Visualizzazioni totali

venerdì 4 ottobre 2013

Politica. Giunta dice sì a decadenza Berlusconi: I favorevoli sono stati 15, i contrari 8, ora il Senato dovrà esprimersi entro 20 giorni. Berlusconi: "Indegno, vogliono eliminarmi "Colpita al cuore la Democrazia"

Politica. Giunta dice sì a decadenza Berlusconi: I favorevoli sono stati 15, i contrari 8, ora il Senato dovrà esprimersi entro 20 giorni. Berlusconi: Indegno, vogliono eliminarmi, "colpita al cuore la democrazia"

di Gaetano Daniele


La Giunta delle elezioni ha proposto la decadenza di Berlusconi da senatore, con 15 sì e 8 no. Entro 20 giorni è previsto il voto politico, quello dell'Aula. Sono stati respinti i cinque motivi del ricorso dell'ex Premier. Al termine dei lavori, il presidente della Giunta, Stefano, assicura che c'è stato "un sincero confronto" e che nella sua relazione conclusiva, che arriverà in tempi brevi, cercherà di descrivere "nel modo più accurato le posizioni di tutti". "Ho sempre avuto come unica bussola - dice - il regolamento". Per Stefano, in merito al caso Crimi che, mentre la Giunta si stava esprimendo è uscito con un post su Facebook, dice: non c'erano motivazioni utili o sufficienti per sospendere la seduta". Berlusconi: "Da Giunta decisione indegna". "Violando i principi della Convenzione europea e della Corte Costituzionale sulla imparzialità dell'organo decidente e sulla irretroattività delle normi penali, sono venuti meno i principi basilari di uno Stato di diritto", così "si colpisce al cuore la democrazia". E aggiunge: "Questa indegna decisione è stata frutto non della corretta applicazione di una legge ma della precisa volontà di eliminare per via giudiziaria un avversario politico che non si è riusciti ad eliminare nelle urne attraverso i mezzi della democrazia". 






Caso Decadenza Berlusconi: E' subito battaglia. Giunta Senato in camera di consiglio. Un minuto di silenzio per Lampedusa

Caso Decadenza Berlusconi: E' subito scontro. Giunta Senato in camera di consiglio. Un minuto di silenzio per Lampedusa


Un minuto di silenzio per Lampedusa ed è subito battaglia nella Giunta delle elezioni del Senato sul caso "Decadenza" Berlusconi. Il presidente della Giunta Stefano ha introdotto la riunione dicendo che si è svolto "un serio confronto" basato "solo sulle questioni giuridiche". Nella sua relazione elenca "le cinque motivazioni" presentate da Berlusconi. Il legale di Berlusconi è assente. Stefano respinge le richieste del Popolo della Libertà d'intervenire perchè nella seduta pubblica possono parlare solo le parti e non i "commissari". Ora la Giunta è riunita in camera di Consiglio. Il voto sulla decadenza è atteso entro domani. Poi la parola passerà all'aula del Senato. 

Lampedusa, strage di migranti: l'Italia è in lutto

Lampedusa, strage di migranti: l'Italia è in lutto 


Sono proseguite tutta la notte le ricerche dei dispersi nel mare di Lampedusa; stamane il lavoro dei sommozzatori è ostacolato dal mare mosso. Resta incerto, oltre che drammaticamente alto, il bilancio delle vittime: nel dato dell'Interno i morti sono 111 e i superstiti 155, mentre si teme che sotto il barcone ribaltato sul fondale ci possano essere circa cento persone. Arrestato uno degli scafisti. A bordo c'erano circa 500 immigrati, eritrei e somali, partiti dalla Libia. Vicino alla costa hanno dato fuoco a una coperta per farsi notare, ma il barcone ha preso fuoco ed è affondato. 

Terre dei Veleni: Oggi alle ore 17.00, dal campo sportivo di Orta di Atella (Na), parte la Carovana "Comitato Fuochi" contro i roghi tossici

Terre dei Veleni: Oggi alle 17.00, dal campo sportivo di Orta di Atella (Na), parte la Carovana del Comitato Fuochi contro i roghi tossici



Tutti pronti. Oggi alle 17, il Comitato fuochi, apre la porta ai numerosi cittadini per protestare contro lo sversamento illegale di rifiuti altamente tossici per la salute dell'uomo che, in questi ultimi anni hanno provocato solo morte e tumori. Intanto, a Caivano un altro terreno è stato sequestrato. Un altro terreno inquinato con rifiuti speciali. Località "Omo morto". "Abbiamo bisogno di incontrarci, di vederci. Di prenderci per mano. Di farci coraggio. Oggi lo faremo. A Orta di Atella. Ci saremo tutti. Ma proprio tutti. Solo gli ammalati e gli anziani possono rimanere a casa. Ma parteciperanno ugualmente con il cuore". Così Padre Maurizio Patriciello (Parroco anti-camorra e anti-roghi), invita e apre ai cittadini. E nota: Oggi alle 17, si partirà  dal Campo sportivo. Da Orta a Caivano. Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto inviarci il suo saluto. 

Sindacati: Governo ora convochi parti sociali

Sindacati: Governo ora convochi parti sociali 


Ottenuta la fiducia, "il governo convochi subito le parti sociali, non vorremmo una finanziaria che va in Parlamento senza essere stata discussa". Lo ha detto il leader Cgil, Camusso, allo sciopero generale a Piombino. Il governo faccia le scelte necessarie e la legge di stabilità punti alla restituzione fiscale al lavoro e imprese. E il leader della Cisl, Bonanni, a Piombino anche lui per difendere le acciaierie della cittadina: "La produzione industriale è la ricchezza del nostro Paese e non va smantellata, il governo affronti il problema con noi. Angeletti (Uil): "Il governo cambi la politica economica, o l'esecutivo va cambiato". 

Decadenza, Occhi puntati sulla Giunta: Atteso il voto sul caso Berlusconi

Decadenza, Occhi puntati sulla Giunta: Atteso il voto sul caso Berlusconi 


Attesa per la riunione di oggi della Giunta per le elezioni sulla decadenza di Berlusconi. La Giunta si riunirà in mattinata in seduta pubblica, trasmessa in diretta. Si aprirà con l'intervento del presidente-relatore, Stefano. Poi la parola passerà alle parti, che illustreranno le memorie difensive, già depositate, e risponderanno ad eventuali domande. Successivamente la riunione in Camera di Consiglio che deciderà con voto palese ma non pubblico. La decisione è attesa subito e comunque entro le 48 ore. Berlusconi: "Domani non sarò in Giunta", perchè quella sul caso Mediaset "è una sentenza politica". "Sono convinto - aggiunge Berlusconi - che otterrò dalla Corte Europea la revisione del processo e l'annullamento della sentenza" emessa dalla Cassazione. E poi: "Il Popolo della Libertà è unito, c'è solo qualche contrasto interno". Nessun "dissenso". "Stamattina sono stato due ore con Alfano". Il sì alla fiducia? "Abbiamo avuto assicurazioni sulle cose da fare da Letta". 

giovedì 3 ottobre 2013

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Quagliariello: Ministri estranei al nuovo gruppo

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Qaugliariello: Ministri estranei a nuovo gruppo 

di Gaetano Daniele


In oltre 12 ore di dibattimento parlamentare, che non ha risparmiato colpi di scena, il Premier Letta ha ottenuto la fiducia e quel "chiarimento", preteso all'indomani delle dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà e sul quale ha ricevuto l'ampio sostegno del Colle. Questi i numeri: al Senato 235 sì e 70 no, alla Camera 435 sì e 162 no. Ma la partita più strategica si è giocata a Palazzo Madama, dove Letta contava sui voti dei dissidenti del Pdl, 25-30 sembrava, ai quali si è aggiunto il sì a sorpresa di Silvio Berlusconi, difronte al quale a Letta è sfuggito un "GRANDE!", immortalato dalle telecamere, a suggello di una giornata per molti versi "storica". Berlusconi, appunto, decide di intervenire in Aula al Senato e a sorpresa dice sì al governo Letta. "Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme tutte queste aspettative, il fatto che l'Italia ha bisogno di un governo e di riforme, abbiamo deciso non senza interno travaglio di esprimere un voto di fiducia", così Berlusconi in Senato. E aggiunge: "Avevamo la speranza che cambiasse il clima "attraverso una semplificazione". "Questa speranza l'abbiamo ancora". Dopo l'annuncio di Berlusconi, applausi dal Pdl. Mentre Letta sorride e scuote la testa, il Cavaliere precisa: "Non è stata marcia indietro". Intanto, va registrato un dato politico fondamentale, difatti, nasce alla Camera un novo gruppo politico dei cosiddetti "Alfaniani". La richiesta è stata presentata nella Conferenza dei Capogruppo alla Camera e formalizzato alla presidenza di Montecitorio. Il nuovo gruppo è composto da 12 deputati, ma dovrebbe arrivare a 26. Il primo firmatario è Fabrizio Cicchitto. Da quanto si apprende (indiscrezioni ricevute via e-mail), il nuovo gruppo interverrà già oggi in Aula per il dibattito sulla fiducia al governo. Il Ministro per le riforme, Gaetano Quagliariello, a proposito del nuovo gruppo alla Camera ha dichiarato: "E' un'iniziativa dei Parlamentari che io non conosco". "I membri del governo ne sono estranei e non si sono mossi", ha poi precisato. E il ministro De Girolamo: "Non so niente resto con Berlusconi e nel Gruppo Pdl". Si formerà un nuovo gruppo anche al Senato, come quello alla Camera? Il Senatore Paolo Romani ad una nostra domanda, lo esclude. "Credo che, dopo la fiducia di oggi, si resta in una formazione unitaria del Popolo della Libertà".