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venerdì 27 settembre 2013

Pomigliano D'arco: Presidio alla Fiat, corteo per rientro cassaintegrati

Pomigliano D'arco: Presidio alla Fiat, corteo per rientro cassaintegrati 


Stamane presidio organizzato dal Comitato di lotta cassaintegrati davanti allo stabilimento Fiat di Pomigliano D'arco. S.I. Cobas, centri sociali di Napoli e movimenti studenteschi chiedono il rientro dei lavoratori posti in cassa integrazione e il salario garantito per tutti. Presenti lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori, esponenti del sindacalismo di base del movimento No Tav. Oltre 200 manifestanti hanno bloccato temporaneamente la statale 162, prima di disperdersi. Secondo la Fiat, tutti gli operai e impiegati del gruppo sono regolarmente al lavoro. 

Telecom: Il Governo vuole blindare la rete. Oggi il decreto sulla Golden Share? Vegas: Non serve Opa su Telecom

Telecom: Il Governo vuole blindare la rete. Oggi il decreto Golden Share? Vegas: Non serve Opa su Tlecom


Giuseppe Vegas
Presidente Consob
Il Sottosegretario all'Economia, Giorgetti ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione di oggi valuterà la bozza di un Dpr a proposito del caso Telecom. Non è prevista eccezione all'applicazione della Golden Share "in presenza di un grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento di reti, impianti e approvvigionamenti". Il governo lavora a una modifica della legge sull'Opa (offerta pubblica di acquisto) per una soglia del 30%, al di là della quale scatterebbe l'obbligo di offerta. Il Dpr si applica anche alle reti di trasporto. Non c'è allo stato attuale e con la normativa vigente, un obbligo di Opa di Telefonica su Telecom. Lo afferma il Presidente della Consob, Vegas, in una audizione al Senato. "L'attuale normativa italiana lega l'obbligo di Opa al superamento del 30% del capitale con diritto di voto, indipendentemente dal fatto che alla partecipazione acquisita corrisponda una situazione di controllo della società quotata", ha spiegato Vegas, aggiungendo che una modifica alla norma è possibile a patto che venga realizzata nel 2013. 

Alitalia aumenta il capitale, "No" Air France. Perdite di 294 milioni di euro in 6 mesi

Alitalia aumenta il capitale, "No" Air France. Perdite di 294 milioni di euro in 6 mesi


Come si conviene alla Vigilia di grandi cambiamenti, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, ha varato un aumento di capitale di 100 milioni di euro con l'accordo dei consiglieri italiani e la contrarietà dei francesi. E a breve nuova tornata del massimo organo. E' stata avviata una sottoscrizione del convertibile di 55 milioni di euro mentre i conti del 1° semestre 2013 hanno segnato una perdita netta di 294 milioni di euro (in crescita rispetto al deficit di 201 milioni di euro tra gennaio e giugno 2012). Nel 2013 la Compagnia ha trasportato 10,7 milioni di passeggeri (-4%). 



Politica. Schifani-Brunetta: Golpe? Una realtà. Alfano: Tra Pd e Pdl serve rispetto

Politica. Schifani-Brunetta: Golpe? Una realtà. Alfano: Tra Pd e Pdl serve rispetto


A sx Renato Schifani (Capogruppo Pdl al Senato)
a dx Renato Brunetta (Capogruppo Pdl alla Camera)
"La definizione di colpo di Stato è di operazione eversiva, non è inquietante, ma è invece assolutamente realistica e pienamente condivisibile". Così i Capigruppo di Camera e Senato, Schifani e Brunetta, replicano alle dure parole di Napolitano dopo l'annuncio di dimissioni degli  eletti del Popolo della Libertà, in merito alla decadenza. "L'opinione unanime espressa ieri sera dai parlamentari del Popolo della Libertà-Forza Italia è quella dell'esistenza di un'operazione persecutoria da parte di una corrente della magistratura" per "escludere" Berlusconi a cui si aggiunge, scrivono in una nota, il voto della Giunta che "calpesta" il principio della "irretroattività delle leggi". Intanto, appunto, i Capigruppo di Camera e Senato, Schifani e Brunetta, stanno ricevendo la lista delle firme raccolte per le dimissioni dei parlamentari, come stabilito ieri all'assemblea dei gruppi tenutasi a Montecitorio e presieduta da Berlusconi. L'iniziativa nasce nonostante la presa di posizione di Napolitano che, ha invitato i deputati Pdl ad esprimere diversamente solidarietà al proprio Leader. Il Popolo della Libertà-Forza Italia, il 4 ottobre consegnerà le firme ai presidenti delle Camere, nel giorno in cui la Giunta delle elezioni voterà sulla decadenza di Berlusconi. Alla Camera tutti i deputati hanno firmato la lettera di dimissioni, a Palazzo Madama hanno firmato 87 senatori su 91. 

Napolitano "avrebbe dovuto ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari. Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto". Cosi Sandro Bondi (PDL). 

Alfano: "Questo governo è nato sulla spinta appassionata di chi si è reso conto che serviva tenere fuori il populismo. Ma a tal fine serve che i due principali partiti  (Pd-Pdl) dimostrino sincera condivisione e reciproco rispetto". 



giovedì 26 settembre 2013

Telecom: Esplode l'allarme sicurezza. Copasir: "Io l'ho saputo da comunicati"

Telecom: Esplode l'allarme sicurezza. Copasir: "Io l'ho saputo da comunicati"


La cessione del controllo di Telecom agli spagnoli di Telefonica, "pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate". A lanciare l'allarme è il Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. Su questo tema, annuncia Stucchi "faremo una riflessione come Comitato e chiederemo che venga a riferire in audizione il direttore del Dis, Massolo". Intanto, Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente al Presidente del Consiglio Letta sulla vicenda. Camusso, Angeletti e Bonanni hanno inviato una lettera al Premier e al Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato. "La modifica dell'azionariato di Telecom Italia provoca conseguenze rilevantissime su tutto il comparato delle telecomunicazioni, settore strategico per il futuro del nostro Paese", si legge nella Missiva ricevuta via email sulla nostra posta elettronica de Il Notiziario. Intanto, Camusso parla di "svendita" e operazione "miope". E Bonanni: Una svendita "da manuale di rapina". Angeletti: Lo scorporo della rete è "una scelta politica". Il Ministro Zanonato: L'incontro? Volentieri".

Politica. PDL: Parlamentari pronti a dimissioni. Conclusa la riunione dei gruppi parlamentari. Berlusconi: "Non mollo"

Politica. PDL: Parlamentari pronti a dimissioni. Conclusa la riunione dei gruppi parlamentari. Berlusconi: "Non mollo"


Silvio Berlusconi lascia senza dichiarazioni Montecitorio al termine della riunione dei gruppi parlamentari del Popolo della Libertà, che hanno deciso di dimettersi qualora l'ex Premier decada da senatore. "Io non mollo", dice Berlusconi durante l'assemblea. "E' in atto un'azione eversiva", vogliono farmi passare alla storia come uno che ruba, aggiunge il Cavaliere. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Franceschini avrebbe rimarcato al Vice Premier Angelino Alfano l'assurdità di quanto accade a Roma mentre il Premier Letta parla all'Onu. Il Capo dello Stato Napolitano si riserva di verificare con esattezza quali siano state le conclusioni del vertice. 



mercoledì 25 settembre 2013

Politica. PDL, verso le dimissioni di massa? Ipotesi prima della decadenza di Berlusconi. Intanto, è attesa la riunione dei gruppi parlamentari

Politica. PDL, verso le dimissioni di massa? Ipotesi prima della decadenza di Berlusconi. Intanto, è attesa la riunione dei gruppi parlamentari 


I Parlamentari del Popolo della Libertà potrebbero dimettersi già stasera. Sarebbe questo l'orientamento emerso nella riunione dei vertici di oggi a Palazzo Grazioli, in caso di decadenza dell'ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'ipotesi sarà portata con ogni probabilità alla riunione di questa sera dei gruppi di Camera e Senato a cui sarà presente Berlusconi. L'idea è di non partecipare più ai lavori parlamentari fino a quando il Capo dello Stato non scioglierà le Camere. La decisione che potrebbe riguardare pure la delegazione ministeriale potrebbe arrivare stasera.