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martedì 20 maggio 2014

Esclusivo - L'arresto di Paolo Romano. Indagati anche un altro Consigliere regionale, un noto avvocato di Aversa e giornalisti

Esclusivo - L'arresto di Paolo Romano. Indagati anche un altro Consigliere regionale, un noto avvocato di Aversa e giornalisti 

di Casertace.net
con la collaborazione de il notiziario sul web


Nella foto da sx Pecorario, Romano e Giordano 

Il coinvolgimento di cronisti della stampa locale farebbe riferimento alla pubblicazione di interviste e servizi sulla gestione della Asl di Caserta 


Nell’indagine che ha portato l’arresto di Paolo Romano, risultano indagati, tra gli altri, l’avvocato aversano Peocorario e il consigliere regionale, ex Italia Dei Valori, passato di recente con il Ncd, Edoardo Giordano, dipendente, ovviamente in aspettativa, dell’Asl di Caserta.

Sempre riandando alla famosa ordinanza Asl, proprio Giordano viene citato da Gasparin affinché intervenga in sua difesa nelle vicende molto variabili interne all’Asl di Caserta

CASERTA -  Nell’inchiesta della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato oggi all’arresto del presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano sono coinvolti, secondo quanto trapelato, anche altri esponenti del mondo politico nonche’ del giornalismo e un noto avvocato di Aversa.

Il coinvolgimento di cronisti della stampa locale farebbe riferimento alla pubblicazione di interviste e servizi sulla gestione della Asl di Caserta che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto come scopo principale quello di esercitare pressioni sul dirigente dell’ente sanitario che si rifiutava di assecondare le sollecitazioni dei politici per le nomine del direttore sanitario e del direttore amministrativo.

A denunciare le presunte pressioni fu lo stesso direttore generale della Asl Paolo Menduni. Menduni agli inquirenti denuncio’ anche minacce anonime, spiegando tuttavia di non essere certo della correlazione di tali episodi con l’ostilita’ nei suoi confronti per le mancate nomine o altre iniziative adottate che non venivano incontro alle richieste dei politici. Tra queste anche un sms con il messaggio: ”abbiamo decretato la tua fine”. Altre minacce furono denunciate da un dirigente dell’ente sanitario, che riferi’ di essere stato avvicinato da due sconosciuti i quali gli avrebbero rivolto frasi intimidatorie in relazione a una gara di appalto. Va sottolineato che tali vicende non fanno parte delle contestazioni contenute nella ordinanza cautelare eseguita oggi





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