Italicum: "Si della Camera tra polemiche ed insulti". Renzi esulta: "Politica 1, disfattismo 0"
L'Italicum, la proposta di riforma elettorale basata sull'intesa Renzi-Berlusconi, passa alla Camera dopo un dibattito rovente che divide la stessa maggioranza che sostiene il governo: 365 voti a favore, 156 contrari, 40 astenuti. I partiti minori della maggioranza in parte votano sì, in parte no, si astengono protestando contro le soglie di sbarramento e liste bloccate. Il Partito Democratico vota sì tra forti contrasti interni. Tra i 13 deputati assenti ingiustificati al voto ci sono Letta e Civati. Vota a favore Forza Italia, ma i dissidenti non mancano: 5 assenti, 1 astenuto, 1 no. Movimento 5 Stelle, Sel, Lega Nord e Fratelli d'Italia votano no: urla e cartelli di protesta. Ora la parola passa al Senato. "Volevano dimostrare che sì mi hanno lasciato il partito e Palazzo Chigi ma che i numeri ce li avevano loro. Invece abbiamo vinto noi. Ci hanno messo la faccia i giovani come Speranza e i trabocchetti sono finiti. Dall'altra parte, un'altra generazione della Bindi e dei Lettiani". Quanto lo ha affermato il premier Renzi, subito dopo l'approvazione alla Camera.
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