Visualizzazioni totali

venerdì 14 marzo 2014

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura

Scongiurata la chiusura delle sedi di Giudici di Pace: prima vittoria per l'Avvocatura 

di Mario Setola



.
Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Tirano un sospiro dunque, anche gli uffici della provincia di Napoli, in particolare, conserveranno la sede i circondari di Pozzuoli, Afragola, Casoria, Frattamaggiore, Marano di Napoli, Trentola Ducenta, Marigliano, Pomigliano d'Arco, Portici, Castellammare di Stabia, Sorrento, Torre del Greco. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. "Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all'attuazione della nuova geografia giudiziaria" ha sottolineato il ministro. "Dopo una articolata istruttoria - ha continuato Orlando - si è introdotta così un'innovativa modalità di funzionamento degli uffici del Giudice di Pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici". Al momento dell'entrata in vigore del decreto, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del Giudice di Pace che non rientrano nell'elenco delle richieste accolte. Queste chiusure consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l'entrata in vigore della riforma. Uffici del giudice di pace mantenuti ai sensi dell'articolo 3 del D.lgs. 7 settembre 2012, n. 156. Quindi a carico dello stato centrale ci sarà solo il costo legato agli indennizzi dei magistrati, mentre tutte le altre spese, saranno a carico degli Enti locali. “Finalmente un ministro con cui si può dialogare – tuonano le associazioni forensi – con la Cancellieri ed il suo staff si era rotto qualcosa. Il dialogo tra le parti e l’interesse preminente del cittadino sono alla base di tutto”. 

Renzi: Io buffone se soldi non arrivano entro il 27 maggio. Replica dei pensionati: "Non siamo cittadini di serie B"

Renzi: Io buffone se soldi non arrivano entro il 27 maggio. Replica dei pensionati: "Non siamo cittadini di serie B"


"I soldi ci sono, il punto è dove metterli". Il Premier a Porta a Porta replica a chi, come Brunetta di Forza Italia, è scettico sulle coperture delle sue misure. "Ora per la prima volta invece di aumentare le indennità ai consiglieri regionali diamo i soldi alle famiglie". "Se il 27 maggio non arrivano negli stipendi, sono un buffone", ironizza Renzi. Poi precisa: "Non daremo più soldi ai pensionati, ma non chiederemo nemmeno un contributo per sostenere la manovra alle pensioni fino a 3 mila euro". E torna alle coperture: "7 miliardi sa spending review, 2,2 miliardi dal calo dello spread, 500 milioni dal taglio degli stipendi dei manager Pa e via auto blu". Ma socppia la rivolta dei pensionati che commentano: "Non siamo serie B, reagiremo". "E' inaccettabile che per pensionati e anziani non ci siano sgravi fiscali. Non siamo cittadini di serie B, rimarcano. L'esecutivo si ravveda perchè non staremo fermi e zitti". 

giovedì 13 marzo 2014

Caivano (Na): Consiglio comunale flop, ma la maggioranza prepara la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio, Pasquale Mennillo

Caivano (Na): Consiglio comunale flop, ma la maggioranza prepara la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio, Pasquale Mennillo


di Francesco Celiento


Pasquale Mennillo
Se qualcuno credeva (ancora) che la politica locale emettesse almeno qualche vagito, stasera (12 Marzo) è stato prontamente smentito. La neo maggioranza del sindaco Falco (sulla carta 20 consiglieri comunali più il primo cittadino) ha subito il più clamoroso degli scivoloni. Infatti, il consiglio comunale, convocato dopo tanto tempo, è finito prima di iniziare per mancanza del numero legale. Bastavano 16 presenti in aula per fare la seduta, anzi anche qualcuno in meno vista la presenza di alcuni membri dell’opposizione. Il sindaco si è giustificato dicendo che sono giunti in ritardo, evidentemente molto in ritardo, visto che l’appuntamento era per le 19, ma l’appello è iniziato almeno un’ora dopo. Nessun rispetto nemmeno per i cittadini che sono giunti in perfetto orario, quindi. Alla maggioranza mancavano in aula almeno sette consiglieri e il presidente Mennillo, che non sembra simpatico al sindaco e viceversa, subito ha dichiarato sciolta la seduta. Fra il pubblico presente molta gente dei rioni popolari, i quali hanno esposto cartelli per protestare contro le modalità con cui il Comune vuol vendere loro le abitazioni in cui risiedono da decenni. Intanto, il sindaco subito dopo l’ennesima figuraccia, purtroppo abbiamo perso il conto dei consigli rinviati, ha radunato, nella stessa scuola Scotta, i suoi consiglieri comunali e ha fatto firmare loro un documento, che di sicuro sarà la mozione di sfiducia da presentare contro il presidente del Consiglio Comunale Pasquale Mennillo, esponente dell’opposizione, un perfetto capro espiatorio in questo caso. Perché tanti consiglieri comunali di maggioranza si sono assentati o sono giunti in colpevole ritardo? Forse qualcosa non ha funzionato… e non aggiungiamo altro. Le voci circolate che mettevano in dubbio il regolare svolgimento del consiglio comunale erano fondate, quindi. I politici rimarranno al potere, ma la politica ormai è morta e sepolta. Amen.

Corruzione: Arrestato ex Vice Sindaco di Pavia

Corruzione: Arrestato ex Vice Sindaco di Pavia


Ettore Filippi
Ex Vice Sindaco (Pavia)
Arresti domiciliari per l'ex vice sindaco di Pavia, Ettore Filippi, e l'imprenditore edile Ciro Manna. Per entrambi l'accusa è di corruzione. Gli arresti sono legati all'indagine "Punta Est", che nel 2012 ha portato al sequestro di un cantiere di 9 mila metri quadri e all'emissione di misure cautelari per un professore universitario di Pavia, un imprenditore e un dirigente del Comune di Pavia. 

mercoledì 12 marzo 2014

Speciale New York: Una bomba fa esplodere e crollare un palazzo, gente intrappolata almeno 11 i feriti

Speciale New York: Una bomba fa esplodere e crollare un palazzo, gente intrappolata almeno 11 i feriti


Un edificio è crollato a Manhattan, ad Harlem, tra la 116.ma e Park Avenue, a causa di un esplosione. Ci sarebbero al momento 11 feriti. Le cause sono ancora da scoprire. Forse, da indiscrezioni, una bomba nel citofono. Intanto i  Vigili del Fuoco hanno dichiarato che la "situazione è sotto controllo". Si parla di persone "intrappolate" nell'edificio di 4-5 piani. Udite almeno 3 esplosioni; si sente anche un forte odore di gas. La deflagrazione ha danneggiato gli edifici adiacenti. La Metrò North Railroad, che passa molto vicino all'area del crollo, ha sospeso il servizio ferroviario. 

Italicum: "Si della Camera tra polemiche ed insulti". Renzi esulta: "Politica 1, disfattismo 0"

Italicum: "Si della Camera tra polemiche ed insulti". Renzi esulta: "Politica 1, disfattismo 0"


L'Italicum, la proposta di riforma elettorale basata sull'intesa Renzi-Berlusconi, passa alla Camera dopo un dibattito rovente che divide la stessa maggioranza che sostiene il governo: 365 voti a favore, 156 contrari, 40 astenuti. I partiti minori della maggioranza in parte votano sì, in parte no, si astengono protestando contro le soglie di sbarramento e liste bloccate. Il Partito Democratico vota sì tra forti contrasti interni. Tra i 13 deputati assenti ingiustificati al voto ci sono Letta e Civati. Vota a favore Forza Italia, ma i dissidenti non mancano: 5 assenti, 1 astenuto, 1 no. Movimento 5 Stelle, Sel, Lega Nord e Fratelli d'Italia votano no: urla e cartelli di protesta. Ora la parola passa al Senato. "Volevano dimostrare che sì mi hanno lasciato il partito e Palazzo Chigi ma che i numeri ce li avevano loro. Invece abbiamo vinto noi. Ci hanno messo la faccia i giovani come Speranza e i trabocchetti sono finiti. Dall'altra parte, un'altra generazione della Bindi e dei Lettiani". Quanto lo ha affermato il premier Renzi, subito dopo l'approvazione alla Camera. 

Piano Casa: Interventi da 1,6 miliardi. Cedolare secca passa dal 15 al 10%

Piano Casa: Interventi da 1,6 miliardi. Cedolare secca passa dal 15 al 10%


Agevolare gli affitti, facilitare l'acquisto e stimolare l'edilizia sociale. Approda in Cdm il "piano casa" da 1,6 miliardi. Le coperture arriveranno da pensioni d'oro e dall'edilizia agevolata. Passa da 100 a 200 milioni di euro il fondo affitti, (100 quest'anno e 100 per il 2015); riduzione della cedolare secca sugli affitti dal 15 al 10%; potenziamento delle detrazioni fiscali per gli inquilini di alloggi sociali (in tre anni detrazioni Irpef di 530 euro); sgravi per chi investe in alloggi sociali e possibilità di riscattarli dopo 7 anni; fondo per inquilini morosi "incolpevoli"; verranno alienate le case popolari; lotta all'occupazione abusiva.