Il Cav smaschera Grillo: "Assassino ed evasore"
di Sergio Rame
Berlusconi racconta l'omicidio plurimo per cui fu condannato Grillo: "Ha scampato il carcere". Poi denuncia i miliardi presi in nero: "Vederlo che ora fa il moralista in televisione è un qualcosa che mi disturba". E promette di mostrare le carte. Il Cav attacca anche Renzi: "Ha cambiato l'accordo sul Senato"
Beppe Grillo messo a nudo. L'incidente stradale e l'omicidio plurimo, il giro di miliardi e l'evasione fiscale, il progetto politico e le aspirazioni dittatoriali. A L'aria che tira su La7 Silvio Berlusconi mette in atto quella che è una vera e propria operazione verità sul leader del Movimento 5 Stelle dicendo in televisione quello che è stato fatto passare sotto traccia troppo a lungo. "Questo signore è conosciuito come uno che non faceva lo spettacolo se non era pagato in gran parte in nero - commenta il Cavaliere - vederlo che ora fa il moralista in televisione è un qualcosa che mi disturba". A Grillo, Berlusconi non risparmia nulla. La posta in gioco è troppo alta: c'è il destino degli italiani e il futuro del Paese. Così, a pochi giorni dal voto per le europee, va in televisione a raccontare il vero Grillo, quello che i social network, i blog e i media vicini ai Cinque Stelle non vogliono che emerga. "È uno esperto sul non entrare in prigione perché con colpa ha ucciso tre amici - spiega il leader di Forza Italia - è entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava 'strada impraticabile', lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone". Berlusconi ricorda, quindi, che Grillo è stato condannato per omicidio plurimo per cui ha scontato tre mesi di carcere: "È un pregiudicato, un assassino, ma la prigione l’ha scampata". Parole durissime per aprire gli occhi a quel 25% di italiani che pensano di accordare la propria fiducia al comico genovese. Chi, infatti, pensa di votare una persona in grado di "moralizzare" la politica, deve infatti sapere che, agli inizi, Grillo portava in giro il proprio spettacolo facendosi pagare in nero. Ci sono tre miliardi che ballano e che l'impresario Lello Liguori ha versato nelle tasche del comico. "Per ogni serata prendeva 70 milioni - ha spiegato al Giornale - ma solo 10 erano regolari". "Vederlo che ora fa il moralista in televisione - chiosa Berlusconi - è un qualcosa che mi disturba".
Le parole di Berlusconi non sono andate giù a Grillo che ha subito provato a dribblare le accuse. "Mi collegherò con una seduta spiritica e gli parlerò attraverso il medium, le sue sono voci dell’aldilà - replica il leader del M5S - pover'uomo, ormai si vede proprio che non crede più a quel che dice...". Peccato che Berlusconi sia pronto a documentare l'evasione fiscale del comico con tanto di testimoni e carte. E, per farlo, è anche disposto a sfidare il comico a un confronto televisivo. Un faccia a faccia per dimostrare chi dei due ha ragione. "Se vuole facciamo una trasmissione aperta - lancia la sfida l'ex premier - io porto i testimoni sul fatto che lui voleva la maggior parte dei compensi per i suoi spettacoli in nero e porto la sentenza con cui è stato condannato per omicidio colposo con l’uccisione di tre persone". Per Berlusconi le parole di Grillo sono "evasive" e servono soltanto a "buttare fumo" sulle accuse che gli sono state mosse.
In serata, in un'intervista al Tg2, Berlusconi torna alla carica: "Il comico Grillo non fa più ridere, fa solo paura. È una persona violenta e pericolosa. In un delirio di onnipotenza, si definisce lui stesso oltre Hitler e parla di lupara bianca contro gli avversari. Vuole distruggere tutto, vuole fare processi sommari a politici, imprenditori e giornalisti. Proprio come Hitler nel ’32". E a Bersaglio mobile aggiunge: "Grillo vuole sottoporre a processo pubblico sommario politici, imprenditori e giornalisti. Non dobbiamo avere dubbi, se questo signore dovesse arrivare ad assumere il potere, a cosa andremmo in contro".
Poi lancia la stoccata anche a Matteo Renzi: "Quando ha dichiarato la sua volontà di riformare il Senato ho trovato con lui l’accordo su punti che erano anche i nostri, non poteva essere diversamente per una riforma che avevo già proposto io", ha raccontato Berlusconi, "Poi, improvvisamente, senza ascoltarci, il Consiglio dei ministri vara un progetto completo sul Senato. Lo scopriamo soltanto quando arriva al Senato e viene considerato dai nostri, ma anche da tanti della sinistra, un pasticcio. Poi arriva da Palazzo Chigi la richiesta di votare il testo base. Facciamo un ordine del giorno. Renzi insiste per farci votare il testo base e per non arrivare a una rottura abbiamo prima ottenuto di votare il nostro ordine del giorno e poi anche il testo base. Sulle riforme noi potremo anche dare il nostro voto, purchè siano buone riforme, queste non lo erano". E ancora: "Renzi in vita sua ha fatto solo il politico, Grillo il comico e ora fa il demagogo. Io ho fatto l’imprenditore e ho governato l’Italia e non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani: c’è una bella differenza rispetto a quei due. Agli italiani chiedo: a chi affidereste i vostri riasparmi? La risposta è scontata e vale anche per amministrare e governare il nostro Paese"