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giovedì 8 gennaio 2015

Renzi e il sondaggio della paura: quanti voti ha perso col salva-Cav

Il pasticcio sul salva-Silvio costerà a Renzi 400mila voti




Certo, lui fa lo spavaldo come sempre. Di fronte alle polemiche che montavano altissime per quella norma nel decreto fiscale che "perdonava" le evasioni fiscali fino al 3% e che implicitamente "rischiava" di andare incontro a Silvio Berlusconi, da cui il soprannome di "salva-Berlusconi", Matteo Renzi ha addirittura affermato che non ritirerà il provvedimento. Ma, anzi, lo porterà fino in fondo. Spavaldo come sempre. Quasi arrogante. Ma gli elettori non hanno gradito. Almeno stando ai risultati di un sondaggio condotto da Coesis Research, l'istituto di consultazioni diretto da Alessandro Amadori, secondo il quale il pasticcio sul decreto fiscale farà perdere al premier e al suo partito circa 400mila voti pari all'1% del suo consenso. Ad avvantaggiarsene sarebbero, sempre secondo Coesis, la Lega Nord di Salvini e in parte minore il Movimento 5 Stelle.

"L'opinione pubblica è elastica e non bada alle microbeghe sugli assetti istituzionali. Ma in queste beghe c'è una sottocategoria che può costare voti. Essere ambigui e dire una cosa che poi viene smentita nei fatti non piace. Si tratta di una sottocategoria della falsità e della doppiezza a cui l'opinione pubblica presta attenzione. Le gente a un leader non chiede di essere nobile o altruista ma di risolvere i problemi e di avere una sola parola e soprattutto che non ci siano differenze tra il dire e il fare" ha dichiarato Alessandro Amadori al sito affaritaliani.it.

Pugno duro della Le Pen: 'Torniamo alla pena di morte"

Charlie Hebdo, Marine Le Pen invoca la pena di morte




Dopo la strage nella sede del Charlie Hebdo, Marine Le Pen propone la pena di morte. Sul suo account Twitter la leader del Front National ha annunciato che chiederà ai francesi proprio questo: "Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. A titolo personale, credo che questa possibilità debba esistere", ha scritto spiegando: "Sono gli islamici che hanno dichiarato guerra alla Francia". La leader di FN ricorda che "Charlie Hebdo ha molto combattuto il Fronte Nazionale. Ma la democrazia è questo". Al contrario "il terrorismo che si è espresso ieri vuole impedire la parola e il dibattito: al contrario bisogna parlare senza timore". Per Le Pen è importante valutare la portata di questa minaccia "non bisogna minimizzarla", bisogna uscire "dalla negazione e dall’ipocrisia". Dire le cose come stanno "significa dire che si tratta di un attentato commesso dai fondamentalisti islamici". 

Inorridita - Ieri la leader di Front National, appena saputa la notizia della strage, si era limitata al cordoglio per le vittime. "Siamo inorriditi", ha detto alla radio Rtl." Un'ondata di compassione unisce oggi il nostro popolo davanti all'attentato dei fondamentalisti islamici. Domani parleremo di politica, oggi c'è spazio solo per la consapevolezza di questo rischio di dimensioni spaventose". Poi ha aggiunto: “Bisogna dire basta all’ipocrisia e chiamare le cose con il loro nome: è una strage perpetrata dall’integralismo islamico. E’ mia responsabilità dire che la paura deve essere superata e che questo attentato deve al contrario liberare le nostre parole di fronte al fondamentalismo islamico, non bisogna tacere, ma cominciare a osare dare un nome a quanto accaduto. Non temere di dire le parole: si tratta di un attentato terroristico commesso in nome dell’islamismo radicale”.

ATTACCO ISLAMICO IN EUROPA Un'altra sparatoria, muore un'agente

Sparatoria alle porte di Parigi: agenti a terra




E' morta l'agente della polizia municipale gravemente ferita questa mattina durante un conflitto a fuoco registrato a Sud di Parigi. La sparatoria era scoppiata poco dopo le 8, mentre due poliziotti stavano intervenendo per un incidente stradale in cui sembra coinvolta una Clio bianca, un’auto simile a quella su cui i due attentatori del Charlie Hebdo sono fuggiti mercoledì sera. Ad un certo punto, riferiscono i media francesi, un uomo con addosso uno zaino, si è avvicinato alla scena dell’incidente, ha tirato fuori un fucile d’assalto, poi ha aperto il fuoco contro i due poliziotti all’altezza di Avenue Pierre Brossolette. Al momento non emergono legami accertati con l’assalto al Charlie Hebdo, ma non si possono escludere. Ferito gravemente anche l'altro agente.

Un altro uomo ricercato - L'uomo che era stato fermato subito dopo la sparatoria, un cinquantaduenne di orgini africane, è stato rilasciato perché le forze dell'ordine hanno ritenuto che non era coinvolto nel conflitto a fuoco. Adesso la polizia sta cercando un uomo con la testa rasata, vestito di nero e con un giubbotto antiproiettile, armato di mitra che è stato visto fuggire dalla Clio bianca coinvolta nell'incidente stradale, che è stata poi ritrovata in un comune vicino a Montrouge.

Silvio chiede la liberazione anticipata Ecco quando finirà i servizi sociali

Berlusconi, chiesta la liberazione anticipata




Attraverso i suoi legali, Silvio Berlusconi ha chiesto la liberazione anticipata nell'ambito dell'affidamento ai servizi sociali in seguito alla condanna per il caso Mediaset. "Il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità da cui ha accolto uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani" hanno scritto i legali.

L'affidamento in prova ai servizi sociali, concesso il 15 aprile 2014 dal presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile de Santis e dal giudice Beatrice Crosti, decorre dal 23 aprile 2014, quando il leader di Forza Italia ha sottoscritto il verbale con le prescrizioni. Ora la richiesta verrà trasmessa al dirigente dell'Ufficio esecuzione penale esterna, Severina Panarello la quale scriverà una relazione  anche in base alle informazioni inviate dai vertici della Sacra Famiglia dove il leader di Forza Italia fa attività di volontariato. La decisione nel merito potrebbe arrivare già la prossima settimana.

Fuori-porta Buffon ha il braccino corto Doveva 5 milioni alla sua azienda ma...

Zucchi, Buffon non versa i 5 milioni di aumento di capitale




Da quando ha investito i suoi soldi nella Zucchi, storico marchio di biancheria per la casa, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha avuto più grattacapi che gioie. L'ultimo, dei grattacapi, ggli costerà la bellezza di cinque milioni di euro. Ovvero la somma che, in qualità di azionista di maggioranza dell'azienda, Buffon si era impegnato a versare come aumento di capitale entro il 31 dicembre 2014. Peccato che, come annuncia oggi in una nota la Vincenzo Zucchi, quei cinque milioni non li abbia mai versati. Il portiere della Juventus e della nazionale ha però "ribadito l'impegno ad effettuare, in base agli accordi negoziali stipulati nel 2013, il versamento entro il 31 gennaio 2015" e ha nel contempo chiesto di poter concordare una modalità di pagamento "anche in più soluzioni, con diverse modalità e tempistiche (...) tenendo comunque conto delle esigenze finanziarie" della società.

L'inverno torna di nuovo in vacanza In arrivo un weekend "caldissimo"

Meteo, inverno in vacanza. Salgono le temperature fino ai 18°




Si fa presto a dire inverno, che in questo 2014/2015 sembra davvero non voler arrivare. E infatti, questione di ore e tornerà il caldo, dovuto all'avanzare dell'alta pressione sulla nostra Penisola, che caratterizzerà il clima sino alla prima parte di domenica. Poi un veloce peggioramento interesserà maggiormente il Centro-Sud. Come segnalato dal sito ilmeteo.it, le temperatureresteranno  sempre sopra lo zero anche di notte anche al nord, con le massime che raggiungeranno i 18° al Sud. Secondo i meteorologi, rivedremo l'inverno non prima della  metà del mese, quando è previsto l'arrivo di un veloce impulso Nord europeo che interesserà il Centro e il Sud con piogge e nevicate sopra i 1200 metri. Perturbato anche al Nordest, con neve sopra i 900 metri.

Grillo, vacanze a "5 stelle" in Kenya: sguazza nella piscina di Briatore

Grillo paparazzato in Kenya nella piscina di Briatore




Mentre i suoi accoliti strillavano allo scandalo per l'aereo di Stato con cui Matteo Renzi e famiglia hanno raggiunto la Val D'Aosta, Beppe Grillo trascorreva beato le sue vacanze a Malindi in Kenya, nella villa della moglie  Parvin Tadjk. Vacanze lunghe, dal 26 dicembre fino al 2 gennaio. Ma si sa, non c'è niente di più facile che riempirsi la bocca con la crisi e i poveri italiani e poi volare ai tropici a godersi spiagge, sole e lusso. Non bastasse, nei suoi giorni kenyoti, il leader del Movimento 5 Stelle ha pensato bene di fare una capatina nel resort a 5 stelle di Flavio Briatore, il "Lion in the sun", per concedersi un bagno nella bella piscina. Peccato che a Malindi, meta natalizia di tanti vip italiani, ci fossero pure i paparazzi che hanno immortalato il bagno di Beppe proprio sotto gli occhi di Flavio, che faceva gli onori di casa. Foto che il settimanale "Chi" si è accaparrato e che saranno il pezzo forte del prossimo numero in edicola. Vedremo, in futuro, Grillo ospite del Billionaire in Sardegna?