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martedì 17 gennaio 2012

Napoli. Scoppi nella notte scorsa, presa di mira EQUITALIA


NAPOLI. LA SEDE DI EQUITALIA NEL MIRINO

di Sabatino Laurenza
Esplosioni e paura nella notte in corso Meridionale, a Napoli, dove tre ordigni sono esplosi davanti la sede di Equitalia. Gli scoppi, avvenuti quasi in contemporanea, hanno rotto i vetri e causato danni alle saracinesche provocando allarme tra i condomini dell'edificio e la chiusura, questa mattina, degli uffici. Al momento della deflagrazione, fortunatamente, non c'erano passanti nelle immediate vicinanze, sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha effettuato i primi rilievi tecnici. Gli ordigni, secondo quanto è emerso dai primi rilievi della polizia, sono stati collocati nell'intercapedine tra le saracinesche e le vetrate. Equitalia ha sede al pianterreno di un edificio che si trova di fronte ad una grande sede di Poste Italiane, a pochissima distanza dalla stazione centrale delle Ferrovie. Nella sede viene svolta attività di riscossione dei tributi per l'utenza dell' area orientale della città. Nelle ultime settimane attentati del genere si stanno moltiplicando. Le pallottole, le bombe inviate ad Equitalia e alle banche sono solo i sintomi di una rabbia che la classe politica e i grandi capitali hanno creato con decenni di stupro della democrazia e della giustizia, di negazione di dignità e diritti nel nome del profitto. Il governo spaccia per necessaria ed equa una manovra ingiusta che altro non è che una violenza verso il popolo italiano, una violenza che è ben più grave di quella della bomba di Equitalia perché manda sempre più famiglie sul lastrico, "obbliga" gli anziani a rubare per sopravvivere, quindi permettere ai soliti pochi di accumulare e vivere nel lusso più sfrenato. Equitalia è la società pubblica italiana incaricata della riscossione nazionale dei tributi, ed è quindi interessata a servire bene le banche e le multinazionali in modo da poter raccogliere, da bravi cagnolini, le briciole che cadono dalla tavola del padrone. E quando chi dovrebbe servire il popolo non ascolta e anzi reprime, quando nessuna protesta viene ascoltata, nessuna proposta valutata, quando i servi del popolo lo tradiscono permettendo che pochi ladri lo stuprino, allora il popolo stesso si incazza e dice basta. Allora partono le lettere con le pallottole e le bombe. E se razionalmente le condanno e continuo a sostenere la necessità della nonviolenza, dall'altra emotivamente sostengo che una scossa va data, ma con metodi pacifici. Dobbiamo ribellarci a questa politica. È ora di smettere di girare lo sguardo e attendere che il Governo o chi per lui salvi la situazione. Il Paese non è del Governo. È nostro e dobbiamo riprenderne il controllo. 

Regione Campania: Caldoro, dopo 20 anni il via al piano rifiuti..

Regione Campania. il Via al Piano Rifiuti

La Regione Campania vara il piano rifiuti in Campania. "Finalmente, dopo vent'anni la mia giunta ha approvato il Piano rifiuti in Campania". 

Una Risposta seria e secca all'Unione Europea, che ci chiedeva da tempo un piano Rifiuti. Così il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta il varo del Piano. Conclude: una risposta concreta a Bruxelles e soprattutto ai cittadini campani. Non mancano i ringraziamenti all'assessore al ramo Giovanni Romano. 

lunedì 16 gennaio 2012

Governo Nazionale: Il Via ai tagli, Auto Blu in primis.


POLITICA. IL GOVERNO TAGLIA LE AUTO BLU

di Sabatino Laurenza

Sacrifici e tasse per uscire dalla crisi che attanaglia l'Italia: questa è solo una parte della ricetta del premier Mario Monti. Che prevede anche lotta all'evasione fiscale e una drastica cura dimagrante dei privilegi dei politici, a partire dalle auto blu, un po' il simbolo del potere che viaggia. Pochi giorni fa, il presidente del Consiglio ha inviato una circolare molto severa alla pubblica amministrazione, con la lista delle sforbiciate da dare. Tra queste spicca, come doveroso che sia, la cossidetta battaglia contro gli sprechi pubblici. E quindi niente più auto di rappresentanza per i dipendenti pubblici appartenenti ad organi costituzionali (cioè Quirinale, Governo, Parlamento e Corte Costituzionale) e agli enti locali (Comuni, Regioni, Province), che da oggi in avanti dovranno necessariamente usare i mezzi pubblici per i loro spostamenti. Un provvedimento atteso da tanti, perchè questo era un problema che si poneva da decenni. Le auto blu sono attualmente 72 mila (e dico 72 mila!), senza contare gli autisti e i lavoratori impegnati ogni anno nella gestione del parco auto, per una spesa di gestione complessiva vicina ai 650 milioni di euro. Così da Palazzo Chigi sottolineano che il decreto con le modifiche introdotte permetterà di conseguire risparmi significativi nella spesa pubblica per le autovetture di servizio e rappresentanza.


Caivano. Politica: Le Maggioranze Operano Illegittimamente, questo quanto riportato dalle Opposizioni.

Caivano: Manovre Legittime o Illegittime?

MANOVRA LEGITTIMA
O ILLEGITTIMA?
Alcuni Giorni fa, sui muri di Caivano, venivano affissi Manifesti a Firma MPA-PDL-PSI-FLI-INSIEME PER CAIVANO, in merito a delle Manovre Politiche portate avanti dalle attuali Maggioranze a Guida Tonino FALCO. "Manovre Illegittime" accusano le opposizioni. La prima manovra riguarda le attuali "Strisce Blu" a Pagamento. La legge, infatti, prescrive che una parte sia non a pagamento, le cosiddette "Strisce Bianche". Ciò, scrivono le opposizioni non è stato fatto. Difatti, in altri comuni limitrofi, chi è ricorso al Giudice di Pace per contestare multe, ha avuto ragione. L'altra anomalia, Accusano sempre le Opposizioni, riguardano le Guardie Ambientali. "Non hanno alcun Titolo per poter agire da Pubblici Ufficiali". Pertanto, Seguono le Opposizioni, se dovessero Fermare un passante, un comune cittadino, e dovessero richiedere le loro generalità, o peggio di applicare sanzioni, tutto quanto non solo è illegittimo, ma comporterebbe addirittura responsabilità Penali. Accuse pesanti, quelle delle attuali opposizioni. Accuse che non giovano al Sindaco Falco, da poco rinato grazie alle nuove alleanze di Centro Sinistra, Partito Democratico in testa. L'importante è fare, recita il proverbio, fare a favore dei cittadini e non contro. I cittadini, ancora una volta non sanno cosa accade al proprio paese, l'auspicio è, di sapere effettivamente se quanto operato dall'attuale Sindaco Falco, in merito alle Strisce Blu, sia veramente Legittimo o Illegittimo. 

domenica 15 gennaio 2012

Caivano. Padre Maurizio Patriciello: Contro le Camorre, la forza della preghiera


L’ARMA DELLA PREGHIERA PER FERMARE QUELLE DELLA CAMORRA


A Cura di Padre Maurizio Patriciello

Sono venuti in tanti in chiesa, come ogni 13 del mese, a invocare la Vergine Maria. È un’esigenza del cuore. Ne sentiamo il bisogno tutti: parroco e fedeli.  Soprattutto in queste ore in cui il cielo di Napoli si va di nuovo addensando di nubi brutte e minacciose che non lasciano presagire niente di buono. Ci siamo soffermati a riflettere che in ambiente di camorra sono sempre i maschi a impugnare le armi. Le donne restano nell’ombra. Spesso, a dire il vero, sono le prime vittime della prepotenza dei congiunti; altre volte sono complici, ma mai con la pistola in mano. Questo tristissimo primato, del quale vergognarsi, va riconosciuto ai maschi. È sul loro petto che va appuntata le macabra medaglia. Sono essi, infatti, a incutere terrore in queste ore buie come una notte senza luna e senza stelle. Sono loro che si arrogano il diritto di eliminare dalla terra chi fu creato a immagine di Dio. Sono sempre loro che usurpano un potere che nessuno uomo ha ricevuto mai e che mai nessuno potrà concedere: decidere chi è degno di essere lasciato in vita e chi, invece, non lo è. Davanti all’altare ci siamo detti: se tanti nostri fratelli in umanità deturpano la bellezza della vita e rapinano i bambini della gioia che spetta loro; se tanti uomini hanno fatto del sopruso il loro vanto; se la camorra continua a rovinare l’esistenza di una moltitudine di persone, bisogna correre ai ripari. Riparare, ecco. In un modo misterioso ma reale, noi, Chiesa di Cristo, disseminata provvidenzialmente in quartieri difficili e problematici, faremo la nostra parte. Non ci tireremo indietro. Non faremo mancare alle sofferenze di Cristo il nostro contributo. Anche noi abbiamo le mani per impugnare le nostre armi, un cuore che si ribella a tanto scempio. Ma, al contrario di chi deturpa il mondo mostrando tutta la sua miseria, noi siamo ricchi. Ricchi di fede, di speranza e di grazia di Dio. Noi siamo forti della promessa di Gesù: «Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo...». Dio non ci lascia soli. Noi abbiamo la certezza che sulla croce Gesù ha già vinto il male. E la morte. Noi sappiamo che là dove il peccato abbonda e sembra vincere, in realtà la grazia sta sovrabbondando. Anzi, già straripa. Anche quando non ce ne rendiamo immediatamente conto. Perché indugiare, dunque? Se sono per lo più i maschi a cedere alla tentazione di macchiarsi di sangue – innocente o meno a noi non importa, la vita di Caino è sacra quanto quella di Abele



 – altri maschi impugneranno un’altra arma per combattere la guerra. Un’arma la cui efficacia ben conoscono i credenti. E i santi. Un’arma insolita, per chiedere a Gesù e alla Sua Mamma la pace, la concordia, la giustizia per questo nostro territorio martoriato e bello. Se il demonio fa proseliti e arruola gente al suo servizio, ci sarà altra gente che con la corona del Rosario in mano, invocando Maria, eleverà al Signore della vita, suppliche e preghiere. Perché alla nostra terra vengano risparmiate ulteriori, inutili sofferenze. Perché lo Stato faccia in fretta la sua parte per bloccare chi ha perduto o sta perdendo il ben dell’intelletto. Perché i vari clan camorristici, con i loro capi, i loro boss, i loro pezzi da novanta, si rendano conto che, sciupando la vita in questo modo assurdo, saranno sempre dei perdenti. Sempre dei poveri sconfitti. Perché lo Spirito Santo arrivi, come solo Lui sa fare, nelle pieghe più nascoste di tanti cuori induriti. E, come balsamo, consoli, guarisca, converta. «Ave Maria piena di grazia il Signore è con te...». Nella penombra riposante della sera risuonano le voci dal timbro forte dei fratelli che invocano la Vergine. Lei che ottenne da suo Figlio il primo miracolo a Cana di Galilea, doni al popolo campano, al Santo Padre, all’Italia intera la gioia di vedere forgiate in falci le armi capaci solo di seminare disperazione e morte.

sabato 14 gennaio 2012

Cronaca. Toscana: Naufraga Nave da Crociera


CRONACA. NAUFRAGA NAVE DA CROCIERA

di Sabatino Laurenza
Sciagura in mare a largo dell'Isola del Giglio, in Toscana dove una nave da crociera della Costa Concordia si è incagliata contro la costa arenandosi. L'imbarcazione era salpata alle diciannove e trenta di ieri da Civitavecchia e diretta a Savona. Il bilancio è drammatico: 3 morti e 14 feriti accertati al momento. Un bilancio che potrebbe essere purtroppo provvisorio visto che la nave deve essere ancora ispezionata completamente per controllare che non sia rimasto nessuno a bordo. Ormai una parte dell'imbarcazione, inclinata di 80 gradi, è sott'acqua e l'ispezione verrà fatta dai sommozzatori. L'incidente che ha provocato i danni fatali all'imbarcazione si è verificato ieri sera intorno alle 21. Tutti i passeggeri al momento dell'impatto erano a cena. Ad un tratto si è sentito un forte rumore e poi il black out totale che ha lasciato tutta la sala al buio. Da quell'istante è partito il messaggio di emergenza dell'equipaggio che invitava tutti ad indossare i salvagenti e a recarsi sul ponte della nave per imbarcarsi sulle scialuppe di salvataggio. Scene di panico con urla e madri che urlavano i nomi dei propri bambini. In molti, per la paura o presi da uno stato d’ansia, si sono gettati in mare, nelle acque fredde della Maremma. Tempestivi sono intervenuti i soccorsi delle unità della Guardia Costiera. Sono scioccanti le testimonianze dei passeggeri portati in salvo. Gli stessi che non hanno risparmiato critiche all'equipaggio sulle operazioni di soccorso.: "Delle scialuppe non sono state messe in mare e sono cadute sul ponte provocando feriti e contusi. L'equipaggio anziché dare sicurezza sembrava anche esso impaurito. Sembrava di essere sul Titanic". Racconti ancora atterriti nonostante i testimoni siano ormai stati messi in salvo. Sessanta persone sono state salvate invece dai vigili del fuoco essendo rimaste bloccate senza via di fuga con l'imbarcazione già in parte sott'acqua. I motivi dell'impatto sono al momento in fase di accertamento ma si pensa ad un guasto temporaneo che non ha permesso la manovra per evitare l'arenamento. La Capitaneria di Porto di Livorno rende noto che e' stata avviata un'inchiesta amministrativa sia sulle cause del naufragio della nave Costa Concordia, sia sul soccorso ai passeggeri da parte dell'equipaggio.













Vicenza: Perde il Lavoro, Operaio non regge è tragedia..


 VICENZA: OPERAIO PERDE LAVORO E SI SPARA

di Sabatino Laurenza
La crisi continua a fare vittime. E dopo i suicidi di imprenditori, in Veneto il dramma della disoccupazione colpise ora anche gli operai. L'ultimo caso è quello di un operaio metalmeccanico 45enne, senza lavoro da quattro mesi: si è tolto la vita nella taverna della sua abitazione. E' accaduto in provincia di Vicenza. L'azienda dove l'uomo lavorava, a settembre aveva ridotto il personale a causa della crisi, e fra le persone lasciate a casa c'era anche lui. Il disoccupato viveva da solo con la madre anziana, 82 anni: ieri ha atteso che la donna uscisse di casa per fare la spesa ed è sceso in taverna per togliersi la vita. Purtroppo, quando si passa da una vita normale a una condizione ai margini della povertà, la disperazione rischia di prendere il sopravvento.....