Il Codacons e l'esposto sulla liberazione di Greta e Vanessa
I consumatori chiedono chiarezza sulla vicenda delle due cooperanti Greta e Vanessa. Il Codacons ha presentato l’annunciato esposto alla Corte dei Conti, l'associazione manifesta grande e legittima soddisfazione per l’avvenuta liberazione delle due ragazze italiane - si legge nel testo - ma "ritiene al contempo necessario e doveroso che venga accertato se una qualunque fonte di finanziamento pubblico sia stato investito per riportare le due ragazze a casa e in caso affermativo di che importo trattasi". L’associazione critica poi duramente Laura Boldrini per le affermazioni rilasciate sulla liberazione delle due cooperanti. "Si tratta di mero populismo, una demagogia senza fine che riteniamo inaccettabile per un Presidente della Camera" afferma il Codacons.
Accertamento dei fatti - "Non si può non evidenziare - sottolinea il Codacons - come, di fondo, le stesse Greta e Vanessa, nonché l’associazione onlus Rose di Damasco per cui lavoravano le due operatrici lombarde, abbiano potenzialmente esposto loro stesse e l’intero Stato italiano a una situazione di rischio e difficoltà coscientemente con la loro volontaria presenza in un Paese in gravi condizioni in cui imperversa la guerra civile e con una pesante presenza di terrorismo". Il Codacons chiede quindi "di accertare i fatti nel loro reale verificarsi e l’effettiva utilizzazione per fini indispensabili che il legislatore ha posto alla base dell’intero sistema, anche al fine di fare definitiva chiarezza e trasparenza su quanto avvenuto in relazione alla liberazione di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, accertando, anche attraverso l’ausilio della Guardia di Finanza, se la liberazione delle due cooperanti abbia determinato un danno erariale per le casse dello Stato, sotto forma di riscatti, attraverso stanziamenti pubblici, o atti di qualsiasi altra natura».