Visualizzazioni totali

martedì 22 ottobre 2013

Sindacati: Sciopero contro la manovra. Decisa un'agitazione di 4 ore

Sindacati: Sciopero contro la manovra. Decisa un'agitazione di 4 ore, con Manifestazioni gestite al livello territoriale


Uno sciopero nazionale di 4 ore, con Manifestazioni gestite a livello territoriale, nel prossimo mese. E' quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil, dopo le critiche alla legge di Stabilità. L'annuncio ci è giunto da un nostro collaboratore presente in una conferenza stampa congiunta di Camusso, Bonanni e Angeletti. 

Maradona: Gesto ombrello a Equitalia era satirico?

Maradona: Gesto ombrello a Equitalia era satirico?


Il gesto dell'ombrello a Equitalia fatto da Diego Armando Maradona a "Che tempo che fa", "non voleva essere offensivo ma solo satirico". Lo dice lo stesso Maradona, secondo quanto riferito da un suo legale, poco prima di partire per Dubai. E al Vice ministro dell'Economia Fassina che ha definito da "miserabile" il suo gesto, replica: "Fassina non faccia come Equitalia, che si fa pubblicità con i comunicati stampa, usando il nome di Maradona". Brunetta (Pdl) commenta: è stato un "episodio indecente", ma "più grave ancora è il comportamento di Fazio". E annuncia di aver depositato una "interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai". Intanto, il presidente di "Che tempo che fa", Fazio, ha dichiarato che il gesto dell'ombrello dell'ex calciatore Maradona "si poteva certamente evitare". Il direttore di Rai3 , Vianello, ha precisato: "Ci rammarichiamo di quanto accaduto": il gesto è legittimamente apparso offensivo nei confronti di chi, a nome dello Stato, applica la Legge in un Paese a così alta evasione fiscale". "Durante la trasmissione di domenica - aveva premesso Fazio - ho ritenuto doveroso porre la questione Maradona-Fisco che in questi giorni non era stata ancora affrontata.

Pdl, 24 Senatori: Stop a critiche governo. Bondi: Alfano e Schifani li fermino

Pdl, 24 Senatori: Stop a critiche governo. Bondi: Alfano e Schifani li fermino


"Non è più possibile tollerare la critica distruttiva e permanente " di parte di una parte minoritaria del Popolo della Libertà "alla Legge di Stabilità e all'operato del governo di cui 5 nostri ministri fanno parte e a cui abbiamo riconfermato la fiducia meno di tre settimane fa su indicazione dello stesso presidente Berlusconi". Lo affermano in una nota congiunta 24 senatori del Popolo della Libertà. E sottolineano la necessità che il confronto interno riacquisti "correttezza". L'altolà prende spunto dalle accuse della senatrice Bonfrisco al ministro Quagliariello sulla legge di Stabilità. Dopo il documento firmato dai 24 senatori del Pdl per chiedere di fermare le critiche distruttive al governo, Bondi chiede l'intervento di Alfano e Schifani. "Non dubito - dice Bondi - che il Segretario Alfano e il Capogruppo Schifani vorranno stigmatizzare la dichiarazione" dei 24 senatori, fatto gravissimo in quanto espressione di una corrente organizzata, attraverso cui si pretenderebbe di limitare in modi e toni inusuali il libero e legittimo confronto sulla legge di Stabilità".

lunedì 21 ottobre 2013

Presidio degli Antagonisti a Porta Pia: Restiamo qui!. Domani incontro con Lupi e Marino

Presidio degli Antagonisti a Porta Pia: Restiamo qui!. Domani incontro con Lupi e Marino 


E' trascorsa tranquilla la seconda notte dei manifestanti accampati a Porta Pia, a Roma. Una quindicina le tende rimaste nel presidio che dalla Piazza centrale si è spostato davanti al ministero delle Infrastrutture permettendo il passaggio di auto e autobus. "Resteremo sicuramente fino a domani", quando è previsto un incontro con il ministro Lupi e il Sindaco di Roma, Marino. A presidiare la zona ci sono ancora i blindati e camionette di Polizia e Guardia di Finanza. Domani, intento, il Gip dovrà esaminare la richiesta della Procura di convalida di 6 dei 16 fermi durante i due cortei che hanno attraversato Roma venerdì e sabato scorsi. 


L'avvocato Risponde

L'avvocato Risponde 

(Spazio settimanale dedicato all'avvocato risponde)


Avvocato Mario Setola
(Foro di Napoli)
Egregio Avvocato, mi chiamo Giovanbattista ho 35 anni e scrivo da Pomigliano D'Arco. Avendo lavorato per 3 anni con la qualifica di direttore commerciale per una ditta italiana, ho scoperto che il mio nominativo appare ancora sul sito della mia ex azienda nonostante io da anni non ne faccia più parte di quella società. Ora, dal momento che ritengo la cosa dannosa per la mia immagine, mi potrebbe consigliare cosa devo fare?

Gentilissimo Giovanbattista, 
Veda, ai sensi dell'articolo 7 Codice Civile, norma che tutela il diritto al nome, la persona che possa risentire pregiudizio dall'uso che altri indebitamente fanno del proprio nome, può chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo il risarcimento del danno, come diritto all'uso esclusivo del proprio nome, è protetto con la cosiddetta azione di usurpazione che si potrebbe esperire contro contro chi usi indebitamente il nome di altri nelle seguenti ipotesi; 
a) Per identificare sè, attribuendosi la rinomanza acquisita da altri; 
b)Per indicare una cosa, scegliendo come marchio di un prodotto per esempio il nome di una persona;
c) Per fare comunque indebito uso del nome altrui; In quest'ultimo caso pacifica Giurisprudenza ha affermato che "l'uso non autorizzato del nome altrui costituisce una illecita lesione sia del diritto di cui all'articolo 7, che dell'identità personale e comporta pertanto il risarcimento del danno" (ex plurimis Trib. Milano 2 Marzo 2000). L'azione di usurpazione mira ad ottenere dal Giudice una sentenza che ordini la cessazione del fatto lesivo, e di tale sentenza può altresì essere ordinata dal Giudice la pubblicazione in uno o più giornali. Fondamentali in casi del genere a la pubblicità. Non è "appagante" in alcuni casi infatti la cessazione del fatto lesivo in se, ma fondamentale è la precisazione che l'evento è stato interrotto e che c'è stata la condanna dell'autore dello stesso fatto lesivo. Non occorre che la persona lesa provi di avere subito un danno. In casi simili basti infatti dimostrare che il nome sia stato usurpato e che il fatto appaia suscettibile di recargli un pregiudizio, anche non economico, ossia che sussista il vero pericolo di generare nelle persone una qualche forma di confusione. Questo affinchè cessi il fatto lesivo e possa essere condannato l'autore. Diverso è leggermente più complesso è il caso in cui si voglia chiedere anche una sorta di risarcimento danni. Per ottenere inoltre il risarcimento de quo infatti, occorrerà invece provare, oltre al dolo o la colpa dell'autore della violazione, il pregiudizio effettivamente subito secondo la disciplina del fatto illecito ex. art. 2043 del Codice Civile. Ai fini pratici, evengo al suo caso di specie le suggerisco di diffidare la ditta, presso cui prestava la sua attività lavorativa, a perpetrare tale condotta lesiva significando loro che, in difetto, adirà l'autorità giudiziaria. Qualora inoltre, ritengo che da tal fatto lesivo sia a lei derivato, in modo concreto, anche un danno (sia patrimoniale che non), potrà ottenere dall'autorità giudiziaria - adempiendo all'onere della prova a suo carico - anche il risarcimento. Le ricordo che il danno (risarcibile) va calcolato non solo per quello che si definisce danno emergente il danno cioè conseguenza diretta dell'eventuale illecito/inadempimento ma anche per il lucro cessante, cioè per il mancato guadagno conseguente all'illecito/inadempimento (per rimanere nel caso precedente, il mancato guadagno lavorativo derivante dalla mancata appetibilità alle sue prestazioni da parte di altra azienda che la riteneva ancora nella pianta organica di quella società). 

Cordiali Saluti 

Avvocato Mario Setola - Iscritto all'ordine degli Avvocati di Napoli al n. AA0233492 - 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145 
Tel. 081.8322523 - 081.8314496 - Fax: 081.8322523
Cell: 338.2011387
Email: avvocato.mariosetola@libero.it
Pec: mariosetola@avvocatinapoli.legalmail.it





Monti: Su Imu Letta si inginocchia al Pdl

Monti: Su Imu Letta si inginocchia al Pdl 


Senza un contratto di coalizione chiaro, accadrà in futuro quello che è successo per la manovra, con Letta che sull'Imu "si è inginocchiato al Popolo della Libertà, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l'Iva". Così Mario Monti in una recente intervista televisiva. E: "Trovo curioso che Mauro e Casini, che stanno facendo aperture al Pdl, critichino Scelta Civica". La Stabilità è minacciata dal Partito Democratico, "variabile indipendente" e dal Pdl con "continui diktat", si scrive Letta ma "si legge Brunetta". "In Europa e nel Ppe" ritengono che io abbia salvato l'Italia. Letta? "Vorrei un governo del fare non del disfare". Ancora: "Avrei fatto l'accordo con il Popolo della Libertà, ma depurato da certi personaggi e prassi, incompatibili con Scelta Civica". Infine: "Chi non ha votato Scelta Civica perchè c'era Casini forse aveva ragione". Su Berlusconi: "Se venisse usata la grazia non mi scandalizzerei". L'ex Premier è tornato anche sull'episodio del cagnolino regalatogli durante un intervista Tv da Bignardi: "Fu scorretta" a mettermelo in braccio.  

Pronto l'assalto alla Bastiglia. La Legge di Stabilità oggi a Bruxelles. I nodi: Sanità, Statali e Cig

Pronto l'assalto alla Bastiglia. La Legge di Stabilità oggi a Bruxelles. I nodi: Sanità, Statali e Cig


In attesa dell'esame di Bruxelles previsto per oggi, Pd e Pdl sono pronti a dare battaglia alla Legge di Stabilità. Domani comincia in Senato l'esame della manovra ma potrebbero arrivare montagne di emendamenti che la appesantirebbero di 8-10 miliardi. Le critiche alla Legge di Stabilità non si fermano e i sindacati oggi valuteranno l'ipotesi di uno sciopero. Forti critiche anche da Confindustria. Tutti contestano l'esiguità del cosiddetto cuneo fiscale da 14 euro al mese. Il Partito Democratico propone di concentrare le risorse verso i redditi più bassi e potrebbe cercare in Parlamento di raddoppiare i 2,5 miliardi oggi disponibili. Sull'altro fronte, il Popolo della Libertà, giudica troppo onerosa la sostituzione dell'Imu con Trise, Tari e Tasi. Quindi, punta all'abolizione. Resta, comunque aperta la questione Sanità, uno dei nodi più difficili da sciogliere: scongiurati i tagli, il ministro Lorenzin e le Regioni vogliono evitare l'aumento dei ticket dal 2015. Critica anche la "partita" degli oltre 3 milioni di statali. Ci sono forti pressioni per rivedere i tagli, soprattutto per il comparto sicurezza. Cosi come le risorse per la Cassa integrazione, che per i sindacati sono insufficienti. A rischio anche il taglio lineare delle agevolazioni fiscali, già criticato dal Pd.