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domenica 21 dicembre 2014

Manovra stravolta dal governo Tutte le novità nella legge di stabilità

Legge di stabilità, ecco tutte le "marchette" e le "porcate" sventate all'ultimo




"Abbiamo stoppato l'assalto alla diligenza". Esulta, Matteo Renzi, per l'approvazione al Senato della legge di stabilità. Pazienza se il voto (di fiducia, la quarantesima da quando c'è lui è a Palazzo Chigi) sia arrivato soltanto alle 5 di sabato mattina, dopo una giornata di imbarazzi e difficoltà per il suo governo. E soprattutto, pazienza se "l'assalto alla diligenza" sembrano averlo condotto proprio uomini dell'esecutivo, visto che sono stati loro a presentare 80 emendamenti e ingorgare in questo modo discussione e votazione, allungando i tempi in modo più tragico che comico. 

Tutte le "marchette" sventate - E dire che nel pomeriggio di venerdì Renzi, fiutata l'aria che tirava a Palazzo Madama, aveva indicato la priorità: "Intervenire perché la legge di stabilità non sia quel monstrum con magari le varie leggi marchetta". Spulciando nel maxi-emendamento, in effetti, è interessante scoprire le "porcate" (per dirla alla Movimento 5 Stelle) sventate all'ultimo momento, un po' dal governo e un po' dai senatori. Un comma della manovra prevedeva l'assunzione di un dirigente di seconda fascia del Mef, addetto ai fondi strutturali con stipendio di 130mila euro lordi. La manina che aveva scritto il "suggerimento", evidentemente, proveniva proprio dal Tesoro. E poi ci sono le pressioni "localistiche" e "lobbistiche": c'è chi chiedeva di sbloccare l'appalto della strada di Telese, tra Caianello e Benevento, o di riprendere in mano l'idea della ferrovia tra Roma e Pescara (il relatore, Giorgio Santini, è del Pd). 

Dal Gran Paradiso a... Chiamparino - Ancora: un comma chiedeva la riforma di enti e uffici studi del Ministero dell'Agricoltura, che il governo vorrebbe viceversa eliminare del tutto. Un altro prevedeva nuove assunzioni per il Parco del Gran Paradiso, saltate, mentre il governo ha posto il veto alla creazione dell'albo per i promotori finanziari e al progetto di affidare alle Regioni l'incasso delle imposte sull'estrazione degli idrocarburi. Giusto per restare alle regioni, con il "Salva-Piemonte" Sergio Chiamparino è di fatto nominato commissario di se stesso. Ah no, questa non è stata sventata all'ultimo.

Schiaffo di Marchionne a Montezemolo Salta la nomina: ecco cosa è successo

Luca di Montezemolo ancora umiliato da Sergio Marchionne: ecco cos'è accaduto tra i due




La guerra tra Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne continua. Dopo essere stato silurato dalla guida della Ferrari, all'indomani del disastroso weekend monzese, Montezemolo ha subito una nuova umiliazione da parte del nuovo presidente della scuderia di Maranello.

Il caso - Due giorni fa, infatti, dopo settimane di movimenti e trattative sotto banco, Montezemolo era pronto ad annunciare, con un comunicato stampa, di essere diventato il nuovo presidente della F1 Group, la società che detiene i diritti del Circus e di cui Bernie Ecclestone è stato nominato amministratore delegato. Tutto era pronto, intorno a mezzogiorno: poi è arrivato il clamoroso stop, che secondo Repubblica (che riprende fonti inglesi e tedesche), è da imputare proprio a Marchionne. L'amministratore delegato di Fca si è opposto alla nomina di Montezemolo: la Ferrari non vuole più dare ruolo e potere ad un manager con oltre vent'anni di esperienza, ma soprattutto ritenuto non più amico. Da Maranello la notizia non viene commentata, mentre Ecclestone ha scelto di ridimensionare il ruolo di Montezemolo, che si è accontentato di un ruolo non esecutivo nel consiglio d'amministrazione.

Province, tagliati metà dei dipendenti E intanto loro "okkupano" gli uffici

Legge di stabilità, tagli a Regioni e Sanità. Province, il 50% dei dipendenti in esubero, stipendio pieno fino al 2017




Sono quattro i miliardi di euro in meno che il governo verserà alle Regioni, con conseguenze prevedibili sulla sanità pubblica. In più, ci sono gli esuberi dalle Province in via di dismissione. La legge di stabilità approvata al Senato all'alba di sabato dichiara in esubero il 50% dei dipendenti delle province e il 30% di quelli delle città metropolitane. Le liste di chi "resta" deve essere consegnata dagli enti entro l'1 aprile 2015. Lo stipendio attuale per tutti i dipendenti è garantito fino al 2017, poi scatterà la "disponibilità" di due anni con taglio del 20% in busta paga. Le cessazioni partiranno dal 30 aprile 2019.

La rivolta nelle Province - Le migliaia di dipendenti delle Province a rischio mobilità non hanno atteso il voto di fiducia per scatenare la protesta. Firenze ha guidato la sommossa, con i lavoratori che hanno letteralmente occupato le stanze del palazzo della Provincia. Cartelli, bandierine, sacchi a pelo e brande per passare la notte. "Qua saltano posti e servizi", lamentano allarmati dipendenti e sindacati: "Chi si occuperà della manutenzione delle strade, della sicurezza degli edifici scolastici, dei centri per l'impiego, della tutela ambientale?", domanda un "ribelle" dalle pagine di Repubblica. 

Partecipate e Regioni - A proposito di tagli alla spesa, il governo chiude le micro-società partecipate che hanno più amministratori che dipendenti e le "aziende doppione". Come detto, alle Regioni vengono tagliati 4 miliardi di euro. Un provvedimento che quasi sicuramente avrà ripercussioni sulla Sanità, visto che questa voce ricopre l'80% delle uscite delle Regioni. Piove sul bagnato, visto che i 4 miliardi si sommano ai 2,3 già tolti nei mesi scorsi.

Il Papa nomina il nuovo braccio destro Ecco chi sarà il suo uomo ombra

Papa Francesco nomina il nuovo Camerlengo: è il cardinale Jean-Louis Tauran




Giro di poltrone in Vaticano. Il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, è il nuovo camerlengo di Santa Romana Chiesa. Lo ha nominato Papa Francesco. Settantuno anni, cardinale dal 2003 (Giovanni Paolo II), il francese Tauran prende il posto del cardinale Tarcisio Bertone, che per sette anni è stato il camerlengo. E' stato proprio Turan ad annunciare l'elezione di Papa Francesco il 13 marzo 2013. Affetto dal morbo di Parkinson, con evidenti difficoltà nell'esprimersi, faticò non proprio a pronunciare la frase dell'Habemus Papam. Ma nonostante le difficoltà riuscì a compiee sino in fondo il proprio dovere. Vice camerlengo è stato nominato il presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, monsignor Giampiero Gloder, arcivescovo titolare di Telde (sull'isola di Gran Canaria). I compiti principali del Camerlengo sono quello di amministrare i beni temporali quando il Papa è assente. Inoltre deve  presiedere la sede vacante alla morte del Santo Padre o, come accaduto con Benedetto XVI, in caso di sua rinuncia al soglio pontificio. In caso di morte del Santo Padre il primo dovere del camerlengo è verificare che il Papa sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo.

Allarme sui conti correnti online Vi rubano tutto con una e-mail...

Chthonic, il virus che svuota i conti correnti online




Occhio ai conti correnti online. La nuova minaccia malware che colpisce i sistemi di banking online e i loro clienti si chiama Trojan-Banker.Win32.Chthonic, o in breve Chthonic. L'hanno scoperta gli analisti di sicurezza di Kaspersky Lab che l'hanno paragonata al celebre Trojan ZeuS. Finora ha creato problemi a più 150 banche e 20 sistemi di pagamento in 15 Paesi. Sembra che prenda maggiormente di mira le istituzioni finanziarie situate negli Stati Uniti, in Spagna, Russia, Giappone e anche Italia. Chthonic sfrutta le funzioni del computer, tra cui la webcam e la tastiera, per rubare le credenziali dei clienti del banking online. I criminali possono anche connettersi da remoto al computer e controllarlo per effettuare transazioni.

Il virus  - Le principali armi di Chthonic, tuttavia, sono gli injector web che permettono al Trojan di inserire il suo codice e le sue immagini nelle pagine bancarie caricate dal browser del computer, consentendo ai cybercriminali di ottenere il numero di telefono della vittima, le sue password temporanee e i PIN, oltre a tutti i dettagli del login e delle password inserite dall'utente. Le vittime vengono infettate tramite link o documenti, come racconta Repubblica.it, con estensione .DOC allegati nelle email che installano una backdoor per il codice nocivo.

Come difendersi - Fino ad ora Kaspersky Lab ha scoperto moduli che possono raccogliere informazioni di sistema, rubare le password salvate, registrare i tasti digitati, permettere l'accesso da remoto e registrare video e suoni tramite la webcam o il microfonoi. Il Trojan, in questo caso, crea un iframe che copia, mantenendo le stesse dimensioni, la finestra originale del sito. "La scoperta di Chthonic conferma che il Trojan ZeuS si sta ancora evolvendo attivamente. I writer dei malware fanno ampio uso delle tecniche più recenti aiutati dalla diffusione del codice sorgente di ZeuS. Chthonic è l'evoluzione di ZeuS: usa il criptaggio di ZeuS AES, una macchina virtuale simile a quella usata da ZeusVM e KINS e il downloader di Andromeda - per prendere di mira sempre più istituzioni finanziarie e clienti ignari con metodi sempre più sofisticati. Siamo sicuri che in futuro incontreremo nuove varianti di ZeuS e continueremo a registrare e analizzare ogni minaccia per trovarci sempre un passo avanti rispetto ai cybercriminali", ha commentato Yury Namestnikov, Senior Malware Analyst at Kaspersky Lab e ricercatore che ha effettuato un'indagine sulla minaccia. Insomma durante queste feste state molto attenti quando usate il vostro conto online. Il rischio di passare il Natale con le casse a secco è dietro l'angolo. A portata di click. 

Mafia Capitale, l’ultima intercettazione: “Ahmadinejad? Faceva il mio autista”

Mafia Capitale, l’ultima intercettazione: “Ahmadinejad? Faceva il mio autista”

di Franco Bechis 


E’ l’ultima sorpresa che emerge dalle intercettazioni di Mafia Capitale: molti anni prima di diventare presidente dell’Iran, Ahmadinejad faceva l’autista di un personaggio intercettato con Massimo Carmignani, detto il Nero o il Cècato, l’uomo chiave dell’inchiesta che sta facendo tremare la capitale. A rivelarlo è Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica, che a Carminati racconta la sua esperienza in Iran e l’amicizia nata negli anni conAhmadinejad, che definisce “ragazzo serio”, ottenendo l’approvazione di Carminati: “Eh, ma si vede…, solo che per cose di cattiva stampa…”

Ecco il passaggio di quella intercettazione ambientale del 13 giugno 2013:

Pozzessere- Allora pensa che il mio agente in Iran…

Carminati- … sono belle poi, eh, le persiane… sono belle, eh?

Pozzessere- … poi c’hanno una voglia di occidentale, che se le porta via, poi insomma devi entrare nel giro giusto (…) ma a parte quello, lì che ci stava l’agente nostro era il braccio destro di Khomeini, quando ci fu la guerra Iran-Iraq… c’era l’embargo, questo comprava le armi con…

Carminati- Faceva le trinagolazioni, le cose…

Pozzessere- Uno dei ragazzi che studiava, che lavorava dentro il suo ufficio era Ahmadinejad, che era quello che mi portava la sera in albergo, no, con la macchina…

Carminati- Ah…

Pozzessere- Semo pure amici

Carminati- Guardiano de… guardiano della rivoluzione…

Pozzessere- Ragazzo serio!

Carminati- Eh, ma si vede!

Pozzessere- Ragazzo serissimo…

Carminati- Solo che per cose di cattiva stampa… Vengono rappresentati, vengono rappresentati ovviamente…

Pozzessere- Ragazzo che alle cinque del pomeriggio, lui dove stava si buttava per terra a pregà, cioè uno di quelli seri, hai capito?

Carminati- Ahò, ma lo sai che è… quella è una cosa rispettabile là…

Pozzessere- e ci siano sentiti fino a 7-8 anni fa, poi ovviamente…

Carminati- la congiuntura, vai a sapere (…)

La lista segreta per la corsa al Quirinale Ecco tutti i nomi "nascosti" per dopo-Re Giorgio

Quirinale, i nomi in corsa per il dopo Napolitano




Dopo l'annuncio delle "imminenti dimissioni" di Giorgio Napolitano, si infiamma la corsa per il Quirinale. I nomi in campo sono tanti, ma i partiti stentano a trovare un accordo per un candidato che possa trovare la convergenza di tutti. Così le candidature esplicite e non si susseguono in un turn over di nomi senza sosta. E così tra i pretendenti al Colle spunta anche il nome di Piero Grasso che è pronto già per il flash accanto ai corazzieri quando dovrà sostituire Re Giorgio nei momenti della sede vacante quando il presidente farà un passo indietro: "Affronterò quei giorni di supplenza nel pieno rispetto della prassi costituzionale e con il massimo impegno", spiega durante la cerimonia degli auguri di Natale. Il presidente del Senato è la seconda carica della Repubblica e quindi entra di diritto nell'elenco teorico dei candidati. Ma altri nomi cominciano ad emergere nelle stanze quirinalizie. 

I nomi - Il primo è quello di Giuliano Amato che aveva proposto anche Silvio Berlusconi. Bisogni capire quanti consensi possa raccogliere la sua candidatura. A seguire c'è la cinquantenne costituzionalista lombarda Marta Cartabia, appena nominata vicepresidente della Consulta. E' invece di ieri, secondo quanto racconta il Corriere, la "nomination" per Sergio Mattarella. Figlio del Piersanti presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia, ministro della Dc e poi dell'Ulivo, ex giudice della Corte Costituzionale, inventore del Mattarellum, il sistema elettorale semi-maggioritario degli anni '90. Infine l'altro nome che è entrato prepotentemente nel Toto-Colle è quello di Sabino Cassese, giurista, ex membro della Consulta, ministro della Funzione pubblica del governo Ciampi.