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martedì 12 febbraio 2013

Sanremo, Leone: Non sarà Festa dell'Unità

Sanremo, Leone: Non sarà festa dell'Unità


I due conduttori che in 5 giorni di lavoro
sfilano alla Tv pubblica pagata con i soldi
dei contribuenti, cioè di tutti gli italiani
circa Un milione di euro (però sono bravi
la Littizzetto ha anche saputo dire: "Berlusconi hai rotto il cazzo"
"VIVA L'ITALIA"

Sanremo "non sarà" la festa dell'Unità, non sarà un festival politico. Lo sottolinea il direttore di RaiUno, Giancarlo Leone in conferenza stampa. "C'è una percezione sbagliata di un festival che vuol entrare a piedi uniti sulla politica. Non sarà cosi, avrete modo di giudicarlo". Rispondendo alla domanda di un giornalista, Leone ha detto: "Se Berlusconi non ha ancora pagato il Canone, penso che tra qualche giorno dopo aver visto il Festival di Sanremo pagherà il canone". Si è poi detto certo della qualità artistica. Intanto, la percezione che stanno vivendo milioni di cittadini italiani è quella di un festival composto principalmente da comici che, negli ultimi anni, hanno indirizzato la loro satira principalmente contro Silvio Berlusconi e sul Centrodestra: Crozza, Landini, Littizzetto, Benigni e tanti altri.. Anzi ci viene strano pensare, come in Italia, la Littizzetto comica da registratore, visto che quotidianamente ripete sempre le stesse battute contro Berlusconi, possa, appunto, in Italia presentare un Festival della Canzone italiana, e cioè investita di una responsabilità enorme, pur avendo usato termini nei confronti di un Presidente del Consiglio, Berlusconi, del tipo: "Berlusconi hai rotto il cazzo". Noi de Il Notiziario, non riusciamo a vedere questa percezione di un Festival che vuole entrare a piedi uniti, forse di uniti ci sono solo un gruppo di comici "bravi" a ripetere sempre la stessa canzone (visto che si parla della canzone italiana) verso un Leader Politico carismatico come Silvio Berlusconi. Più che Festival della canzone italiana....questo sarà un Festival della satira dell'Unità. Troppi comici a farne da padrone

lunedì 11 febbraio 2013

Politica. Gaetano Quagliariello PDL: Io voto per il bene comune della Nazione

Politica. Gaetano Quagliariello PDL: Io voto per il bene comune della Nazione. E poi aggiunge: "L'Abruzzo è la regione che amo"


Le verità choc su Casaleggio. Tutto quello che Grillo non dice. Reportage a cura di Antonio Amorosi

Le verità Choc su Casaleggio. Tutto quello che Grillo non dice. Il Reportage a cura di Antonio Amorosi di "Affaritaliani"





Dimissioni Papa: Il Testo del discorso

Dimissioni Papa: Il Testo del discorso



"Carissimi fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve esser compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando". "Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 Aprile 2005, in modo che, dal 28 Febbraio 2013, alle ore 20.00 la sede di Roma sarà vacante", e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice". "Carissimi fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua Santa Madre Maria, affinchè assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio". 

Chiesa. Il Papa pronto a lasciare il Pontificio: Sento il peso dell'incarico

Chiesa. Il Papa pronto a lasciare il Pontificio: Sento il peso dell'incarico



Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. "Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino". Benedetto XVI ha indicato il 28 Febbraio per il termine del Pontificato e ha chiesto che si indichi un Conclave per l'elezione del suo successore.

La sede vacante dopo le dimissioni di Benedetto XVI scatta dalle ore 20.00 del 28 Febbraio. Il Conclave si potrà tenere nel mese di Marzo. 

Meteo: Oggi Big Snow, con nevicate più intense

Meteo: Oggi Big Nsow, con nevicate più intense



Nevica in diverse regioni del Sud, mentre si prevede per le prossime ore su tutta la penisola un peggioramento delle condizioni meteo che interesserà soprattutto il Nord e la Liguria. Secondo le previsioni, il Nord si prepara a ricevere la nevicata più intensa dell'inverno, per l'arrivo di una perturbazione atlantica dalla Francia che oggi "porterà nevicate abbondanti su Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto e Fruli Venezia Giulia.". Si formerà il ciclone mediterraneo "big snow" che sarà accompagnato da libeccio e scirocco sui nostri mari. In alcune zone, porterà pioggia anzichè neve. 

Politica. Mentre Bersani alleato di Vendola apre a Monti, Vendola Sel: "Io e Monti su treni opposti"

Politica. Mentre Bersani Pd, alleato di Vendola apre a Monti, Vendola Sel: "Io e Monti su treni opposti". E' confusione



"Il mio programma e quello di Monti, sono come due treni che vanno in direzioni opposte". Cosi il Leader di Sel, Vendola, sottolineando che con il Premier uscente Mario Monti "non c'è nessun problema personale, ma solo una incompatibilità politica". "Monti - aggiunge Vendola - partecipa in Europa a un club che pensa che dalla crisi si esca solo togliendo il Welfare. Noi invece preferiamo fare come Roosvelt negli Usa: Non togliere diritti sociali, ma darli. Apriamo cantieri e diamo lavoro". Sul voto a Sel: "E' una polizza di assicurazione per ancorare a sinistra la coalizione di centrosinistra". Insomma, in casa sinistra prevale la confusione più totale, mentre Bersani Pd, alleato di Vendola Sel, apre al Premier uscente Mario Monti per un futuro ed ipotetico governo, Vendola Sel, chiude categoricamente la porta in faccia a Monti. In casa sinistra c'è aria di confusione, forse più che ancorare una polizza assicurativa, si sta ancorando al collo dei cittadini italiani un'ancora che li porterà inevitabilmente negli abissi dell'oceano