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sabato 28 settembre 2013

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento

CdM a vuoto: Salta il decreto, aumenta l'Iva. Il Premier Letta chiederà la fiducia alle Camere. Alfano: La Giustizia nel chiarimento 


Non ci sono le condizioni politiche, salta la manovrina ed è a rischio anche l'intervento per evitare l'aumento dell'Iva. E' la valutazione condivisa da tutto il Consiglio dei ministri, che ha deciso di rinviare l'esame del dl dopo il voto parlamentare. E' stato lo stesso Letta a chiedere un chiarimento definitivo. "E' impossibile impegnare il bilancio su operazioni di miliardi di euro senza la continuità dell'azione di governo. O si rilanciano e si pongono al primo posto gli interessi dei cittadini o si chiude questa esperienza", ha aggiunto Letta. Il ministro Delrio ha confermato che Letta chiederà la fiducia in un discorso programmatico. Intanto, è scontro sulla riforma della Giustizia, tra Alfano e Franceschini. Il Popolo della Libertà, non vuole chiarimenti che servono per tirare a campare. Il governo va avanti se conferma gli obiettivi. Questo quanto dichiarato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano in CdM. Alfano avrebbe chiesto di mettere la questione Giustizia nel chiarimento. E proprio su questo tema c'è stato un duro scontro con il ministro Franceschini. "Per il PDL parlare di giustizia è sinonimo di problemi giudiziari del Cavaliere. Non è possibile barattare la durata del governo con cedimenti sulle regole". Ha poi accusato il Pd, schiacciato "tra congresso e cecità antiberlusconiana" di essersi cacciato in questa situazione. "Se si aumentano le tasse - continua Alfano - non potremmo restare al governo. Insomma, difatti, il temuto aumento dell'aliquota dell'Iva dal 21 al 22%, che tutte le forze politiche volevano evitare, molto probabilmente arriverà martedì prossimo. Infatti, è saltato l'esame da parte del CdM del decreto che avrebbe sterilizzato l'aumento dell'Iva per tre mesi, oltre a finanziare per 330 milioni la Cassa integrazione in deroga. Lo scontro avvenuto in CdM ha spinto tutti i ministri a convenire sul fatto che non ci fossero le condizioni per varare la manovrina senza prima concludere il chiarimento voluto dal Premier Letta. 

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