Berlusconi: entro fine anno torno in campo
Chi l'avrebbe detto, solo poche settimane fa, che Silvio Berlusconi avrebbe potuto intitolarsi (e con ragione) il grosso del merito della riforma del Senato. E che invece Matteo Renzi, nel giorno per lui sulla carta più trionfale da quando lo scorso febbraio ha levato la sedia da sotto il sedere di Letta, sarebbe stato più preso a leccarsi le ferite per l'economia in crisi e le bastonate della Bce, che a Festeggiare.
Il Cavaliere, da quello stratega che è, raccoglie oggi i frutti di un lavoro seminato per mesi durante i quali sembrava che tutto, per lui e per Forza Italia, fosse perduto. mesi che lui stesso ha definito "tormentati" in una lettera che oggi non ha perso tempo a scrivere e inviare ai deputati e soprattutto ai senatori di Forza Italia, ringraziandoli (salvo pochissime eccezioni) per la compattezza e la fedeltà dimostrate. "Dopo mesi tormentati Forza Italia torna ad essere protagonista grazie al vostro impegno e alla vostra lealtà. Sono e sarò ancora vicino a voi per combattere e difendere la nostra libertà. Spero di poterlo fare a 360 gradi con il recupero, entro pochi mesi, della piena agibilità politica ed elettorale sottrattami con la sentenza del 1 agosto 2013“. Un’ipotesi che, secondo le indiscrezioni uscite nei giorni scorsi, potrebbe realizzarsi con un provvedimento ad hoc per neutralizzare la legge Severino. Mentre l’incadidabilità potrebbe essere aggirata dalla decisione della Corte di Strasburgo (in cui il Cavaliere crede fermamente) di accogliere il ricorso contro la sentenza Mediaset.
Un successo, quello del leader di Forza Italia, celebrato in aula dal capogruppo Paolo Romani: “Questa riforma ha la firma di Renzi e Berlusconi”. E Giovanni Toti, poco dopo, su Twitter: "Senza FI le riforme non si fanno. Renzi al Senato si ferma a 140 mentre la maggioranza è lontana”.
Ora il pensiero di Berlusconi è già a settembre e alle prossime mosse. “Il nostro movimento”, scrive nella lettera, “è diventato l’unica opposizione credibile a un governo che si è dimostrato fino qui incapace di tagliare le spese, di ridurre le tasse , di realizzare vere riforme strutturali in ambito economico. Gli ultimi del Pil sono i peggiori da 14 anni e confermano la grave recessione. Mi dedicherò anche alla rifondazione e al radicamento di FI, che deve tornare ad essere la bandiera di tutte le italiane e di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi. Dopo la pausa estiva, dovremmo impegnarci a rendere gli italiani consapevoli della nostra azione di oppositori responsabili, disposti a lavorare con la maggioranza sulle riforme istituzionali solo se d’accordo sui singoli contenuti, ma determinati a batterci su una politica economica e fiscale alternativa a quella della sinistra”.