera". Il botta e risposta si sposta rapidamente sul tema Islam: "Nel nome dell'Islam troppi ritengono il resto del mondo inferiore, da sottomettere - spiega Salvini -. Quando arrivi a casa mia e mi dici che non ti fai curare da un medico donna, io ti rispondo allora torna da dove sei venuto". "L'Islam interpretato in maniera fanatica è un problema, non è una religione come le altre", puntualizza ancora il segretario ed eurodeputato leghista che propone poi di "controllare chi finanzia moschee e luoghi di culto islamici, ad esempio se è l'Arabia Saudita".


Matteo Salvini        ✔ @matteosalvinimi

Se avessero fatto volontariato un po' più vicino, sarebbe stato meglio
#chetempochefa #gretaevanessa 
20:40 - 18 Gen 2015

"Via le prostitute dalle strade" - Fazio chiede conto anche delle posizioni etico-sociali della Lega su prostituzione e nozze gay. "Non do giudizi morali, ma la prostituzione c'è e va regolamentata, togliendola dalle strade", prosegue Salvini, che sulla questione dei diritti agli omosessuali è netto: "Non scimmiottiamo matrimoni, un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà". Fazio prova a incastrarlo virando sui suoi apprezzamenti per Putin, non un esempio di liberalità: "Putin sui diritti umani ha i suoi limiti, ci mancherebbe altro. Io sono perché lo stato non entri nella camera da letto. Ognuno deve vivere la propria sessualità con chi vuole e come vuole, ma ritengo che la società abbia bisogno di un nucleo fondante e che un bambino adottato va dove c'è una mamma e un papà". Di sicuro, però, "tra Renzi e Putin scelgo Putin con tutti i suoi limiti".

"Io più di sinistra di Renzi" - Al pubblico di Fazio strappa più di qualche applauso, stupendo i prevenuti. "Fossimo per conto nostro, senza la gabbia di matti europea, staremmo meglio", dice, o ancora "Non trovo posti al mondo dove si viva meglio che in Italia, ma ci stan togliendo voglia di vivere, tanti emigrano" e "L'Italia può stare insieme se valorizza le sue bellezze e le sue diversità, da Nord a Sud", Salvini di sinistra? "Io sicuramente sono più a sinistra di Renzi. Ci vuole poco, lo so, ma io conosco tanti operai, tante fabbriche. Lui conosce, probabilmente, più banchieri". Fazio incassa, i leghisti davanti al televisore festeggiano come se fossero allo stadio.