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domenica 4 gennaio 2015

Renzi sulla neve, grosso guaio a San Silvestro... I 5 Stelle accusano: "Ecco cos'ha combinato a Courma"

M5S: "Renzi ha usato l'aereo di Stato per le vacanze a Courmayeur




Matteo Renzi sotto attacco. Il premier è finito nel mirino del Movimento Cinque Stelle che lo accusa di aver usato un volo di Stato per le sue vacanze: esattamente per aver utilizzato l'aereo che lo aveva portato in visita ufficiale a Tirana per andare a sciare ad Aosta, con un passaggio precedente da Firenze per prendere mogli e figli. L'accusa arriva da Carlo Sibilia, membro del 'direttorio' M5S. Sibilia scrive su Facebook: "Vacanze renziane. Tratto da una storia vera scoperta dal mio collega Paolo Romano". Replica stringata via Twitter del premier, che si è detto obbligato a seguire le procedure di sicurezza.

L'accusa - "Martedì 30 dicembre del fu 2014 un Falcon 900 della flotta di stato solca i cieli del Mediterraneo. Riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier. Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma, ma evidentemente il premier ha fretta. Deve andare in vacanza. Dunque perchè perdere tempo?". "Abbiamo un premier che va avanti con la forza delle decisioni - prosegue il deputato 5 stelle - quindi anche il Falcon si deve adeguare. Dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del presidente del Consiglio e riparte alla volta di Aosta".

Chi paga? - "Piccola parentesi - scrive ancora Sibilia - avete presente in che condizioni versa questo aeroporto? I consiglieri aostani del Movimento 5 Stelle ne denunciarono tempo fa la condizione di completo abbandono. Più che un aeroporto è un cantiere abbandonato che non si sa se mai prenderà la forma di un aeroporto degno di questo nome. Ma queste son quisquilie. Arriva l'ordine e la struttura si adegua tra paglia di roccia imballata, cartongesso in disfacimento. E il Falcon con Renzi e famiglia atterra alle 21.25 sempre di martedì. Vacanze a Courmayeur. All'insegna del risparmio ovviamente. Di chi? Di Renzi e famiglia che alloggia nella caserma degli Alpini a spese della comunità (noi)".

"Spudorato" -"Qualche considerazione - prosegue - un Falcon quando si muove, ha un costo notevole (euro 9.000 all'ora). Tale aereo è sì atterrato sulla pista del quasi aeroporto di Aosta, ma non ha potuto sostarvi che il tempo necessario per sbarcare la famigliuola in vacanza. Dopo ha ripreso subito il volo per tornare a Roma. Domanda (lecita): quanto è costato questo volo di Stato in missione-vacanza?". "A mio avviso - conclude - c'è qualcosa di spudorato. Abbiamo una situazione difficilissima. Da mesi e mesi si chiede dall'alto agli italiani di fare sacrifici... E gli italiani son costretti a fare sacrifici senza che glielo si ricordi. Poi si assiste ad uno scialo di mezzi pubblici del genere. Ma vi ricordate il presidente Pertini? Vi potreste anche solo immaginare Pertini che usa un volo di Stato, un aereo di lusso, per portare la moglie a sciare? Ovviamente e sfortunatamente per noi, tutti i dati sono stati accertati. Vediamo se qualche Tg riporta la notizia...".

Bechis: veleni e ripicche a sinistra La brutta storia di soldi ed evasione che fa litigare De Benedetti e Soru

Renzi pizzica De Benedetti sull’Iva. Lui accusa Soru, è guerra a sinistra

di Franco Bechis 



Matteo Renzi, attraverso l’Agenzia delle Entrate guidata dalla fedelissima Rossella Orlandi, ha pizzicato Carlo De Benedetti evadere oltre mezzo milione di Iva. L’accertamento del fisco è stato fatto sulla società M&C (ricordate la Management & Capitali nel cui consesso avrebbe dovuto celebrarsi - e non accadde - il matrimonio De Benedetti-Berlusconi?), controllata dalla holding per spa di cui unico azionista è proprio l’Ingegnere. Mancavano all’appello 617mila euro di versamenti Iva relativi all’anno 2008, e il conto è stato subito presentato dal fisco. De Benedetti ha deciso di pagare, ma non è finita lì. Perché la scelta successiva rischia di scatenare una piccola guerra tutta interna alla sinistra italiana. L’Ingegnere ha infatti utilizzato un Dpr del 1972 rivalendosi sul partner commerciale con cui era stato stipulato il contratto privo di quel versamento Iva. E ha presentato una fattura da 617mila euro tondi a Tiscali Financial Services Sa, la società lussemburghese del gruppo Tiscali di Renato Soru, altro imprenditore Pd di riferimento, che sembra avere gradito assai poco la mossa. Mentre è in corso quel regolamento dei conti fra i due finanzieri di sinistra, la Orlandi non ha perso tempo, inviando a De Benedetti per le stesse società un’altra contestazione, questa volta relativa al 2009: 80mila euro di Iva non versata. La somma era meno rilevante, e alla fine l’Ingegnere ha deciso di pagare senza opporsi né rivalersi su chicchessia. Tanto non ha sborsato un euro: è riuscito a compensare con altri crediti che vantava dal fisco, e l’evasione Iva è finita in gloria…

sabato 3 gennaio 2015

Pensioni, il giallo dei pagamenti Non si sa quando arrivano gli assegni

Pensioni, il caso dei pagamenti: caos sulle date




E' caos nel governo sulla data per il pagamento delle pensioni. Un pasticcio creato con la legge di Stabilità, che ha introdotto un nuovo termine, il 10 di ogni mese, accanto a quelli abituali del primo del mese per i pensionati Inps e del 16 per quelli dell’ex Inpdap (pubblico impiego). Ma a gennaio non ci saranno problemi, assicura l’Inps con un comunicato. Il prossimo mese "non ci sarà nessuna novità sul calendario dei pagamenti ", afferma l’istituto di previdenza, ribadendo che "gli assegni verranno liquidati come sempre il primo del mese e il 16". La questione si presenterà però nei mesi successivi, per cui, sottolinea l’Inps, occorrerà trovare "una soluzione". Insomma dal primo febbraio non ci saranno più certezze. 

Chi riguarda - Il problema riguarda i soli pensionati che incassano più assegni, compresi quelli di reversibilità e invalidità, legati a carriere sia nel settore pubblico sia nel privato. Per loro, stando alla legge di Stabilità, la nuova data sarebbe il 10 del mese, con un forte ritardo per chi finora ha riscosso il primo. Tuttavia l’Inps assicura che "farà di tutto per non introdurre una nuova scadenza, che non sia il primo e il 16 del mese" ed evitare "di procrastinare il pagamento delle spettanze". La questione era stata nuovamente sollevata ieri dallo Spi-Cgil che sollecita una risposta al governo e al nuovo presidente dell’Inps, Tito Boeri. Lo stesso Spi sottolinea che a gennaio gli assegni previdenziali saranno più leggeri perché i pensionati italiani dovranno restituire allo Stato una parte della rivalutazione ricevuta nel 2014, calcolata inizialmente con un tasso provvisorio dell’1,2% e poi assestatosi in via definitiva all’1,1%. In questo modo, secondo i calcoli del sindacato, una pensione minima perderà 5,40 euro rispetto a dicembre 2014 mentre una pensione da 1.500 euro perderà 16,30 euro.

Roma, sesso di gruppo in sacrestia: finisce in manette il parroco dei Parioli

Sesso di gruppo in sacrestia: in manette il parroco dei Parioli




Aveva lavorato come parroco in Argentina, nella provincia di Salta nell'estremo nord occidentale del Paese. E qui che il sacerdote, all'epoca dei fatti, parroco in uno dei 23 dipartimenti amministrativi della regione, ha compiuto abusi sessuali su una serie di ragazzi, arrivando addirittura ad organizzare orge di gruppo. Ora il parroco, da alcuni anni riparato in Italia, è stato arrestato in una chiesa romana, lo scorso 31 dicembre, ma la notizia è trapelata solo nella tardissima mattinata del 2 gennaio. L'arresto è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile, perché era pendente su di lui un ordine di carcerazione emesso dalle autorità argentine. 

Marò, Latorre ricoverato a Milano E l'India conferma: Girone è un "ostaggio"

Marò, Latorre ricoverato a Milano e arriva la conferma: l'India tiene Girone in ostaggio




Massimiliano Latorre è stato ricoverato in un ospedale di Milano per accertamenti. Secondo le indiscrezioni, il marò sarebbe arrivato in ospedale ieri per il programma di recupero dopo l'ischemia che lo ha colpito alla fine dello scorso agosto. Intanto spuntano nuove inquietanti particolari sulla vicenda. Il ministero indiano degli interni si è espresso contro la concessione di un permesso natalizio per Girone perché considerava la sua permanenza in India l'unica garanzia per il ritorno di Massimiliano Latorre. Lo scrive oggi il quotidiano indiano "The Economic Times". Il ritorno di Latorre è atteso per il 13 gennaio. 

"Così è più facile fare le multe..." La nuova arma dei vigili per punirci

La Spezia, arriva il libretto per le multe “elettroniche”




Addio al libretto delle multe. Lo spauracchio degli automobilisti va in pensione. La tecnologia va avanti e il quaderno delle multe diventa digitale. Lo sostituisce un palmare che dialoga in wireless con una ministampante dotata di carta termica che l’agente 2.0 ha nel cinturone. L'esperimento di La Spezia, come racconta il Secolo XIX è destinato ad allargarsi. Completa la dotazione una specie di mouse che parla in tempo reale con le schede intelligenti della Mobilità e Parcheggi di Atc che gli automobilisti spezzini hanno sul parabrezza. 

Cosa cambia - In pochi minuti nel centro storico di Spezia una coppia di agenti riesce a controllare senza problemi una fila di auto verificando in tempo reale se possono sostare in quell’area oppure lo fanno abusivamente perché il proprietario è residente in altro quartiere. L’agente tira fuori il palmare. Lo punta sulla sul parabrezza e in un attimo gli dice tutto. Proprietario. Residenza. E tutte le notizie sensibili. Gli dice anche che quell’auto lì non ci può stare ed ecco che in un batter di ciglia si accende la spia lampeggiante verde sulla ministampante che l’agente ha in vita. 

Multa su carta termica - Qualche secondo e la multa esce su carta termica, la stessa per capire che viene usata per le schedine dell’Enalotto. "Le potenzialità di questi oggetti sono importantissime – dice Alberto Pagliai, comandante dei Vigili Urbani della Spezia al Secolo XIX – e consentono di aver notizie in tempo reale. Scattare foto. Fare filmati. Insomma un grande ausilio in più. Tutte le notizie che ci dà la centrale operativa con un collegamento radio le abbiamo direttamente sul palmare. Per questo ci permetterà di ridurre anche il personale nella centrale da due a un operatore in caso di necessità". E ha aggiunto: "Abbiamo fatto una sperimentazione nel corso di questi mesi e adesso l’utilizzo diventa metodico e sarà incrementato progressivamente fino alla completa sparizione di tutte le dotazioni cartacee".

Mario Giordano: "Sembra il Duce, ma è solo l'incredibile Matteo delle nevi"

Giordano: "Sembra il Duce, ma è solo l'incredibile Matteo delle nevi"

di Mario Giordano 



Eia Eia Renzi là. Agenzia Ansa-Stefani del 1 gennaio 2015, ore 9.45: «Il premier ha voluto iniziare di buon’ora sulle piste da sci di Courmayeur. Ha lasciato alle 9.30 la caserma degli alpini Perenni e si è diretto verso gli impianti di risalita». Qualche figlio di perfido Albione, imparentato con un gufo, potrebbe pensare che le 9.30 segue dalla prima non sono proprio la «buon’ora» per uscire di casa. Ma si tratta di nemici del popolo, che impareranno presto la lezione a suon di olio di ricino alla fiorentina. Del resto è noto: chi si ferma è perduto. Se avanzo seguitemi, se indietreggio prendete lo skilift. 

Eia Eia Renzi là. Agenzia Ansa-Stefani del 31 dicembre 2014, ore 14.56: «Il premier si è tuffato con stile sicuro in una non stop di discese durata più di tre ore. Giacca azzurra, occhiali a specchio e attrezzatura impeccabile, non hanno impedito agli increduli sciatori di riconoscerlo». La folla osannante pare abbia cominciato a gridare: marciare per non marcire, sciare per non poltrire. 

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 31 dicembre 2014, ore 14.56. «Neanche il tempo per lui di mettere gli sci che già sui pendii innevati ai piedi del Monte Bianco è tutto un “hai visto Renzi?”. Il rituale del selfie non è stato negato a nessuno, anche il giovane fan più intraprendente è stato accontentato». Prendere nota, in questa circostanza, della generosa disponibilità di Sua Altezza Sciatrice. Chi ci dà la luce? Matteo Duce. Chi premia i bambini? Matteo con i guantini. Sui pendii innevati del Monte Bianco, come in un unico coro celeste, si leva il grido di battaglia delle nuove leve dei Figli della Boschi-Lupa: boia chi molla, hai visto Renzi? 

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 1 gennaio 2014, ore 9.45. «Il premier ha trascorso la serata dell’ultimo dell’anno nella foresteria della struttura militare assieme ai familiari e non si è recato, come invece era previsto, al palaghiaccio di Courmayeur». Nessuno svago, nessun divertimento. Me ne frego. Dopo le polemiche sollevate dai giornali nemici del popolo (Libero) sulle vacanze estive a gratis in sontuosi hotel della Versilia, il premier questa volta è stato costretto a scegliere per sé e per i suoi familiari ben più modesta dimora, cioè la caserma degli alpini. Non sfuggirà, però, che Sua Altezza Imperiosa anche questa volta è riuscito nell’eroica impresa di farsi una bella vacanza, con famiglia al seguito, senza pagare un euro.

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 1 gennaio 2015, ore 14.29. «Il premier si è presentato sulle piste da sci di Courmayeur indossando una giacca della nazionale azzurra olimpica di Sochi 2014». Nota per i redattori: si prega di evidenziare, nell’estensione dell’articolo di entusiastico appoggio alle prodezze sciistiche del nostro premier, che egli non solo è riuscito a non pagare l’hotel. Non ha pagato nemmeno la giacca a vento.

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 31 dicembre 2014, ore 14.56: «Il premier ha pranzato in rifugio a quota 2.000 metri». A quota 90, purtroppo, era tutto esaurito.

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 31 dicembre 2014, ore 20.53. «Il premier Renzi, che si trova a Courmayeur per un breve periodo di vacanza, ha incontrato il presidente della Regione Valle d’Aosta. All’incontro, svoltosi nella caserma degli Alpini Perenni, dove il presidente Renzi soggiorna, e durato circa un'ora, hanno anche partecipato i parlamentari valdostani». Il duce gigliato non riposa mai. La luce è sempre accesa. Il renzista non ama la vita comoda. Parola d’ordine: credere, obbedire e chiacchierare. Da evidenziare che la caserma, in cui Sua Altezza Montanara ha trovato ospitalità, è intitolata a Luigi Perenni, non a caso grande sciatore e militare, eroicamente scomparso nel ’43.

Eia Eia Renzi là. Agenzia Stefani del 1 genaio 2015, ore 14.29. «Il premier ha approfittato della giornata di sole per una sciata di diverse ore. Ha raggiunto le piste tramite l’ovovia di Dolonne e da lì ha sciato nella zona del Plan Chercuit, anche su percorsi mediamente impegnativi. Il premier Renzi, che è uno sciatore esperto, è accompagnato da un maestro del centro addestramento alpino». Si prega di mettere in luce, nell’articolo, l’obbedienza del sole che, a differenza dei gufi, risponde pienamente alle esigenze del premier, la capacità del medesimo premier nel passare tra i cerchi di fuoco e i paletti dello slalom («sciatore esperto», «percorsi impegnativi», citare l’agenzia Stefani di ieri sullo «stile sicuro») e non dimenticare la scelta virtuosa di salire in quota con l’ovovia. Del resto, come i matteo-balilla sanno bene: sci e ovetto, renzista perfetto.

Qualche figlio del gufismo nemico del popolo, a questo punto, cercherà probabilmente di negare l’evidenza dei fatti, dicendo che è impossibile siano stati emessi simili dispacci. E invece vi assicuriamo è tutto vero. Rigorosamente vero. Le frasi citate fra virgolette sono state infatti battute dall’Ansa, realmente, proprio con le esatte espressioni: «Neanche il tempo di mettere gli sci…», «Il premier ha voluto iniziare di buon’ora», «Il premier si è tuffato con stile sicuro…», «Giacca azzurra e attrezzatura impeccabile», «sui pendii innevati è tutt’un “hai visto Renzi?”», etc. Manca solo la foto a torso nudo, come fece Mussolini al Terminillo, e poi potremmo chiosare anche noi con orgoglio: «Questo nostro capo che sale la montagna a provarvi la faticata ebbrezza dello sci, è esempio al mondo intero: ammonimento ai giovanissimi, ai sedentari, a tutti coloro che agguantata una qualsiasi poltrona vi si addormono in placido sonno e odiano lo schiaffo del vento, il brivido del pericolo, il peso della dura salita». Lo scriveva un gerarca sulla rivista del Cai. Ma, se tanto mi dà tanto, c’è la possibilità che lo riporti oggi più o meno con le stesse parole anche qualche giornalone importante. Per non essere da meno, Eia Eia Renzi-là, ci mettiamo anche noi idealmente in coda sui pendii innevati per chiedere al premier un selfie a torso nudo, invitando tutti voi a imitare il suo stile sicuro, l’entusiastica dedizione e soprattutto le imprese ardimentose. Hotel e giacca a scrocco compresi, evidentemente.