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martedì 20 gennaio 2015

Fabrizio Corona scrive a Barbara D'Urso: "Scusami". E Nina Moric sbrocca: pioggia di veleno

Fabrizio Corona scrive a Barbara D'Urso: "Scusami". E Nina Moric s'arrabbia: "E a tuo figlio?"





Da quando suo figlio Fabrizio Corona si trova in carcere, è la madre Gabriella a farne le veci in tutte le trasmissioni. Più volte ospite da Barbara D'Urso, questa volta riporta le parole dell'ex agente fotografico, che tramite un paio di lettere indirizzate alla stessa conduttrice campana, rende noto il suo cambiamento e le chiede scusa; mettendo così fine al lungo litigio tra i due iniziato durante una diretta tv nel 2009 in cui, accusava la presentatrice di essere interessata solo allo share..

La lettera - "Barbara, la conquista della propria identità è una delle cose più difficili dell'esistenza di un essere umano. Solo se si è passati attraverso il dolore, la sofferenza, solo se si ha costruito e distrutto, lavorato, faticato, solo se si è stati esaltati e delusi, se si ha vinto e se si ha perso, solo se si è passati attraverso tutto questo, si riesce a diventare veramente se stessi. Oggi io sono finalmente me stesso. Quel Fabrizio dai più, non conosciuto, spesso da me stesso contrastato e spesso non accettato, non coltivato e soprattutto non amato a dovere...". Questi alcuni estratti della lunga lettera di 2 pagine, scritta da Corona dal carcere di massima sicurezza di Opera; in provincia di Milano. 

La portavoce - Abbandonato da tutti, Fabrizio può contare solo sull'appoggio di pochi familiari, in primis la madre Gabriella che ha ingaggiato una vera campagna di sensibilizzazione, al fine di richiedere una riduzione di pena, i domiciliari ma soprattutto la grazia. Davanti alle telecamere di Canale 5, cerca di convincere gli italiani, i giudici e la D'urso che suo figlio è cambiato, che non merita questa dura condizione che sta vivendo: "La sua bellezza è stata un deterrente. La sua personalità è cominciata a mutare. Ha smarrito la strada quando si è accorto di essere bello. Ora però è un'altra persona. Ha seri disturbi psichici. Soffre di depressione. Abbiamo chiesto i domiciliari. Spero che i giudici siano benevoli. L'ultima proposta è stata rigettata. Non può finire così, non è un criminale". Conclude parlando dei sentimenti che il re (caduto) dei paparazzi nutre per suo figlio Carlos: "Fabrizio è molto arrabbiato, si sfoga e mi parla molto di suo figlio. Ha il dolore di non poter stare con Carlos. L'ha visto e si è ritrovato quasi un ragazzo davanti. E' dura per un padre non vedere il figlio giorno per giorno".

La replica della Moric - Nel vedere la puntata in molti forse si sono fatti intenerire, ma Nina Moric la sua ex compagna e madre di suo figlio, non ci casca e parte subito con la replica via social: "Quanta falsità, sono senza parole...10 pagine scritte per la D'Urso e lettere quotidiane alle persone inutili e nemmeno una lettera per suo figlio in questi due anni... Mantiene 30 famiglie questo santo uomo altruista, ma come mai si è dimenticato di dare 1 euro per suo figlio dal 2007... Pace all'anima sua..". Le parole della showgirl croata, pungenti e cariche di rancore, sono comparse da accompagnamento ad una foto col figlio su instagram. La D’Urso durante la trasmissione aveva infatti precisato che alla prima lettera di due pagine, se ne era poi aggiunta un’altra, molto lunga di 9 pagine in cui descriveva la sua vita da carcerato. 

Papa un altro pugno agli ultra-cattolici "Non dovete fare figli come conigli"

Papa Francesco: "Essere cristiani non significa fare figli come conigli"





Dal pugno a chi offende la mamma al "fare figli come conigli". Papa Francesco regala un'altra immagine che resterà a lungo nella mente dei cattolici, e anche dei laici. Di ritorno dalle Filippine, da dove aveva lanciato un discusso monito a rispondere alle provocazioni, il Santo Padre sull'aereo che lo portava da Milano a Roma ha fatto il punto sulla "paternità responsabile", spiegando ai presenti che "un cristiano non deve fare figli in serie", Come riporta Radio Vaticana sul suo sito, Papa Francesco ha citato l'esempio di Paolo VI: "Lui guardava al neo-Malthusianesimo universale che era in corso. Quel neo-Malthusianesimo che cercava un controllo dell'umanità da parte delle potenze". "Questo non significa che il cristiano deve fare figlie in serie - ha proseguito Francesco -. Io ho rimproverato alcuni mesi fa una donna in una parrocchia perché era incinta dell'ottavo, dopo sette cesarei: Ma lei vuole lasciare orfani sette?. Questo è tentare Dio. Si parla di paternità responsabile". 

I numeri del sondaggio di Mentana Renzi va giù, occhio al sorpassone

Sondaggio Emg per il TgLa7 di Mentana: calano Pd e Matteo Renzi, salgono Berlusconi, Grillo e centrodestra





Il Pd cala, Forza Italia e M5S crescono. E il centrodestra "vede" l'aggancio al centrosinistra. Il sondaggio di Emg Acqua per il TgLa7 di Enrico Mentana conferma il trend negativo per Matteo Renzi nelle ultime settimane. I guai del governo e i pasticci in politica interna (dal salva-Cav alla legge elettorale) ed estera (il caso del presunto riscatto pagato ai jihadisti siriani per la liberazione di Vanessa e Greta, accolto in maniera decisamente negativa da molti italiani) hanno infatti pesato non poco sull'umore degli intervistati. 

Centrodestra, missione aggancio - Il Pd di Renzi è al 35,6%, in calo dello 0,4, mentre alle sue spalle sale il Movimento 5 Stelle al 20,8% (+0,3) e Forza Italia al 14,5% (+0,2). Cala leggermente la Lega Nord (al 14,1%, -0,2), sostanzialmente stabili Ncd-Udc (al 3,6%, +0,1) e Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale (al 3,5%). Il centrodestra, però, guadagna qualcosa sul centrosinistra, sempre considerando un'eventuale intesa tra Berlusconi, Salvini e Alfano: 35,7% (+0,1) contro il 32% di Renzi e Sel di Vendola (che sale al 3,4%, +0,3). 

Renzi in calo di fiducia - Tra i leader, Renzi perde leggermente (-1) e scende al 32%, mentre restano invariate le posizioni dei suoi sfidanti: il leghista Matteo Salvini è secondo con il 22% di fiducia raccolta tra gli intervistati davanti a Silvio Berlusconi (17%), Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia (15%), Bepppe Grillo (14%), Angelino Alfano (12%) e Nichi Vendola (8%). 

La rumena, la trattoria, la figlia 'Imprenditrce' tutti i segreti del papà di Vanessa

La rumena, la trattoria, la figlia 'imprenditrice' tutti i segreti del papà di Vanessa





Salvatore Marzullo, il papà di Vanessa, una delle due cooperanti rapite e rilasciate in Siria dopo che il governo italiano ha pagato un riscatto milionario, nelle ore successive alla liberazione della figlia, ha suscitato un pò di polemica straparlando e sostenendo che la figlia non avrebbe dovuto chiedere scusa a nessuno. Salvatore l’ha spiegato alla stampa durante la festa fatta per Vanessa in quello che era stato raccontato come il “suo ristorante”: la Trattoria Cascina Bolsa a Verdello. Il ristorante in realtà non è suo: è proprio di Vanessa, che prima di partire per la Siria era diventata imprenditrice. Papà Salvatore è così un suo dipendente.La trattoria, in cui Vanessa ha anche servito (a fianco la foto del Capodanno 2013) è infatti controllato da una srl costituita il primo giugno 2012, la New Generation di Pognano, provincia di Bergamo. E della srl l’azionista di maggioranza, con il 51 per cento delle azioni, è proprio la volontaria Vanessa, che così ha già un nuovo mestiere pronto in grado di trattenerla dalla tentazione di tornare in Siria causando altri problemi al governo italiano. La società che controlla la trattoria ha incassato 132.196 euro nel 2013, che era il primo anno di attività, ma gli affari sembrano in crescita, e in qualche modo anche la pubblicità del caso potrà attirare la clientela non solo del paese e dei dintorni. La quota di minoranza della trattoria (il restante 49%) è invece intestata a una donna rumena di una decina di anni più grande di Vanessa. Si chiama Maria Siretchi, e nella foto è insieme proprio al papà di Vanessa. Maria è infatti oltre che socia diventata anche matrigna della cooperante italiana, visto che è la compagna del padre, che da tempo si è separato dalla mamma naturale, Patrizia Virga, che vive a Bergamo. Ogni tanto Maria e Salvatore si esibiscono in cucina dove sfornano alcune specialità del sud Italia (di cui i Marzullo sono originari). La trattoria è discretamente recensita sui social network e organizza in genere eventi a prezzi molto contenuti (per il pranzo menù fisso a 10 euro). Vista la situazione quest’anno, è stata aperta solo per il cenone di Natale, saltando quello di Capodanno. Il 31 dicembre scorso infatti era il compleanno di Vanessa, ancora prigioniera. E nessuno evidentemente nella famiglia originaria come in quella acquisita aveva voglia di festeggiare. Nemmeno per ragioni di lavoro.

lunedì 19 gennaio 2015

Greta e Vanessa, denuncia sui soldi: ora i consumatori chiedono la verità

Il Codacons e l'esposto sulla liberazione di Greta e Vanessa





I consumatori chiedono chiarezza sulla vicenda delle due cooperanti Greta e Vanessa. Il Codacons ha presentato l’annunciato esposto alla Corte dei Conti, l'associazione manifesta grande e legittima soddisfazione per l’avvenuta liberazione delle due ragazze  italiane - si legge nel testo - ma "ritiene al contempo necessario e doveroso che venga accertato se una qualunque fonte di finanziamento pubblico sia stato investito per riportare le due ragazze a casa e in caso affermativo di che importo trattasi". L’associazione critica poi duramente Laura Boldrini per le affermazioni rilasciate sulla liberazione delle due cooperanti. "Si tratta di mero populismo, una demagogia senza fine che riteniamo inaccettabile per un Presidente della Camera" afferma il Codacons.

Accertamento dei fatti - "Non si può non evidenziare - sottolinea il Codacons - come, di fondo, le stesse Greta e Vanessa, nonché l’associazione onlus Rose di Damasco per cui lavoravano le due operatrici lombarde, abbiano potenzialmente esposto loro stesse e l’intero Stato italiano a una situazione di rischio e difficoltà coscientemente con la loro volontaria presenza in un Paese in gravi condizioni in cui imperversa la guerra civile e con una pesante presenza di terrorismo". Il Codacons chiede quindi "di accertare i fatti nel loro reale verificarsi e l’effettiva utilizzazione per fini indispensabili che il legislatore ha posto alla base dell’intero sistema, anche al fine di fare definitiva chiarezza e trasparenza su quanto avvenuto in relazione alla liberazione di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, accertando, anche attraverso l’ausilio della Guardia di Finanza, se la liberazione delle due cooperanti abbia determinato un danno erariale per le casse dello Stato, sotto forma di riscatti, attraverso  stanziamenti pubblici, o atti di qualsiasi altra natura».

Caos Pd, Renzi minaccia la minoranza: "Attenti, non siete partito nel partito"

Caos Pd, Renzi alla minoranza: "Non siete partito nel partito"





ll premier Matteo Renzi ed il ministro Maria Elena Boschi sono arrivati alla riunione dei senatori convocata per discutere sulla legge elettorale. "La seconda lettura della legge elettorale in Senato dovrebbe essere quella definitiva", ha detto il premier. "Alle primarie per la segreteria del Pd avevamo detto che chi vinceva avrebbe avuto la responsabilità di presentare la legge elettorale al Paese. Dopo la vittoria abbiamo presentato la legge elettorale più vicina al sindaco d'Italia". Renzi ha sottolineato che il modello di legge elettorale che si sta votando è in linea con quanto "promesso alle primarie". "Non ci sono spazi per soluzioni alternative rispetto alla legge che vi ho proposto, ma possiamo prenderci ancora qualche ora alla ricerca di soluzioni tecniche" su temi su cui c'è divisione come quello delle liste bloccate. Così Matteo Renzi nell'assemblea con i senatori Pd. "Vi do disponibilità a discutere fino all'ultimo , rimandiamo l'inizio del voto a domani pomeriggio. Ma domani alle 12 si chiude". "Sia chiaro: io cerco accordi con tutti fino all'ultimo ma non sono sotto ricatto di nessuno". Così, a quanto si apprende, Matteo Renzi si sarebbe rivolto ai senatori Pd nell'assemblea in vista dell'approdo in Aula della legge elettorale. "Caro Gotor, le tue parole di oggi contro di me sono ingiuste e ingenerose. Non si può usare un gruppo minoritario come un partito nel partito", ha affermato Renzi rivolgendosi al senatore bersaniano che guida la protesta contro l'Italicum.

Il rapimento di Greta e Vanessa retroscena segreto sulla prigionia

Rapimento Greta e Vanessa: gli antibiotici per quelle infezioni durante la prigionia





Continua il giallo sul rapimento e il probabile riscatto pagato dal nostro governo per liberarle. Ma sulla loro prigionia emergono nuovi particolari raccontati dall'Huffingtonpost.  Secondo alcune fonti dell'intelligence, le ragazze sarebbero state vendute dal loro contatto in Siria, il quale sarebbe stato eliminato poco dopo dai servizi segreti di Assad perché accusato di far parte della resistenza. La prima ricostruzione fatta da Greta e Vanessa ai magistrati però non chiarisce alcuni aspetti del rapimento e della prigionia. A quanto pare l'atteggiamento dei rapitori, sempre secondo le informazioni raccolte dall'HuffPost, l’atteggiamento dei rapitori verso le ragazze sarebbe stato a tratti violento. Ed è proprio in conseguenza di queste violenze che una delle ragazze è stata male al punto da costringere gli intermediari che trattavano con la nostra intelligence a richiedere una robusta dose di antibiotici per curarle una pericolosa infezione. Medicinali che fortunatamente sono arrivati in tempo a destinazione.

Gli spostamenti - Al momento del sequestro, Greta e Vanessa sono state circondate da un gruppo di venti uomini che si sono anche duramente confrontati tra loro per decidere chi avrebbe dovuto prenderle in consegna (nulla a che vedere con Al Nusra). E sempre e solo uomini sono stati i carcerieri che le hanno avute in mano per tutti e cinque e mezzo i mesi. Almeno tre le prigioni, che la banda ha cambiato per motivi di sicurezza in un territorio dove custodire due ostaggi occidentali per un tempo così lungo non è cosa che passi inosservata. Insomma sul sequestro di Greta e Vanessa il giallo prosegue. E i punti da chiarire sono ancora tanti...