Politica. Letta stamane al Senato, poi alla Cemra. Lo strappo di Alfano: Pdl voti fiducia. Giovanardi: Pronti a gruppo autonomo, ma Berlusconi: Pdl voti sfiducia

Il Premier Letta interverrà stamane al Senato e poi, nel pomeriggio, alla Camera. A Palazzo Madama l'aula si riunirà alle 09.30, con diretta TV. La seduta a Montecitorio inizierà alle 16. Il ministro Franceschini spiega che "il governo porrà comunque la fiducia in modo che ogni scelta avvenga in Parlamento, alla luce del sole, senza ambiguità e ipocrisie e senza alcuna trattativa. Sopratutto sul principio di netta e totale separazione tra vicende di governo e procedure alla Giunta delle autorizzazioni in Senato". In queste ore il Premier Letta sta limitando il discorso che pronuncerà alle Camere. Intanto, a Palazzo Grazioli, l'incontro tra Berlusconi ed Alfano, è durato circa un quarto d'ora. Al termine del colloquio riferiscono fonti presenti, le posizioni dei due sono rimaste invariate con il segretario del Popolo della Libertà pronto a votare la fiducia al governo Letta e il Cavaliere intenzionato a sfiduciarlo. Berlusconi è rimasto poi con alcuni dirigenti del partito, come Denis Verdini e Niccolò Ghedini e avrebbero contattato numerosi senatori del Pdl per cercare di verificarne l'orientamento. Alfano e gli altri 4 ministri del Pdl nei giorni scorsi si erano dimessi dal loro incarico di governo. I senatori dissidenti del Pdl, sono pronti a costituire un gruppo autonomo a Palazzo Madama e a votare la fiducia al governo Letta. Carlo Giovanardi, senatore dissidente del Pdl, annuncia: "Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l'equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri, al massimo - nota - è degli altri". Quanto, però, non ha spaventato il Leader Silvio Berlusconi che, al termine di un ennesimo vertice, appunto, tenuto a Palazzo Grazioli, avrebbe confermato la linea dura. La decisione sancirebbe di fatto una spaccatura all'interno del Popolo della Libertà, dopo lo strappo di Alfano che ha invitato il partito a votare la fiducia a Letta e con Berlusconi che sarebbe pronto ad andare alla conta in Senato. "Letta e Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del Leader del centro destra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l'agibilità politica?". Quanto lo ha riferito il Presidente del Pdl, Silvio Berlusconi a "Tempi", sostenendo anche che il governo Letta "ha usato l'aumento dell'Iva come arma di ricatto" verso il Pdl. Poi ha affermato: dal Pd "un'atteggiamento irresponsabile". "Pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo Letta".