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domenica 29 settembre 2013

Politica. I Ministri del Pdl si dimettono. Annuncio dopo richiesta di Berlusconi. Napolitano riceverà il Premier

Politica. I Ministri del Popolo della Libertà si dimettono. Annuncio dopo richiesta di Berlusconi. Napolitano riceverà il Premier Letta


Il Vice Premier Angelino Alfano ha annunciato le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà dal governo. "I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni". E' quanto ha fatto sapere il portavoce del vice presidente del Consiglio, Ministro dell'Interno e segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, a nome dell'intera delegazione del partito al governo. Pochi minuti prima dell'annuncio, il Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, in una nota aveva invitato ministri e parlamentari alle dimissioni immediate, definendo "inaccettabile l'ultimatum di Letta". In merito al gesto politico avanzato dagli esponenti del Pdl, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, concorderà con il Premier Letta un incontro "necessario". E' quanto si legge in una nota del Quirinale. Il Capo dello Stato fino a domani mattina sarà a Napoli per una serie di eventi programmati in occasione del 70° anniversario delle Quattro Giornate. Il rientro di Napolitano nella Capitale è previsto nel pomeriggio di domani. 

"Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di proprie dimissioni", per non essere complici sull'aumento dell'Iva. Lo ha ripetuto in una nota il Cavaliere, Silvio Berlusconi, chiedendo, appunto, dimissioni immediate anche ai parlamentari del partito. "Inaccettabile e irricevibile l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo". "La decisione di Letta - nota Berlusconi - di congelare l'attività del governo, determinando l'aumento dell'Iva, è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere e ci costringerebbe a violare gli impegni con gli elettori". 

sabato 28 settembre 2013

Bellona (Ce): Con "Voci nella storia" rivive Giovanni Giudicianni

Bellona (Ce): Con "Voci nella storia" rivive Giovanni Giudicianni

di Anna Aurilio


Gli eventi correlati che in genere anticipano la celebrazione del lutto cittadino del prossimo 7 ottobre, per la commemorazione del 70° anniversario dell'Eccidio dei 54 martiri del 1943, non si sono lasciati attendere. Sul cartellone degli avvenimenti, il piazzamento d'onore è stato offerto, come d'altronde era giusto, alla raccolta delle vicende e delle testimonianze della strage nazista, pagine scritte da Giovanni Giudicianni, amante, cultore, studioso e storico della Storia Patria, recentemente scomparso nel giugno scorso. Il libro "Voci nella Storia" sarà presentato infatti sabato 5 ottobre nella Sala consiliare "Martiri di Bellona" della Città Medaglia d'Oro al valor militare. Al tavolo dei lavori, il Sindaco Filippo Abbate, il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Valeriani, il Presidente della Regione Campania Anfim, Vincenzo Cerbone, il funzionario del ministero dei beni e delle Attività Culturali, Antonio Salerno, e il Presidente dell'Istituto Campano per la storia della Resistenza dell'Antifascismo e dell'Età Contemporanea, "Vera Lombardi", Guido D'agostino. Un dovuto e doveroso riconoscimento all'Avvocato Giudicianni, nominato tra l'altro anche Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana nel giungo del 1992, autore di tante altre importanti pubblicazioni come "Origini e Sviluppi del Culto di M.SS di Gerusalemme", "anche in questa piccola terra" e ancora altri testi. Ma, soprattutto, insostituibile voce narrante dei fatti storici nella docufiction "Un giorno qualunque di ottobre" nella sua funzione di esperto storico per conto del Ministero della Pubblica Istruzione a favore della scuola cittadina, l'Iac "Dante Alighieri" di Bellona. E a proposito della scuola locale, a differenza degli anni passati, nel tentativo di preservare la memoria nelle giovani generazioni, tutti gli alunni delle classi terminali della scuola  secondaria, assieme alle altre istituzioni, saranno delegazione ufficiale della "Dante Alighieri" alla celebrazione ufficiale del 7 ottobre. Una disposizione voluta e varata direttamente dal Collegio dei Docenti nei primi di settembre di quest'anno,. Insomma, non sempre è vero che la "memoria storica" si affievolisce con il correre del tempo, considerando che, come in ogni anniversario, le istituzioni e tutta la comunità locale riescono a cogliere gli avvenimenti e nel contempo a rigenerarsi, proprio come dimostra questa illustre iniziativa. 

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento 


Non ci sono le condizioni politiche, salta la manovrina ed è a rischio anche l'intervento per evitare l'aumento dell'Iva. E' la valutazione condivisa da tutto il Consiglio dei ministri, che ha deciso di rinviare l'esame del dl dopo il voto parlamentare. E' stato lo stesso Letta a chiedere un chiarimento definitivo. "E' impossibile impegnare il bilancio su operazioni di miliardi di euro senza la continuità dell'azione di governo. O si rilanciano e si pongono al primo posto gli interessi dei cittadini o si chiude questa esperienza", ha aggiunto Letta. Il ministro Delrio ha confermato che Letta chiederà la fiducia in un discorso programmatico. Intanto, è scontro sulla riforma della Giustizia, tra Alfano e Franceschini. Il Popolo della Libertà, non vuole chiarimenti che servono per tirare a campare. Il governo va avanti se conferma gli obiettivi. Questo quanto dichiarato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano in CdM. Alfano avrebbe chiesto di mettere la questione Giustizia nel chiarimento. E proprio su questo tema c'è stato un duro scontro con il ministro Franceschini. "Per il PDL parlare di giustizia è sinonimo di problemi giudiziari del Cavaliere. Non è possibile barattare la durata del governo con cedimenti sulle regole". Ha poi accusato il Pd, schiacciato "tra congresso e cecità antiberlusconiana" di essersi cacciato in questa situazione. "Se si aumentano le tasse - continua Alfano - non potremmo restare al governo. Insomma, difatti, il temuto aumento dell'aliquota dell'Iva dal 21 al 22%, che tutte le forze politiche volevano evitare, molto probabilmente arriverà martedì prossimo. Infatti, è saltato l'esame da parte del CdM del decreto che avrebbe sterilizzato l'aumento dell'Iva per tre mesi, oltre a finanziare per 330 milioni la Cassa integrazione in deroga. Lo scontro avvenuto in CdM ha spinto tutti i ministri a convenire sul fatto che non ci fossero le condizioni per varare la manovrina senza prima concludere il chiarimento voluto dal Premier Letta. 

venerdì 27 settembre 2013

Pomigliano D'arco: Presidio alla Fiat, corteo per rientro cassaintegrati

Pomigliano D'arco: Presidio alla Fiat, corteo per rientro cassaintegrati 


Stamane presidio organizzato dal Comitato di lotta cassaintegrati davanti allo stabilimento Fiat di Pomigliano D'arco. S.I. Cobas, centri sociali di Napoli e movimenti studenteschi chiedono il rientro dei lavoratori posti in cassa integrazione e il salario garantito per tutti. Presenti lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, esponenti del sindacalismo di base del movimento No Tav. Oltre 200 manifestanti hanno bloccato temporaneamente la statale 162, prima di disperdersi. Secondo la Fiat, tutti gli operai e impiegati del gruppo sono regolarmente al lavoro. 

Telecom: Il Governo vuole blindare la rete. Oggi il decreto sulla Golden Share? Vegas: Non serve Opa su Telecom

Telecom: Il Governo vuole blindare la rete. Oggi il decreto Golden Share? Vegas: Non serve Opa su Tlecom


Giuseppe Vegas
Presidente Consob
Il Sottosegretario all'Economia, Giorgetti ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione di oggi valuterà la bozza di un Dpr a proposito del caso Telecom. Non è prevista eccezione all'applicazione della Golden Share "in presenza di un grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento di reti, impianti e approvvigionamenti". Il governo lavora a una modifica della legge sull'Opa (offerta pubblica di acquisto) per una soglia del 30%, al di là della quale scatterebbe l'obbligo di offerta. Il Dpr si applica anche alle reti di trasporto. Non c'è allo stato attuale e con la normativa vigente, un obbligo di Opa di Telefonica su Telecom. Lo afferma il Presidente della Consob, Vegas, in una audizione al Senato. "L'attuale normativa italiana lega l'obbligo di Opa al superamento del 30% del capitale con diritto di voto, indipendentemente dal fatto che alla partecipazione acquisita corrisponda una situazione di controllo della società quotata", ha spiegato Vegas, aggiungendo che una modifica alla norma è possibile a patto che venga realizzata nel 2013. 

Alitalia aumenta il capitale, "No" Air France. Perdite di 294 milioni di euro in 6 mesi

Alitalia aumenta il capitale, "No" Air France. Perdite di 294 milioni di euro in 6 mesi


Come si conviene alla Vigilia di grandi cambiamenti, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, ha varato un aumento di capitale di 100 milioni di euro con l'accordo dei consiglieri italiani e la contrarietà dei francesi. E a breve nuova tornata del massimo organo. E' stata avviata una sottoscrizione del convertibile di 55 milioni di euro mentre i conti del 1° semestre 2013 hanno segnato una perdita netta di 294 milioni di euro (in crescita rispetto al deficit di 201 milioni di euro tra gennaio e giugno 2012). Nel 2013 la Compagnia ha trasportato 10,7 milioni di passeggeri (-4%). 



Politica. Schifani-Brunetta: Golpe? Una realtà. Alfano: Tra Pd e Pdl serve rispetto

Politica. Schifani-Brunetta: Golpe? Una realtà. Alfano: Tra Pd e Pdl serve rispetto


A sx Renato Schifani (Capogruppo Pdl al Senato)
a dx Renato Brunetta (Capogruppo Pdl alla Camera)
"La definizione di colpo di Stato è di operazione eversiva, non è inquietante, ma è invece assolutamente realistica e pienamente condivisibile". Così i Capigruppo di Camera e Senato, Schifani e Brunetta, replicano alle dure parole di Napolitano dopo l'annuncio di dimissioni degli  eletti del Popolo della Libertà, in merito alla decadenza. "L'opinione unanime espressa ieri sera dai parlamentari del Popolo della Libertà-Forza Italia è quella dell'esistenza di un'operazione persecutoria da parte di una corrente della magistratura" per "escludere" Berlusconi a cui si aggiunge, scrivono in una nota, il voto della Giunta che "calpesta" il principio della "irretroattività delle leggi". Intanto, appunto, i Capigruppo di Camera e Senato, Schifani e Brunetta, stanno ricevendo la lista delle firme raccolte per le dimissioni dei parlamentari, come stabilito ieri all'assemblea dei gruppi tenutasi a Montecitorio e presieduta da Berlusconi. L'iniziativa nasce nonostante la presa di posizione di Napolitano che, ha invitato i deputati Pdl ad esprimere diversamente solidarietà al proprio Leader. Il Popolo della Libertà-Forza Italia, il 4 ottobre consegnerà le firme ai presidenti delle Camere, nel giorno in cui la Giunta delle elezioni voterà sulla decadenza di Berlusconi. Alla Camera tutti i deputati hanno firmato la lettera di dimissioni, a Palazzo Madama hanno firmato 87 senatori su 91. 

Napolitano "avrebbe dovuto ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari. Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto". Cosi Sandro Bondi (PDL). 

Alfano: "Questo governo è nato sulla spinta appassionata di chi si è reso conto che serviva tenere fuori il populismo. Ma a tal fine serve che i due principali partiti  (Pd-Pdl) dimostrino sincera condivisione e reciproco rispetto".