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giovedì 17 ottobre 2013

Diffamazione: Arriva l'Ok della Camera a nuova legge

Diffamazione: La Camera approva la nuova legge 


Con 308 voti a favore e 117 contrari la Camera dei Deputati ha approvato la legge che interviene sul reato di diffamazione a mezzo stampa, eliminando il carcere per i giornalisti. Hanno votato a favore il Partito Democratico, il Popolo della Libertà, Scelta Civica, Udc e Lega Nord. Hanno votato contro Sel e Movimento 5 Stelle. Il provvedimento ora passa all'esame del Senato. 

Commissione Antimafia: Nuova "Fumata Nera", il Pd fa mancare il numero legale

Commissione Antimafia: Nuova "Fumata Nera", il Pd fa mancare il numero legale 


La Commissione Antimafia è nuovamente nel caos per l'elezione del Presidente. Salta infatti l'intesa su Lorenzo Dellai (Scelta Civica) come candidato alla presidenza. Un accordo che, secondo quanto riferito, sembrava raggiunto nella mattinata. Ma i Parlamentari del Partito Democratico hanno abbandonato San Macuto, determinando così anche la mancanza del numero legale per il voto. Sia Pdl sia Scelta Civica hanno criticato l'atteggiamento del Partito Democratico che, sostengono, ha gettato un'importante commissione nel caos. Il Segretario del Partito Democratico, Epifani, ha annunciato: "Sentirò i capigruppo perchè, al di là dei nomi, il problema è un candidato della maggioranza". 

Finanziamento ai Partiti: La Camera approva il ddl

Finanziamento ai Partiti: La Camera approva il ddl


Mentre i Politici appaiono nei Talk Show
e cercano demagogicamente di difendere
le fasce più deboli. Mentre hanno il coraggio 

di piangere la morte dei tanti immigrati. 
Mentre la disoccupazione giovanile tra i 18 e i 24 anni
arriva al 75%, per non parlare dei Cig. 
Mentre la nazione affoga
nei debiti, i Politici, quelli con la P

maiuscola hanno avuto "ancora una volta"
il barbaro coraggio di votare il ddl che prevede 
il Finanziamento Pubblico ai Partiti. 
La Camera dei deputati ha approvato il ddl del governo che abroga il finanziamento pubblico ai partiti. I sì sono stati 288, 115 i contrari e 7 gli astenuti. Ora il testo passa al Senato. Hanno votato a favore Partito Democratico, Popolo della Libertà, Scelta Civica e Lega Nord. Fratelli d'Italia si è astenuta, mentre il Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà hanno votato contro. 

Stato-Mafia: Sì a Napolitano testimone

Stato-Mafia: Sì a Napolitano testimone 

Lo ha deciso la Corte d'Assise di Palermo 


La Corte d'Assise di Palermo, che celebra il processo sulla trattativa Stato-Mafia, ha ammesso la richiesta della procura di Palermo di citare a deporre il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I Giudici del Processo per la presunta trattativa autorizzano le citazioni del Presidente della Repubblica, sulla lettera ricevuta dal suo Consigliere giuridico Loris D'Ambrosio, solo "nei limiti" fissati dalla Corte Costituzionale". In quella lettera, del 18 giugno 2012, D'Ambrosio esprimeva il  "timore" di "essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi e ciò nel periodo tra il 1989 e il 1993". 

Milano: Sciolto il Comune di Sedriano per infiltrazioni mafiose

Milano: Sciolto il Comune di Sedriano per infiltrazioni mafiose

Minacciata a 23 anni. Anche a Sedriano c'era puzza di Mafia

di Gaetano Daniele


Alfredo Celeste
Alla faccia di chi sosteneva la tesi che al Nord "la Mafia non esisteva". Purtroppo, anche a Sedriano (Milano), il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Un territorio "contaminato" quello di Sedriano, non solo nel tessuto economico e finanziario ma, appunto, anche all'interno delle Istituzioni locali. Difatti, la mano "Ndranghetista", emerge costante in tutte le ultime inchieste giudiziarie, come la "Infinito". Insomma, ricostruendola a lettere del Procuratore Capo di Milano, Edmondo Bruti Lliberati, quello di Sedriano: "è un primato di cui avremo fatto volentieri a meno", "ma è l'ultimo indicatore di un radicamento del tessuto mafioso in terre Lombarde. Secondo la Procura di Milano, infatti, il Sindaco  Celeste, avrebbe piegato le sue mansioni agli interessi di due imprenditori legati alla "Ndrangheta", ovvero Eugenio Costantino (legato al Clan di Grillo-Mancuso), proprietario di vari Compro Oro, e Silvio Marco Scalambra, proprietario di alcune cooperative. Costantino e Scalambra sono anche parenti di due donne che sono state consigliere di maggioranza a Sedriano, Teresa Costantino e Silvia Fagnani. Entro la fine di ottobre dovrebbe arrivare il primo passo del Gup che stabilirà se inviare a giudizio Celeste (che è stato per tre mesi agli arresti domiciliari), oppure se archiviare la sua posizione. Intanto, però, va sottolineato che, la scorsa settimana il Pm della dda di Milano, Alessandra Dolci, ha chiesto la misura della sorveglianza speciale per Celeste. Istanza da cui è emerso che al Sindaco viene contestata anche l'aggravante di aver favorito la "Ndrangheta". 

La Storia

Ester  Castano
Giornalista Antimafia 
La vicenda di Sedriano si raffigura con quella di Ester Castano, prima diffida e querelata più volte dal Sindaco Alfredo Celeste (pretendeva che lei non gli si avvicinasse e non gli si facesse domande) e infine minacciata dalla criminalità con un biglietto d'auguri giunto insieme ad un proiettile nella sede del suo giornale locale alla fine del 2012. Una storia, che la ragazza, che ha solo 23 anni, ha affrontato con grande coraggio e senso di responsabilità e appartenenza alle Istituzioni. Senza mai smettere di scrivere per la testata per cui lavorava. Ester, che è solo una collaboratrice, dovrà difendersi in Tribunale ma non si spaventa ne indietreggia di un solo centimetro: "Ho fatto solo il mio lavoro di giornalista" - racconta - abbiamo iniziato da un'inchiesta sull'erba ingiallita del parco comunale, scoprendo che durante i lavori vi erano stati tombati dei rifiuti speciali, e poi - continua Ester - non abbiamo fatto altro che leggere carte e raccogliere fatti che erano sotto gli occhi di tutti". La decisione di sciogliere l'amministrazione è stata presa nella seduta del Consiglio dei ministri di ieri "al fine di consentire le operazioni di risanamento delle Istituzioni locali, nella quale sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata". 

mercoledì 16 ottobre 2013

Rai: Scontro Gubitosi-Brunetta su Fazio

Rai: Scontro Gubitosi-Brunetta su Fazio 


Fabio Fazio e Luciana Litizzetto
5,4 milioni di euro in 3 anni
"Ci sono professionalità come quella di Fabio Fazio, ma anche altre, che sono un grande valore per la Rai e i telespettatori. Fazio peraltro non è un costo per l'azienda, ma una fonte di profitto e garantisce un'informazione trasparente, seria e di altissima qualità". Lo ha detto il dg Rai, Gubitosi, dopo le accuse di Brunetta, giustamente, che replica e definisce "offensiva" la dichiarazione di Gubitosi, accusandolo di "negare l'evidenza del comportamento fazioso di Fabio Fazio verso una fetta di politici, appunto condannato dall'Agcom per mancanza di pluralismo". Difatti, al di là dei tanti ospiti professionali, l'indirizzo di Fazio e della Litizzetto mirano nel 99,9% delle puntate alla critica politica verso Silvio Berlusconi e il Centro destra. Insomma, 10 milioni di euro in 3 anni in due, sono tantissimi per chi usa il servizio pubblico ai soli fini denigratori o con "finezza" diretti "solo" verso una parte politica. 

Legge Stabilità: Cgil-Uil pronte a sciopero. Camusso: "Tutto per cambiare legge". Angeletti: "Gravi misure su statali". Landini: "Verso sciopero generale". Ma Bonanni: "Prima volta no più tasse"

Legge Stabilità: Cgil-Uil pronte a sciopero. Camusso: "Tutto per cambiare legge". Angeletti: "Gravi misure su statali". Landini: "Verso sciopero generale". Ma Bonanni: "Prima volta no più tasse"


"Bisogna cambiare la Legge di Stabilità e decideremo tutte le cose utili per questo fine". Lo afferma Camusso, leader della Cgil, non escludendo il ricorso allo sciopero generale contro il provvedimento varato ieri dal governo. "Decideremo nelle prossime ore", spiega. "Con Cisl e Uil abbiamo una piattaforma unitaria", sottolinea. "Sono sempre poco affascinata dai dibattiti di chi prima decide quali modalità e poi i perchè". Sì alla mobilitazione, ma serve anche "dialogo con il governo". Per Camusso, la Legge di Stabilità "smentisce le promesse fatte in queste settimane da molti ministri e dal governo". Per Angeletti: "La Uil è certamente pronta" a protestare forti fino allo sciopero contro le misure della Legge di Stabilità relative al pubblico impiego: dal blocco dei contratti a quello del turn over, dal taglio degli straordinari alle misure sulla liquidazione. "Vanno alla ricerca dei soldi ovunque. E' gravissimo - aggiunge Angeletti - se senza nessun criterio, se la prendono sempre con le stesse persone. Basta". Quasi dello stesso parere Landini (Fiom): Si terrà lunedì 21 ottobre un incontro tra i sindacati metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil "per arrivare ad uno sciopero generale della categoria", precisando che all'ordine del giorno non c'è solo il lavoro e una diversa politica industriale ma anche "il cambiamento di una Legge di Stabilità totalmente inadeguata". Sempre secondo il segretario della Fiom, "sulla redistribuzione del reddito i conti non tornano, non c'è un intervento sulle rendite e sulla crisi dell'industria". Forse l'unico a spezzare una mezza freccia a favore del governo è stato il segretario della Cisl, Bonanni, che a proposito della Legge di Stabilità, dice: "Ci aspettavamo di più", poi però, ha riconosciuto che "dopo anni e anni è la prima volta che, invece di caricarci di tasse, c'è addirittura un segno positivo". Per Bonanni "c'è un blocco di potere fatto di parte della Politica e dell'impresa che saccheggia la spesa pubblica".