Antimafia: Rosy Bindi eletta presidente. PdL: Commissione delegittimata, lasci
Rosy Bindi (Pd) è stata eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia. La Bindi è stata eletta nel voto di ballottaggio con il sì di Pd e Sel, mentre Scelta Civica si è astenuta. Scontro Pdl-Pd. Il Popolo della Libertà ha disertato le votazioni protestando contro la volontà del Partito Democratico di "imporre" un suo candidato "senza la necessaria condivisione per una scelta cosi importante", hanno sostenuto i capigruppo Schifani e Brunetta. Nuti (Movimento 5 Stelle) ha smentito qualsiasi giallo su una presunta spaccatura dei cinque stelle nel primo voto: Gaetti aveva avuto 6 e non 8 voti "perchè lui non si è votato" e c'era un assente. Intanto, Fava (Sel) e, appunto, lo stesso Gaetti (M5S) sono stati eletti vicepresidenti della commissione parlamentare Antimafia. Fava ha avuto 21 voti e Gaetti 7. 5 le schede bianche. Di Lello (Psi) e Attaguile (Lega Nord), invece, sono stati eletti segretari dell'Antimafia. Entrambe hanno ottenuto 11 voti. In precedenza Rosy Bindi (Pd) è stata eletta, appunto, presidente nel voto di ballottaggio contro Gaetti.
Il Popolo della Libertà dopo non aver partecipato alle votazioni, contesta l'elezione di Rosy Bindi (Pd) alla presidenza della Commissione parlamentare Antimafia. Cicchitto invita la Bindi a dimettersi: il comportamento del Partito Democratico "e del tutto inaccettabile perchè ha eletto da solo il presidente della commissione antimafia". Ora il Popolo della Libertà, dice Cicchitto, "non prenderà più parte ai lavori della Commissione togliendole così un'effettiva rappresentanza generale". Gasparri attacca: "Inaccettabile strappo del Partito Democratico pur di dare una poltrona alla Rosy Bindi". Brunetta chiede al Pd "un segnale di distensione": la Bindi - dice - si dovrebbe dimettere immediatamente".
Con il Popolo della Libertà "tutti dobbiamo unirci nella lotta alla mafia". Rosy Bindi (Pd), appena eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia, invita il Popolo della Libertà "a sanare la frattura" della sua non partecipazione alle votazioni. "Mi auguro che chi non ha partecipato al voto, riconosca che oggi c'è stato un voto", sostiene Bindi. "Siamo qui - osserva - per combattere la mafia e non per farci la guerra tra di noi". Il Pd ha rotto i patti con il Pdl? "Se ci sono stati patti - continua Bindi - non ero a conoscenza". E al Pdl che chiede le sue dimissioni replica: "Non posso non rispettare le 25 persone che mi hanno votato". Il Pdl "indichi il capogruppo".