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giovedì 11 febbraio 2016

Sanremo sempre più arcobaleno Ramazzotti, spot alle unioni gay

Sanremo sempre più arcobaleno Ramazzotti, spot alle unioni gay




Anche Eros Ramazzotti è arcobaleno. L'artista romano, ospite della seconda serata di Sanremo, dove ha cantato un madley dei suoi successi e un brano del nuovo album, ha lanciato un messaggio: "La famiglia è la cosa più importante, qualunque essa sia". Con sè ha portato un nastro arcobaleno come hanno fatto anche Noemi e Arisa. Tra il pubblico c'era anche Marica Pellegrinelli, sua moglie, con cui ha due figli: gli ha mandato un bacio. E lo stesso ha fatto Carlo Conti con sua moglie. Tutti accontentati, etero e gay.

mercoledì 10 febbraio 2016

Caivano (Na): Politica, Gaetano Daniele: Si sta tirando troppo la corda Si ritorni al dialogo

Caivano (Na): Politica, Gaetano Daniele: Si sta tirando troppo la corda Si ritorni al dialogo e si pensi al bene del Paese


di Gaetano Daniele

Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Non se le sono mandate a dire, Gaetano Ponticelli, Capogruppo consiliare di Forza Italia, e Francesco Emione, consigliere comunale di Liberi Cittadini, che sia attraverso manifesti cartacei sia attraverso Social Network, hanno innescato un crudo botta e risposta in merito a delle accuse  apparse attraverso un manifesto affisso da Liberi Cittadini (rappresentato dal consigliere Francesco Emione) dove all'interno venivano precisate alcune colpe rivolte a Forza Italia e all'attuale maggioranza a guida Monopoli. Non entriamo nuovamente nel merito, ormai è sulla bocca di tutti. 

Certo, in tutto questo ambaradan, la posizione più agevole è quella di chi al posto di stemperare gli animi, getta benzina sul fuoco, e dopo averlo fatto, cerca anche di uscirsene indenne. Scrivendo qualche virgolettato democratico al fine di strappare qualche "mi piace", inimicandosi? accattivandosi? credendosi intelligente, o peggio, credendoli scaldapanche. 

In politica gli assenti hanno sempre torto. Ma il mio auspicio, è quello di vedere un'accelerata alla risoluzione dei problemi di Caivano. 

Gli abitanti di Caivano, intanto, continuano a lamentare una condizione di isolamento e degrado alla quale è necessario porre fine, come alle querelle trasversali tra maggioranza e opposizione, e soprattutto non dare corda ai cori da stadio, che finiscono di istigare gli animi (ai fessi) e affossare il Paese. 

Purtroppo l'inizio di questa amministrazione a guida Monopoli, è partita male, è altrettanto vero che sono trascorsi solo 8 mesi, qualcuno potrebbe dire: il buongiorno si vede dal mattino, altri, c'è tempo per recuperare e dimostrare di saper operare. Fatto è, che al momento oltre alle accuse trasversali e alle offese e ai cori da stadio su Facebook, si intravede poco o nulla. Alla Caivano sola e abbandonata questo non interessa, e non ammette più errori. Ne sono stati commessi troppi. 

1) Reddito di Cittadinanza: si coinvolgano, come promesso, le organizzazioni di imprenditori presenti nella zona industriale. Eventualmente il Centro Commerciale Campania o l'Outlet. 

2) Si garantisca al Paese, un servizio di raccolta decente, soprattutto dopo le salatissime bollette che emette l'Ente, a discapito dei contribuenti. 

3) Assicurare la manutenzione ordinaria

4) Assicurare la massima pubblicità sugli atti adottati dal comune, e garantire che tutte le sedute del consiglio comunale possono essere ascoltate e viste anche dai cittadini da casa. 

5) Assicurare una nuova Giunta in tempi  rapidi per rilanciare i vari settori. 

Penso che questo Paese abbia subito molti torti e i cittadini caivanesi siano stati cinicamente sfruttati. Occorre ristabilire la verità su molti fatti ma soprattutto occorre che il Paese venga guidato da una compagine amministrativa che agisca e pensi esclusivamente per l'interesse generale. 

La soffiata: in Senato 50 drogati "Vi rivelo come riconoscerli"

L'onorevole accusa i colleghi: "50 drogati in Senato. Chi sono? Occhio a quel dettaglio"




Le voci sul fatto che in Parlamento circoli della droga si rincorrono incessanti da anni. Ma, ad oggi, nessun "onorevole drogato" è stato pizzicato o colto sul fatto, men che meno ha mai ammesso di ricorrere all'utilizzo di sostanze stupefacenti, droghe pesanti nel dettaglio. Ora, però, ad alzare il velo sui "politici tossici" è Lucio Barani, esponente di spicco di Ala, il gruppo di Denis Verdini. Il senatore sgancia un razzo termonucleare: "Sui 315 senatori, una cifra tra i 50 e i 70 fa uso di droghe pesanti. Certi interventi che si ascoltano non sono giustificati solo dalla mancanza di cultura", spiega il verdiniano, lasciando intendere che alcuni senatori, dunque, prendano la parola mentre si trovano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Un accusa gravissima. E Barani prosegue: "Fossi stato presidente del Senato avrei fatto delle analisi ambientali nei bagni, l'ho capito dalle pupille". Il senatore, che è medico, sottolinea: "Uno che all'ombra ce le ha strette quando dovrebbero essere dilatate, oppure miotiche in piena luce, ha assunto qualcosa". Quando chiedono a Barani se i senatori drogati sono più di destra o di sinistra, lui risponde: "Sono solo dei cialtroni che sono capitati in Senato, facciamo l'esame del capello prima di iniziare gli interventi in aula. Io l'ho fatto", ha concluso.

C'E' IL NOME La bomba sulle elezioni: "M'ha mandato un sms, si candida" / Chi è

Gabriele Albertini: "Parisi mi ha mandato un sms, si candida a Milano"




l rapporto tra i due è stato strettissimo e proficuo. Non è strano dunque che, volendo confidare a qualcuno la sua discesa in campo, Stefano Parisi abbia scelto Gabriele Albertini, l'ex sindaco di Milano del quale è stato per anni city manager, ovvero il braccio operativo. E' stato lo stesso Albertini, oggi senatore di Scelta Civica, a rivelare che "sarà Stefano Parisi il candidato del centrodestra" per la carica di sindaco del capoluogo lombardo. "Me lo ha detto lui in un sms". Il messaggio, continua, gli è pervenuto alle 12.57. "Mi emoziona - gli ha scritto Parisi - l'idea di poter tornare a Palazzo Marino dove abbiamo passato insieme un periodo bellissimo".

Smascherata la farsa di Elton John: cosa è successo (davvero) sul palco

Smascherata la farsa di Elton John: cosa è successo (davvero) sul palco




"Se Elton John parla di unioni civili? Sarà il bello della diretta". Così Carlo Conti a ridosso della prima del Festival di Sanremo: il conduttore, insomma, aveva assicurato che il cantante britannico sarebbe stato libero di dire ciò che voleva. Nessun lacciuolo, nessun vincolo: "È il bello della diretta", appunto. Poi, la diretta è arrivata, ed è filata via abbastanza lisca. Molto liscia. Quasi troppo. Una mezza frase - "Sono contento di essere padre" - sulla quale comunque si stanno scatenando le polemiche, un paio di canzoni, altrettante domande molto "soft" da parte di Conti. Peccato però che i più attenti abbiano notato qualche cosa. Qualche cosa che non tornava.

Punto primo. Elton John non indossava alcun tipo di auricolare, niente di niente, orecchie libere come una farfalla (o almeno, ad ora nessuna immagine sembra in grado di smentirlo). Ci si chiede, dunque, come l'artista potesse sentire la traduzione in inglese delle domande di Carlo Conti (poste rigorosamente in italiano). Ma se anche, per caso, Elton John avesse avuto un micro-auricolare nell'orecchio, c'è un altro dettaglio ancor più sospetto. Tutti infatti hanno notato come il cantante rispondesse alle domande di Carlo Conti immediatamente, senza neppur lasciare passare un secondo dal termine della domanda all'inizio della risposta, quasi sovrapponendo le voci. Un qualcosa di impossibile, poiché il cantante prima di rispondere avrebbe dovuto attendere il termine della traduzione della domanda.

Due circostanze sospette, appunto, che dimostrerebbero in modo lampante come l'intervista fosse stata preparata completamente a tavolino, senza lasciare spazio alcuno al "bello della diretta". Un'intervista preparata a tavolino nella quale, comunque, il cantante ha rivendicato l'orgoglio-omo. Le domande erano già decise, le risposte pure. Così è stata disinnescata ogni polemica (così come è stato disinnescato l'appeal di una comparsata, quella di John, che eccezion fatta per le parti cantate non ha appassionato, affatto, il pubblico).

Caivano (Na): Esclusiva / Precisazioni del Capogruppo F.I Ponticelli

Caivano (Na): Esclusiva / Precisazioni del Capogruppo Forza Italia Gaetano Ponticelli


Gaetano Ponticelli
Capogruppo Forza Italia

Egregio Amministratore Gaetano Daniele,
Inerente la mia intervista pubblicata dal suo blog il Notiziario sul web, in data 09/02/2016, mi preme, in omaggio alla verità dei fatti, precisare quanto segue, affinchè stemperare gli animi di chi con un colpo di coda ha cercato indirettamente ed intellettualmente di catapultarmi dalla ragione al torto. Per quanto riguarda le espressioni "Pizzicagnolo-Salumiere e Imbasciata-Notizia", espressioni strettamente "ironiche" e non offensive nei riguardi del collega consigliere comunale Antonio Angelino, di cui nutre tutta la mia stima, perchè persona seria e perbene, nonostante politicamente distanti e nonostante abbia ancora molto da imparare. Mi preme precisare inoltre che non esistono espressioni politiche ed espressioni non politiche, non esistono bugie politiche e bugie non politiche; non esistono offese politiche e offese non politiche; non esistono appunto calunnie politiche e calunnie non politiche; esiste, viceversa, la serietà di ciò che si dice e si scrive attraverso manifesti pubblici. La mia non voleva essere un'offesa personale nei confronti del citato, ma un "esempio ironico" per dimostrare che, quel consigliere di opposizione, come specificato, giovane e volenteroso, prima di espletare il suo "legittimo" concetto all'interno del civico consesso, come rimarcato anche dal Presidente del Consiglio comunale, dott. Raffaele Del Gaudio, doveva prima prendere la presenza, poi comunicarne la volontà. Altrimenti, come "ironicamente" riporto, il tutto, poteva assomigliare a come quando una qualsiasi persona si presenta dal pizzicagnolo-salumiere a portare una imbasciata-notizia, insomma, una chiacchiera, e visto che siamo in periodo carnevalesco, qualcuno le sta alimentando un po troppo, senza considerarne il peso politico nè la responsabilità del ruolo che ricopre. Concludo e stempero, la mia voleva essere solo ed esclusivamente una critica costruttiva, rispettandone in pieno la perbenezza del citato, mettendo però sul piatto della bilancia le bugie, quindi le calunnie e le offese subite in quanto forza politica, con la semplice battuta ironica lanciata da me. Non una parola in difesa della ragione, ma tante parole in difesa di una espressione ironica. A buon intenditore poche parole. 

Con affetto
Gaetano Ponticelli
Capogruppo Forza Italia

Miss Mondo e Barbara Chiappini, madrine della prima finale regionale di Miss Mondo

Miss Mondo e Barbara Chiappini, madrine della prima finale regionale di Miss Mondo


di Francesco Celiento
ilgiornaledicaivano



GIUGLIANO – La finale regionale di Miss Mondo farà tappa al parco commerciale Auchan di Giugliano, una delle più grandi e frequentate strutture del terziario in Campania.

Domenica 14 Febbraio, a partire alle ore 19 precise, le aspiranti reginette di bellezza campane del concorso nazionale più prestigioso, si sfideranno a colpi di eleganza, talento e grazia sotto gli occhi attenti della giuria, formato da professionisti del settore e giornalisti. Il giorno precedente, alla stessa ora, verranno presentate le concorrenti.

Scopo della selezione, organizzata dall’agenzia di moda Ag Production di Giuseppe Puzio, eleggere la Miss “di casa nostra” che andrà a concorrere con le altre rappresentanti della bellezza italiana per l’ambita fascia di Miss Mondo Italia. Tra le 10mila aspiranti al titolo, una solo conquisterà il biglietto per accedere direttamente al palcoscenico internazionale di Miss Word 2016.

L’anno scorso, edizione 2015, ci ha pensato la bellissima Greta Galassi, 17 anni, nata a Rovereto, approdata alla finale del concorso con la fascia del Trentino Alto-Adige, la quale farà da madrina della serata, incoraggiando le concorrenti. L’evento vedrà anche la partecipazione di un volto noto della tv, la nota Barbara Chiappini, e del comico napoletano approdato a Zelig, Michele Caputo; ospite la showgirl Simona Guatieri, velina mora della tv spagnola. Presentatore Antonio Esposito, coreografa Rosanna Giaquinto.

La bomba di Paolo Liguori, Serie A falsata: "Io so che cosa succede. Un arbitro..."

La bomba di Paolo Liguori, Serie A falsata: "Io so che cosa succede. Un arbitro..."




Chiedetelo a Gigi Simoni, cosa significa giocarsi uno Scudetto in casa della Juventus. Era la stagione 1997/98, era Juve-Inter, e non Napoli come succederà sabato. Era il 26 aprile 1998, al vecchio Delle Alpi, quando i nerazzurri di Simoni fecero visita ai bianconeri di Marcello Lippi, questi ultimi davanti in classifica di un punto. Finì 1-0 per la Juve, che di fatto ipotecò lo Scudetto, ma alla storia è passata la dinamica della vittoria bianconera. L’arbitro Ceccarini non concesse un rigore (netto per i più) a Ronaldo, per il celeberrimo contatto con Iuliano. Sul ribaltamento di fronte fu concesso il rigore a Del Piero. I giocatori nerazzurri accerchiarono l’arbitro inferociti, Simoni entrò in campo, incontenibile, prima di essere allontanato. E, a distanza di quasi 18 anni, l’allora tecnico dell’Inter - ieri a Radio Kiss Kiss - ha assicurato di "aver dimenticato", ma ha comunque augurato una sorte diversa a Sarri e al Napoli. "Speriamo facciano una bella partita e non succeda niente per cui recriminare, come successe a me ai tempi dell’errore di Ceccarini - ha dichiarato Simoni -. Juve e Napoli hanno dimostrato di essere le più forti: i bianconeri hanno recuperato benissimo, gli azzurri hanno una continuità che non hanno mai avuto".

E se Simoni teme "sviste" arbitrali nel big match di sabato sera, Paolo Liguori, romanista, mostra di avere idee molto simili, anzi decisamente più radicali. A Radio Goal il direttore di TgCom ha dichiarato: “Se cominciamo a parlare di Juventus-Napoli già da lunedì arriveremo a sabato morti (scherza ndr). Il Napoli gioca meglio della Juve, è più forte. È sicuro, matematico, che ci sarà un errore arbitrale allo stadio di Torino a favore della Juventus. Dite pure che sono un pazzo visionario. Abbiamo poche certezze nella vita e questa è una di quelle. Ricordate cosa accadde nello scontro diretto tra Inter e Juve col fallo di Iuliano su Ronaldo? Venerdì ti parlerei di altro, ma ad oggi non possono non fare certi discorsi. Se vogliono smentirmi designano Orsato, ma se disegnassero Rizzoli è certezza che ci saranno errori. Il bianconero è forte, statemi a sentire”. Una profezia, quella di Liguori, che se fosse confermata potrebbe "smontare" con un solo colpo questo campionato.

Sputtanato dal suo "migliore amico": rivelazione su Allegri, caos alla Juve prima del match col Napoli

Sputtanato dal suo "migliore amico": rivelazione su Allegri, caos alla Juve prima del match col Napoli




«Credo che Allegri andrà al Chelsea e farà molto bene. È uno dei 5 migliori tecnici al mondo: non ha senso che rimanga ancora in Italia, andrà via dalla Juve». Le parole sono di Giovanni Galeone, il mentore dell’attuale tecnico bianconero intervenuto ieri, lunedì 8 gennaio, a Radio Radio. I tabloid inglesi parlano di un’offerta da 10 milioni a stagione per 4 anni del Chelsea, che a fine anno dirà addio a Hiddink e dovrà scegliere il nuovo tecnico. «Offerta irrinunciabile» secondo Galeone, che vede bene in Inghilterra l’allievo prediletto.

A Sanremo risuona l'orgoglio gay La frase di Elton John papà-omo

Elton John a Sanremo: "Non avrei mai pensato di diventare padre"




"Oggi mi diverto moltissimo non avrei mai pensato di diventare papà e di avere la vita che ho avuto". Così Elton John al Festival di Sanremo. Il baronetto, padre di due bambini con utero in affitto, è stato ospite della prima serata del Festival. "Che emozione, che emozione", dice Carlo Conti che  parla delle iniziative benefiche di Elton e del nuovo brano Blue Wonderful. Elton John ha cantato i suoi successi Your song e Sorry seems to be the hardest word incantando il pubblico dell'Ariston. Ma le polemiche per la sua partecipazione che ha il sapore di spottone per le coppie gay non si placano. Appena dopo l'esibizione di Elton John da spazio a una coppietta (comica) di sposini novelli. 

SANREMO, COLPO DI SCENA C'è un clamoroso forfait: il vip che non si presenta

Primo clamoroso colpo di scena al Festival: il vip che non si presenterà all'Ariston



La sua presenza al Festival di Sanremo ha fatto discutere e ha acceso il dibattito politico. Lui è il marito di Elton John, David Furnish. A quanto si apprende tra i nomi delle persone accreditate per accompagnare la rockstar ci sono solo quelli dello staff e non quello del marito. Scorrendo la scaletta di Sanremo si scopre che la performance di John è stata programmata per le 23 circa. 

Il centrodestra ha un nome a sorpresa: una signora (vip) della televisione

Sindaco di Roma: il centrodestra pensa di candidare Rita Dalla Chiesa




Marchini, Marchini, Marchini...no. Bertolaso, Bertolaso...sì. Anzi, no per motivi familiari. Se a Milano il centrodestra cincischia rischiando di rovinare l'effetto-annuncio dopo la vittoria di Sala alle primarie del centrosinistra (ma un nome, assicurano, sarà speso entro la fine di questa settimana), a Roma Berlusconi-Salvini-Meloni sono in altissimo mare.

La ritirata di Bertolaso li ha lasciati in braghette di tela. Oggi, però, dai meandri della coalizione spunta un nome. Che non è quello della magistrata di cui si era parlato qualche giorno fa. Anche se, visto il programma che la signora ha condotto in tv per anni e al quale deve imperitura fama, qualcosa a che fare coi giudici ce l'ha. Perchè il nome del possibile candidato sindaco di Roma  sarebbe quello di Rita Dalla Chiesa, figlia del generale ucciso dalla mafia negli anni '80, sorella di Nando docente universitario (e già candidato sindaco a Milano negli anni '90) e per lungo tempo al timone di "Forum" sulle reti Mediaset (dall'88 al '97 e dal 2003 al 2013).

Lasciato il "suo" programma tre anni fa, la Dalla Chiesa ha avuto un contenzioso con La7, che l'aveva chiamata senza tuttavia affidarle un programma, per approdare infine in Rai a primavera 2015. Dal giugno al luglio dello scorso ha condotto sulla rete ammiraglia della tv pubblica "La posta del cuore" con Fabrizio Frizzi (col quale è stata sposata per sei anni, dal 1992 al 1998), prima di essere sostituita da Barbara Palombelli.

Il nome della Dalla Chiesa sarà discusso in un vertice a tre dai leader della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Già 8 morti, ora è panico da epidemia Regione lancia vaccinazione intensiva

Meningite, la Toscana lancia campagna di vaccinazione intensiva




Cinquanta casi dall'inizio del 2015 a oggi, di cui 41 da meningococco C con 9 morti, 8 riconducibili al gruppo C, 1 al gruppo B". In Toscana i casi di meningite sono una emergenza sanitaria che non conosce flessioni, con una media di 3-4 contagi al mese soprattutto nella fascia dei più giovani, fino ai 25 anni di età. Cosa ancor più grave, spiega il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai di Forza Italia, "la Regione Toscana si trova davanti a un contagio di cui non sa comprendere le dinamiche di propagazione e, di conseguenza, che non sa come arginare". Oggi l'assessore alla Sanità Stefania Saccardi si è recata a Roma per un incontro al ministero della Sanità, dove è stata decisa una campagna di vaccinazione intensiva. In pratica i vaccini saranno gratis per tutti gli abitanti dell'area vasta Toscana centro che comprende Firenze, Empoli, Prato e Pistoia, anche per gli over 45. Nelle altre zone ci sarà un ticket ridotto. In più sarà creato un gruppo fisso di monitoraggio con esperti della Regione, del Ministero e dell'Istituto superiore della sanità.

Lo schianto in auto col figlio di due anni: guai per l'ex inviato di Striscia / Guarda

Lo schianto in auto col figlio di due anni: per l'ex inviato di Striscia finisce malissimo




Una bruttissima avventura per Patrick Ray Pugliese, l'ex star del Grande Fratello ed ex inviato speciale di Striscia la Notizia, e suo figlio Leone, di due anni e mezzo. I due, infatti, sono stati vittima di un incidente stradale: Patrick è finito in testacoda con la propria Jaguar sul tratto ligure dell'A10, tra Varazze ed Avenzano, lunedì mattina verso le 11. La notizia è stata riportata dal Secolo XIX, secondo il quale la macchina dell'ex GF è stata toccata dal rimorchio di un camion, che l'ha fatta sbandare: dopo aver perso il controllo, il veicolo ha sbattuto contro il guard-rail. I due, però, stanno bene: solo lievi traumi. L'auto è andata completamente distrutta.

martedì 9 febbraio 2016

Caivano (Na): Esclusiva / Intervista al Capogruppo di Forza Italia Gaetano Ponticelli

Caivano (Na): Esclusiva / Intervista al Capogruppo di Forza Italia Gaetano Ponticelli


di Gaetano Daniele


Gaetano Ponticelli
Capogruppo al consiglio comunale (Forza Italia)

Consigliere Ponticelli, Forza Italia, cosa si sente di dire? 

In Inghilterra direbbero: Thank you for giving me the floor. Ancora grazie per lo spazio che mi concede sul suo blog. Forza Italia è rappresentata da 5 consiglieri comunali, ognuno con dei pensieri, a volte anche contrastanti tra loro, guai se non fosse così, ma si, siamo uniti nonostante le ultime incomprensioni, superate. 

Perchè secondo lei nascono queste incomprensioni? 

In un grande partito come quello che rappresento, Forza Italia, vi sono appunto 5 consiglieri comunali, ed è chiaro come ricordavo poc'anzi che qualche volta si discute animatamente, ad alta voce, ma ciò non significa che siamo divisi sulla linea politica intrapresa. Regolare confronto politico interno, viceversa, come ad esempio accade in altri partiti dove sono rappresentati da un solo consigliere, è chiaro che lì, il pensiero e la linea è unica. 

Consigliere Ponticelli, cosa sta succedendo, si vedono manifesti di critica trasversali. 

Un "Cum Laude" al consigliere comunale di Liberi Cittadini, Francesco Emione. Ma questa volta in negativo. Un politico serio, prima di affiggere alle mura della città manifesti dove vengono riportate critiche alla maggioranza, si riguarda bene da quello che riporta. Altrimenti si possono fare anche brutte figure, come appunto capitato al consigliere Emione, che dopo aver affisso Manifesti di critica, li ha poi dovuti ritrattare con un altro volantino online. Questo non fa onore a chi si prodiga a paladino della legalità. 

A cosa si riferisce?

Emione riportò all'interno di un manifesto che a città del fare vi era la sorella di un consigliere di Forza Italia, dopo una mia netta smentita cartacea, il consigliere Emione riportava attraverso un altro manifesto online, quanto segue: "L’unico fatto che NON si è verificato è la nomina in città del fare della sorella di una consigliera di Forza Italia. Non avendo una visione personalistica della politica, abbiamo il dovere e la sensibilità di evidenziarlo". Lasciando il beneficio del dubbio sulle altre accuse demagogiche, ma allora Emione ha riportato all'interno del suo manifesto una bugia! Emione allora è un bugiardo! Le ripeto, un politico serio, prima di scrivere in ITALIANO corretto i suoi manifesti,  deve stare molto attento anche al contenuto di quello che scrive. 

Una battuta sul consiglio comunale di ieri..

Mi verrebbe da dirle: la seconda? Perchè la prima battuta la fece l'opposizione mandando un consigliere comunale alle prime armi, giovane, ma volenteroso, a dichiarare che il consiglio comunale era illegittimo, il tutto senza prendersi la presenza, come se stesse portando un'imbasciata al pizzicagnolo sotto casa. Per quanto riguarda il resto, abbiamo risposto a tutti i punti all'ordine del giorno. 

Si sente di aggiungere altro?. 

Si. In data 4 febbraio 2016, è stata espletata la gara aperta e ad evidenza europea per l'aggiudicazione del servizio "ricovero e mantenimento dei cani randagi" di proprietà del comune di Caivano. La gara è stata affidata "Al Rifugio agro aversano" con un risparmio di circa 190 mila euro per tutta la durata dell'appalto. Soldi che pesavano sulle casse del comune grazie a scelte scellerate del passato. Insomma, fatti e non bugie. Infine, i nostri obiettivi sono mirati all'affidamento della gara rifiuti, e al rilancio economico ed occupazionale di Caivano. 

Elton John a Sanremo con il marito L'ultima vergogna Rai sul suo cachet

Raiuno: " Mezzo milione a Elton John? No, molto meno". Ma non dice quanto




Un caso che sicuramente diventerà un polverone. E' quello relativo a Elton John, che stasera sarà sul palco del teatro Ariston per il Festival di Sanremo con il marito, in quello che da molti è stato definito uno spot per le unioni civili e le adozioni i figli delle coppie gay (i due sono papà di due bambini), proprio nei giorni del dibattito sul dl Cirinnà. La Rai, infatti, si rifiuta di rivelare il compenso ricevuto dalla popstar inglese. "Mezzo milione euro di cachet per Elton John? Non posso dire quanto è veramente perché la nostra policy non lo prevede.  Ma posso dirvi che è molto meno di questa cifra" ha spiegato il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, ai giornalisti che gli chiedevano a quanto ammonta il  compenso pattuito con Elton John. In mattinata la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, aveva così definito l'invito al cantante: "La Rai dà l'utero in affitto a Elton John, e in più lo paga anche". 

SFIDA TOTALE ALL'EURO La regione gli dice addio: chi si sgancia (in Italia)

Italia, la regione dice addio all'euro. La sfida totale: ecco chi si sgancia




La Valle d'Aosta sta pensando di battere moneta propria, la Valdex, e trovare una via d'uscita creativa per sfuggire ai limiti di bilancio imposti dal patto di stabilità imposto agli enti locali dallo Stato. Con una propria moneta, la Regione è sicura di poter sbloccare circa 30 milioni di euro, che potrebbero poi essere spesi in investimenti.  Secondo quanto è emerso da un convegno sulle monete locali tenuto nel piccolo comune di Saint-Christophe: "Paghiamo l'indennità di bilinguismo dei dipendenti pubblici con la moneta locale" ha proposto Marco Gheller, esponente del partito autonomista valdostano Alpe.

Il progetto - L'idea era venuta tempo fa anche a Etienne Andrione, candidato sindaco di Aosta per l'Union valdotaine progressiste e a Pierluigi Marquis, capogruppo della Stella Alpina in Consiglio regionale. Come riporta Italia Oggi, la moneta valdostana non sostituirebbe l'euro, ma lo affiancherebbe, come già sperimentato in altre regioni come la Sardegna. In Europa ci sono stati diversi esperimenti anche riusciti, come a Bristol, in Inghilterra, dove hanno adottato la Bristol Pound, oppure in Belgio col Res, e nella regione bavarese della Germania col Kinguarer. In Italia aveva raccolto buoni risultati la Sardex in Sardegna, meno fortunata invece la Napo, battuta dal sindaco Luigi De Magistris a Napoli.

Senza banchieri - La Valdex, nome proposto da Marquis, non sarebbe stampata da una Banca centrale, ma sfruttata con strumenti simili a carte di credito e distribuita ai dipendenti pubblici. Con le tessere si potrebbero acquistare beni e servizi delle aziende locali.

Caivano (Na): La pesantissima replica di Liberi Cittadini

Caivano (Na): La pesantissima replica di Liberi Cittadini 


di Liberi Cittadini



E’ ormai risaputo che la replica alle iniziative politiche delle forze di minoranza è stata appaltata a pseudo giornalisti che opinano a gettone. Gente abituata a diffamare ed a campare grazie alla politica. D'altronde ad ascoltare il modo in cui si esprimono quelli di Forza italia, meglio che si facciano sempre scrivere i documenti, però dopo li dovrebbero almeno saper leggere.

Pinocchio alla fine andò a scuola, prendano esempio.

Sarebbe finanche troppo agevole replicare alle volgarità che sono quotidianamente propagate on line, con i propri curriculum vitae, i propri certificati giudiziali, le proprie frequentazioni che non determinano picchi elettorali anomali, ma ciò non sarà fatto.

Diversamente da molti protagonisti degli ultimi giorni, non abbiamo mai dato incarichi legali a nostri congiunti, né abbiamo sorelle e mogli che lavorano nelle cooperative grazie alla politica. Né abbiamo venduto computer al Comune, né abbiamo dato lavori in somma urgenza ai nostri familiari e/o amici. Il nostro reddito deriva dal lavoro, non abbiamo banche private a casa nostra. E comunque a Caivano ognuno sa la provenienza familiare e culturale dell’altro.

Sul nostro manifesto c’è poco da replicare. 

L’unico fatto che NON si è verificato è la nomina in città del fare della sorella di una consigliera di Forza Italia. Non avendo una visione personalistica della politica, abbiamo il dovere e la sensibilità di evidenziarlo. Ma tutto il resto risponde alla verità, granitica come la roccia.

La gara per la raccolta dei rifiuti ad oggi non è stata espletata. Invece è stata concessa un’altra proroga per oltre 1 milione di euro. Il sindaco aveva proclamato solennemente che non avrebbe mai più concesso proroghe. Sulla gara dei rifiuti si era giocato tutto. Ha perso. Ha concesso un’altra proroga, la seconda della sua amministrazione in 8 mesi. 

Le Autorità competenti dovranno chiarire se la proroga è stata adoperata per favorire la ditta attualmente in servizio vista l’intensità di rapporti con taluni consiglieri comunali.

Il capitolato di appalto (con il piano industriale) non è passato per gli indirizzi del consiglio comunale. Trattasi di un appalto per 30 milioni di euro.

La gara per il servizio di mensa scolastica ad oggi non è stata espletata. E’ stata concessa un’altra proroga per 220 mila euro. La seconda della sua amministrazione in 8 mesi. Il sindaco ebbe a dire che il disagio per la mensa costosa ed inadeguata era da attribuirsi alla vecchia amministrazione e proclamò che avrebbe espletato la gara. Ciò non è accaduto.

Nella confusa ed infelice replica al ns manifesto, Forza Italia non tratta l’argomento della nomina dell’avvocato personale del sindaco a presidente dell’Organismo di Valutazione interno. E’ clientelismo puro che il primo cittadino attuale aveva denigrato per lunghi anni dai banchi dell’opposizione. Non entreremo nel merito della deprimente vicenda giudiziaria del sindaco contro l’Asl (causa che ha perso), poiché è la correttezza che informa la nostra azione politica.

Forza Italia non può smentire che l’ incarico legale è stato affidato fuori dall’albo al cognato del consigliere comunale di Afragola, Gennaro Giustino. Non può smentire che il consigliere afragolese risulta essere abituale conviviale dell’addetto stampa del sindaco e del capogruppo di Forza Italia. 
Sulla questione abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta insieme alle altre forze di minoranza e chiameremo in causa tutte le Autorità competenti.

Sul metodo lottizzatorio adoperato per l’affidamento di lavori pubblici a ditte segnalate dai consiglieri comunali, rimandiamo alle inequivocabili parole del sindaco quando denunciò i consiglieri del suo partito. Annunciò querele che puntualmente non ha portato avanti, dimostrando di aver maggiore dimestichezza col compromesso al ribasso.

L' indagine parlamentare della commissione antimafia è stata scritta di fatto dagli stessi consiglierei di Forza Italia, con accuse al vetriolo sulla carenza di legalità. Accuse che non potevano essere sottaciute alle Autorità competenti obbligate ad indagare sulla presenza di presunti condizionamenti dell’attività istituzionale e di conseguenza adottare gli opportuni provvedimenti.

Sulla crisi politica v’è poco da dire: v’è allo stato una giunta dimezzata, la proposta di un esecutivo tecnico, tra piroette di consiglieri che saltano da un partito all’altro e voltagabbana di professione rientrati dalla finestra che al primo turno furono cacciati dalla porta, si è registrato un consiglio comunale deserto. L’ultimo consiglio comunale di ieri si è svolto senza la minoranza in Aula, in un clima goliardico che denota l’assoluto disprezzo per le istituzioni. Il Presidente del Consiglio Comunale sta avallando la mortificazione delle istituzioni.

Monopoli aveva promesso il reddito di cittadinanza, ma per ha garantito il reddito ai membri della sua maggioranza, a familiari, affini ed all’addetto stampa. 

Adesso chi è il bugiardo?

Siamo in presenza di un fallimento completo, assoluto, inconfutabile, ineluttabile. Prima che sia troppo tardi, il sindaco deve rassegnare le sue dimissioni. 

L'intervista a Mara Carfagna, profezia su Libero: "Perché Renzi si va a schiantare"

Mara Carfagna a Libero: "Matteo Renzi sabota diritti gay e unioni civili"


di Paolo Emilio Russo e Pietro Senaldi



«Questa legge la stanno usando solo per produrre consenso, non per raggiungere il risultato: che peccato». Mara Carfagna, portavoce del gruppo di Forza Italia a Montecitorio, è stata l' ultimo Ministro per le Pari Opportunità e oggi guida il Dipartimento per i diritti civili del suo partito. Onorevole, il Dl presentato da Monica Cirinnà sembra in un cul de sac: Matteo Renzi ha lasciato libertà di coscienza al Pd, Ncd chiede di stralciare l'equiparazione al matrimonio e le adozioni, pure Beppe Grillo si è sfilato. Che fine faranno le unioni civili?

«Questa legge la stanno utilizzando per la propaganda, non perché ci credano. Stanno giocando una partita con un solo scopo: produrre consenso, spostare il baricentro tutto a sinistra. Spero sappiano che, così facendo, la legge rischia di schiantarsi e lasciare tutte le coppie di fatto senza diritti e l'Italia indietro. Sarebbe un peccato». 

Il premier ha detto «niente stralcio» della stepchild adoption. Sta mettendo a rischio l'approvazione? 

«Esattamente. E lo ha fatto pur sapendo benissimo che sul tema delle adozioni non c'è l'ombra di una maggioranza né dentro al Parlamento né dentro al Paese. È lui che ha deciso di spaccare politica e opinione pubblica usando le adozioni come grimaldello». 

Le dispiacerebbe un nuovo fallimento? 

«Ho presentato un anno fa la mia proposta di legge per le unioni civili e l'ho fatto sulla base di convinzioni ideali; penso che sia un dovere del Parlamento riconoscere i diritti a chi non ne ha e legiferare sul tema. Lo dico non da oggi». 

Il testo firmato da 40 deputati di Fi non prevedeva le adozioni. Ci avrebbe risparmiato le polemiche? 

«È vero che la discussione si è avviata al Senato, ma quella proposta poteva essere un'ottima base per un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione, aveva chance di finire approvato quasi all'unanimità...».  
Angelino Alfano, Maurizio Lupi e Renato Schifani erano contrari alle unioni civili, oggi sono pronti a votare il testo se l'esecutivo sfilerà le adozioni... Non potevate mettervi d' accordo? 

«Lo considero un passo avanti per loro, una evoluzione rispetto a una posizione che negava anche la necessità di riconoscere le unioni civili». 

A proposito di Grillo; era favorevole al matrimonio e alle adozioni, ora l' M5s fermerà la legge. La stupisce il cambio di linea? 

«Non mi stupisco. Mi rattrista che, tutti quelli che mi ha citato, si siano mossi non per motivazioni ideali, ma per convenienza politica. È una cosa un po' stucchevole visto che stiamo parlando di persone, di diritti, di sofferenza e di discriminazioni…». 

Anche Fi è stata ondivaga sul testo di questa proposta, non crede? 

«Ci sono diverse sensibilità, ma abbiamo una linea condivisa: sì ai diritti, sì alle unioni civili, ma niente equiparazione coi matrimoni e zero adozioni. Hanno perso un anno, ma adesso, come dice, ci sono arrivati anche tutti gli altri…». 

Una dozzina di associazioni lgbt scrivono che senza adozioni la proposta di unioni civili è «irricevibile». Come la mettete? 

«Ho sempre rispettato le istanze che arrivano dal mondo dell' associazionismo. Compreso quella di Gaylib, che la pensa diversamente e infatti non è tra i firmatari. Ma al di là di ciò, penso che il Parlamento abbia sempre il dovere di trovare la sintesi». 

Ma quale può essere la sintesi tra posizioni apparentemente così distanti? 

«Il riconoscimento dei diritti subito, salvo affrontare poi il tema delle adozioni con una riforma organica che ci permetta di approfondire questo tema sottraendolo allo scontro ideologico. Non faccio finta di non vedere che esistono già bambini all' interno di coppie omosessuali, che hanno bisogno di specifiche tutele». 

Lei non ha partecipato al Family Day, come altri suoi colleghi di Fi. Perché? 

«Personalmente ritengo che il dovere di un politico sia quello di stare in Parlamento per costruire una legge buone; una legge è buona quando riflette valori che non siano percepiti come una vittoria di una parte sull' altra. Detto ciò le piazze si ascoltano e si rispettano tutte». 

Tra i partecipandi c'era Roberto Formigoni. Sta creando molte ironie e nervosismi un tweet nel quale chiama gli omosessuali «checche isteriche»: gli avvocati di Sel invitano chi si ritiene offeso a denunciarlo. Da che parte sta? 

«Non c'è neanche da chiederlo. Spero che il senatore chieda scusa al più presto, senza "se" e senza "ma". Una cosa sono le opinioni politiche, gli epiteti da osteria». 

Berlusconi ha lasciato libertà di coscienza,ma il resto del centrodestra sembra contrario alle unioni civili. 

«Berlusconi può rivendicare un lavoro e una sensibilità al tema dei diritti e del contrasto dell' omofobia superiore a qualunque altro leader politico italiano; la prima campagna governativa contro l'omofobia l'abbiamo fatta noi. E l'Osservatorio della Polizia contro i crimini commessi in nome della discriminazione fu istituito da Maroni. Il contrasto all'omofobia nelle scuole l'avevamo portato noi creando la "Settimana contro violenza" in tutti gli istituti: il governo in carica l'ha appena cancellata...».

Zika, agghiacciante lettera agli atleti L'ombra del virus sui Giochi di Rio

Virus Zika e Giochi di Rio, il Comitato Olimpico Usa scrive agli atleti: "Chi ha paura può non andare in Brasile"




Il Comitato olimpico statunitense (Usoc) ha informato le federazioni sportive che gli atleti preoccupati per la loro salute a causa del virus Zika potranno rifiutarsi di partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro in programma dal 5 al 21 agosto 2016. Lo ha annunciato al Time il portavoce dell'Usoc Patrick Sandusky. "Stiamo monitorando da vicino la situazione con il Cdc (il centro statunitense di controllo e prevenzione delle malattie), con gli organizzatori di Rio 2016, con l'Organizzazione mondiale della sanità e con vari specialisti delle malattie infettive. In più stiamo compiendo ogni passo necessario per garantire che la nostra delegazione sia consapevole delle raccomandazioni delle autorità sanitarie statunitensi riguardo al viaggio in Brasile".

Caivano (Na): Esclusiva / Consiglio Comunale Clima di fuoco Compaiono burattini di pinocchio

Caivano (Na): Esclusiva / Consiglio Comunale Clima di fuoco Compaiono burattini di pinocchio


di Gaetano Daniele




Consiglio comunale infuocato. I consiglieri comunali di minoranza hanno disertato il consiglio comunale che si è tenuto ieri 8 febbraio 2016,  nonostante fossero in discussione punti proposti dalla stessa opposizione, come tra l’altro la spinosa questione del restauro del Castello comunale, dove sembra che siano stati pagati lavori mai eseguiti - così hanno affermato alcuni consiglieri da noi interpellati - . Ma il rispetto delle regole in democrazia è fondamentale e irrinunciabile, non è una semplice questione di regolamenti e di cavilli giuridici - chiosa l'architetto Luigi Sirico PD, e nota: si tratta appunto, di salvaguardare il diritto sacrosanto della minoranza di poter esercitare senza impedimenti la propria attività di controllo e di proposta senza impedimenti e senza scorciatoie. 

Ma veniamo ai fatti. In data 25 gennaio 2016 il Presidente del Consiglio Comunale di Caivano, Raffaele Del Gaudio, aveva convocato la seduta straordinaria ed in prima convocazione del consiglio comunale che doveva tenersi in data 29 gennaio 2016 alle ore 18.00 in prima convocazione. Quella seduta andò deserta per l’assenza di alcuni esponenti della maggioranza e quindi per il mancato raggiungimento del numero legale dei consiglieri presenti all'appello delle ore 19,00 del giorno 29 gennaio 2016.

Per questo il Presidente del Consiglio Comunale ha convocato in seconda convocazione il Consiglio Comunale per le ore 17,00 del giorno 08 febbraio 2016.

I consiglieri di minoranza in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale nei giorni scorsi, avevano rilevato che tale convocazione era in contrasto con il comma 2 dell’articolo 14 del vigente regolamento sul funzionamento del consiglio comunale che testualmente recita : “ Quando risulti il numero legale il Presidente dichiara aperta la seduta e qualora, invece, non risultasse tale numero, lo farà constatare nel processo verbale e dichiarerà la diserzione della seduta stessa, eventualmente rinviandola in seconda convocazione entro gli otto giorni successivi.

In realtà il consiglio comunale è stato convocato dopo dieci giorni , quindi oltre il termine stabilito dal Regolamento Comunale. Inoltre, i consiglieri di minoranza avevano fatto rilevare che sempre in ossequio al regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale “i tre giorni precedenti a ciascuna convocazione del consiglio in seduta straordinaria non devono ,di norma ,coincidere con i giorni di chiusura al pubblico degli uffici comunali .” Ciò per consentire ai consiglieri nei giorni precedenti al consiglio comunale di poter prendere visione degli atti che sono chiamati a discutere in consiglio comunale. Se questo non accade nei giorni festivi gli atti devono essere depositato presso il comando vigili urbani che resta aperto anche il sabato e la domenica.

Ebbene, i consiglieri comunali recatosi presso il comando vigili hanno constatato che nulla era stato depositato. Pare che non sia la prima volta che i consiglieri comunali si siano trovati nella impossibilità di consultare in tempo utile gli atti. I consiglieri di minoranza, lamentano che anche altre volte non sono stati messi in condizione di visionare in tempo utile gli atti proposti in consiglio comunale. Anche importanti. Non ultimo il Piano di Protezione Civile arrivato agli uffici la mattina stessa del consiglio comunale. E anche in quel caso i consiglieri di minoranza furono costretti per protesta ad uscire dall'aula.

Per questo gli stessi hanno scritto al presidente del consiglio comunale affinché venga salvaguardato il diritto dell’opposizione ad esercitare pienamente il proprio mandato istituzionale senza impedimenti e senza ostacoli. E questo ha ricordato ai nostri microfoni il consigliere comunale di Liberi Cittadini, , Francesco Emione: "è un principio fondamentale della democrazia sia per l’opposizione ma anche per la maggioranza che nel prossimo futuro potrebbe tornare ad essere minoranza".

Inoltre, non sono mancate le accuse alla minoranza, che è entrata nel vivo di una questione strettamente personale. La questione risale a qualche giorno fa, quando tramite manifesti venivano formulate delle accuse agli attuali consiglieri di Forza Italia, e, approfittando del consiglio comunale, il capogruppo Gaetano Ponticelli, pare abbia smontato le accuse una ad una, anzi, lanciando anche una provocazione, apponendo sui banchi della minoranza dei piccoli pinocchi. 

lunedì 8 febbraio 2016

Napoli e Juve ok, ora sfida scudetto Champions: stop Milan balzo Roma

Serie A, Napoli e Juventus vincono sempre: ora la sfida scudetto. Il Milan spreca l'occasione Champions




Napoli e Juventus forse hanno già la testa alla sfida scudetto del prossimo turno. Vincono ancora, ma che fatica: gli azzurri di Sarri superano 1-0 il Carpi con un rigore al 70' del solito Higuain, che tocca quota 24 in classifica marcatori. Per la capolista è l'ottava vittoria di fila. Sono 14 i successi consecutivi per la banda di Max Allegri, che passa in casa del Frosinone solo nel finale: Cuadrado e Dybala (e sono 13) tengono i bianconeri a -2 dal Napoli, con la possibilità di sorpasso allo Juventus Stadium.

Milan, occasione sprecata - Dietro, spreca una grande occasione il Milan: 1-1 in casa con l'Udinese (dopo il vantaggio ospite di Armero ci pensa Niang nella ripresa) e nessun punto recuperato a Fiorentina (1-1 a Bologna, sabato) e Inter (3-3 a Verona, nell'anticipo dell'ora di pranzo). Per Mihajlovic due punti persi che potrebbero pesare tantissimo nella rincorsa non più così impossibile al terzo posto che varrebbe i preliminari di Champions League. Ne approfitta eccome invece la Roma, che nel posticipo all'Olimpico supera 2-1 la Sampdoria coi gol di Florenzi e Perotti. Per i blucerchiati rete di Fernando e traversa di Dodò nel finale. Ora i giallorossi sono a -2 dal terzo posto della Fiorentina. Nelle altre sfide da segnalare il colpaccio del Chievo in casa del Torino, 2-1 in rimonta, e il pareggio 2-2 del Palermo in casa del Sassuolo.

Arriva la tassa sulla tv in chiaro: quanto costerà in più a famiglia

Digitale terrestre, per i nuovi decoder da 40 a 100 euro in più a famiglia




E' in discussione in Europa, all'attenzione della commissione Economia e Società digitali, il passaggio a un digitale terrestre di seconda generazione, detto Dvb-t2, che permetterà una maggior qualità delle trasmissioni. Un operazione che potrebbe arrivare a conclusione entro 4-5 anni e che, per i soli operatori, avrà costi compresi tra i 450 e gli 890 milioni di euro, a seconda dello standard di compressione (Mpeg p Hevc) che verrà adottato.

Poi ci sono i costi a carico dei consumatori, per l'adozione di decoder in grado di ricevere le trasmissioni del Dvb-t2. Se si considerano solo le prime case, la valutazione d'impatto è tra i 616 milioni e 1,6 miliardi (per Mpeg e Hvec), mentre se si considerasse la totalità delle case il conto sale di molto: tra 1,3 e 3,3 miliardi di euro. Costi che corrispondono a un esborso medio per famiglia pari a 40 euro per un decoder Dvb-t2 con la tecnologia di compressione più semplice (Mpeg) e di 100 euro per quello con tecnologia più avanzata. Il 68% dei costi totali indicati dalla Commissione Ue saranno a carico dei consumatori italiani, francesi e spagnoli, che avranno per forza bisogno dei nuovi dispositivi se volgliono continuare e ricevere il segnale del digitale terrestre.

Occhio al messaggio "maledetto": rende inutilizzabile il vostro iPhone

Il messaggio che rende inutilizzabile il vostro iPhone 6




Un messaggio "Errore 53" che potrebbe costare caro ai possessori di iPhone 6 e 6 plus. Per l'esattezza, 300 euro per riparare il proprio dispositivo. La comunicazione di fatto avvisa che il vostro iPhone sta per "congelarsi" e diventare inutilizzabile, rendendo inaccessibili tutti i dati contenuti. Apple ha spiegato al quotidiano britannico Guardian l'errore: si tratta di una funzione nascosta dell'iPhone che si attiva quando il telefono viene riparato da tecnici non Apple o quando si danneggia il tasto home: "iOS verifica che il sensore Touch ID nel vostro iPhone o iPad corrisponda correttamente agli altri componenti del dispositivo - spiegano da Cupertino -. Se iOS trova una mancata corrispondenza, il controllo ha esito negativo e Touch ID, anche per l'uso Pay di Apple, è disabilitata. Questa misura di sicurezza è necessaria per proteggere il dispositivo ed evitare che venga utilizzato un sensore Touch ID fraudolento". Sarà necessaria la sostituzione del tasto home.

Belpietro: "Ecco chi sta con la Merkel" Quelli che votano contro i rispamiatori

Belpietro: "Ecco chi sta con la Merkel". I politici che votano contro i risparmiatori


di Maurizio Belpietro



Matteo Renzi si è fatto spesso vanto del fatto che il Pd sia il partito più votato d' Europa. Come è noto, alle elezioni del 2014 a nessun altro - nemmeno alla Cdu di Angela Merkel - è riuscito il colpo di conquistare il 40 per cento dei voti e dunque di spedire una nutrita pattuglia di onorevoli a Bruxelles. Ma stanti così i fatti, sarà bene che il presidente del Consiglio informi i suoi eurodeputati che non sono stati mandati in Europa per turismo, ma per occuparsi degli interessi di questo Paese.

E per evitare che altri varino norme capestro nei confronti dell' Italia. Purtroppo abbiamo già visto che cos' è accaduto con il bail in, ovvero con la direttiva in cui si scaricano sui clienti i crac bancari. Varata dalla Commissione, la direttiva è stata votata senza batter ciglio da tutta una serie di parlamentari, con il risultato che al fondo salva banche italiano è stato impedito il salvataggio di quattro istituti di credito sull' orlo del fallimento (Etruria, Marche, Ferrara e Chieti) e i risparmiatori hanno visto andare in fumo i loro investimenti in azioni e obbligazioni subordinate. Ora la storia rischia di ripetersi, e anche in peggio.

In pratica a Bruxelles è stata votata una mozione che, dietro alle parole fumose, vuol dire una sola cosa: se una banca ha in portafoglio un certo numero di titoli di Stato non può essere considerata esente da rischi. Tradotto, significa che quei soldi non sono da considerare patrimonio, ma debito e, per mettersi in regola con le norme internazionali, gli istituti di credito devono accantonare denaro per far fronte al rischio di eventuali perdite. Se si vuole essere ancora più chiari, basta leggere ciò che una commissione di saggi ha preparato a Bruxelles. Si tratta di un piano in cui, in sostanza, si sostiene che i titoli di uno Stato - siccome quest' ultimo rischia di fallire come una qualunque società e di non pagare Bot, Cct e così via - non sono a rischio zero.

Dunque, se l' Italia non garantisce un bel niente, per dare garanzia di essere solidi gli istituti di credito devono mettere da parte un capitale pari a circa il 70 per cento del portafoglio investito in titoli di Stato.

Se il presidente della Bce Mario Draghi per riportare alla normalità le quotazioni del sistema bancario nelle scorse settimane ha usato il cannone, l' Europa a trazione tedesca si appresta quindi a sganciare una bomba atomica, che rischia però di sterminare il nostro sistema bancario e non solo. È risaputo infatti che gli istituti di credito sono acquirenti abituali dei titoli di Stato italiani e una recente indagine stima che abbiano in carico almeno 400 miliardi, ossia una cifra molto vicina al 20 per cento del totale del nostro debito pubblico.

Avete idea di quanti soldi servirebbero, in aumenti di capitale, per mettere da parte il 70 per cento del denaro investito in Bot e Btp? Duecentottanta miliardi, cioè circa il 13 per cento del nostro debito pubblico. Per le banche sarebbe una sventola da capogiro, ma anche per lo Stato, che vedrebbe salire lo spread come un palloncino pieno di elio, e pure per i risparmiatori.

Dietro alla mozione dell' Europarlamento votata anche dai deputati italiani e dietro lo studio dei saggi, ci sarebbe secondo il Corriere della Sera lo zampino di Wolfgang Schaeuble, ossia del ministro delle Finanze tedesco, il falco della Germania, colui che avrebbe voluto mandare al fallimento la Grecia e che non ha mollato un attimo la presa su Alexis Tsipras fino a che questi non ha alzato bandiera bianca. L' operazione in pratica vorrebbe dire che, se si riconosce la possibilità che uno Stato fallisca, le banche non possono detenere titoli ad alto rischio. Non solo: così facendo si estende il criterio del bail in dalle banche agli Stati, prevedendo che siano i risparmiatori e gli investitori a pagare il debito, con effetti devastanti sugli istituti di credito e sulla clientela. L' Italia è nel mirino: dato che non vuole decidersi a ridurre il debito pubblico con misure draconiane (tipo una patrimoniale e una robusta spending review) la si mette con le spalle al muro con la minaccia di tagliare il legame tra banche e debito pubblico.

Insomma, mentre Matteo Renzi litiga con l' Europa chiedendo maggiore flessibilità, Schaeuble e le sturmtruppen si preparano a regalarci maggior rigore. E i nostri europarlamentari che fanno? Dormono. Anzi no, peggio, votano una mozione in cui si vincola la Ue a separare Stati e banche, costringendo queste ultime a ridurre l' esposizione nei confronti del debito sovrano, ossia dell' Italia. Perfetto. Dei geni. Anzi: dei nemici in casa.

CANDIDATO MADE IN CINA Renzi incorona Giuseppe Sala dopo le primarie dei veleni

Primarie Pd a Milano, Giuseppe Sala vince senza plebiscito




Giuseppe Sala vince le primarie "cinesi" del Pd a Milano, ma il successo non è bulgaro. Arriva poco prima delle 22, a urne ancora aperte, la telefonata del premier Matteo Renzi per congratularsi con l'ex manager di Expo, facendogli un "in bocca al lupo" per la corsa a Palazzo Marino. "Ringrazio tutti coloro che hanno votato, i militanti e i volontari che hanno lavorato ai gazebo e i candidati che si sono confrontati sul futuro di questa grande città", ha commentato Renzi. Dopo le polemiche del pomeriggio con Beppe Grillo, che aveva parlato di "primarie taroccate" per la presenza di un alcune decine di cinesi in fila per votare Sala (anche se non hanno dimostrato grande conoscenza né dell'italiano, né della politica milanese), nessun riferimento dunque al caso che ha agitato questa due giorni democratica. 

La sfida - Era il favorito, Sala, e il verdetto lo ha confermato pur senza trionfi. L'ex commissario unico di Expo ha superato il 40% delle preferenze, seguito dagli assessori Francesca Balzani (la preferita del sindaco uscente Pisapia) con oltre il 30% e Pierfrancesco Majorino con poco meno del 25%. Fanalino di coda il responsabile dell’Uisp Milano, Antonio Iannetta, con l'1 per cento. Resta una certezza: sommando i voti di Balzani e Majorino, la sinistra Pd avrebbe vinto. Ma essendo sinistra vera, ha scelto di farsi male da sola. 

Affluenza: 4% di stranieri - Anche domenica si conferma il dato del 4% di stranieri alle urne, dato tutto sommato limitato: "Il Comitato delle Primarie - si legge in una nota - rende noto che alle ore 18.30 la percentuale di votanti stranieri è in linea con il dato comunicato ieri", cioè quello del 4%, che ieri era sul totale dei 7.750 votanti. I votanti totali sono poco superiori ai 55mila. 

Il sondaggio ammazza-Boschi: bomba a orologeria sul governo

Boschi e Banca Etruria, il sondaggio: un italiano su due vuole che il ministro si dimetta




Per un italiano su due Maria Elena Boschi deve dimettersi. È il sondaggio, sorprendente ma fino a un certo punto, condotto da Scenari politici per HuffingtonPost secondo cui il 53% degli intervistati pensa che la ministra delle Riforme non possa restare al governo. Il motivo è naturalmente il caso di Banca Etruria, con il padre della Boschi coinvolto nell'inchiesta toscana sulle furbate dell'istituto popolare e con lo stesso esecutivo Renzi chiamato a "salvare" Etruria. Da qualche settimana la donna più potente dentro il Pd ha diradato uscite pubbliche e commenti, conscia che ogni sua parola potrà essere usata contro di lei. Si è limitata a riferire in Parlamento, provocando ugualmente polemiche e reazioni ostili nell'opposizione (e imbarazzi tra compagni di partito e maggioranza). 

Chi sta con lei - Tra gli elettori del Pd il 62% pensa che il suo comportamento sia stato ineccepibile, percentuale che scende al 20% tra tutti gli interpellati. I simpatizzanti di M5S, Lega Nord e Forza Italia invece sono schierati in massa per le dimissioni. A un elettore del Pd su tre, infine, resta più di un dubbio sull'operato della famiglia Boschi.

domenica 7 febbraio 2016

Mossa sui gay, rivolta dentro i 5 Stelle: "Grillo traditore, non vi votiamo più"

Unioni civili, base M5S in rivolta contro Beppe Grillo: "Traditori, non vi votiamo più"




La base del Movimento Cinque Stelle insorge, salvo poche eccezioni, contro la decisione del leader Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza sul voto al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Il post in cui Grillo annunciava la decisione è stato letteralmente preso d'assalto, con quasi cinquecento commenti a cinque ore dalla sua pubblicazione. E a prevalere sono i delusi, molti dei quali assicurano che non voteranno né sosterranno più in alcun modo il Movimento. 

"Niente democrazia" - Una scelta "difficile da digerire", come scrive qualcuno, e ancor meno da comprendere. Perché rappresenta, agli occhi degli elettori, una sconfessione di tutto ciò che il Movimento rappresentava ai loro occhi: battaglie civili, per la trasparenza nei lavori parlamentari e nella vita interna del "partito non partito", democrazia diretta, ritorno al cittadino come fonte stessa di ogni decisione. "Devo riconoscere il vulnus che questa decisione reca a quella che è stata la ragione fondante del Movimento. Democrazia diretta sempre. I portavoce non possono avere libertà di coscienza, perché votano in rappresentanza della coscienza collettiva e non della propria", viene sottolineato da un altro cittadino a Cinque Stelle. E, sempre sulla "deroga" alla democrazia diretta c'è chi scrive: "Questa era una decisione da mettere in piattaforma e i portavoce dovevano prenderne atto e allinearsi alla base. Credevo che la forza del movimento fosse la democrazia diretta e non un fatto di coscienza personale. Avete buttato nel cesso il principio cardine". "Così si va contro il volere dei cittadini, loro voteranno secondo la loro coscienza ma non secondo la volontà dei cittadini che li hanno eletti. Soluzione da vecchio a politica non da movimento 5 stelle".

"Bravi, traditori" - Ancora, tra i critici c'è chi grida al tradimento: "Complimenti, avete tradito migliaia di cittadini Italiani che attendevano da anni veder riconosciuto un diritto. Mi fate pena", si legge tra i commenti: "Che delusione, non l'avrei mai pensato che una battaglia di diritti fondamentali il movimento 5 stelle l'avrebbe affrontata con i rimorsi di coscienza. Vedremo quale sarà la prossima deroga". C'è, poi, la pagina degli addii: "Per quanto vi possa interessare, il mio voto lo avete perso - si legge -. Fine del mio sostegno al movimento. Null'altro da aggiungere".

"Mandiamo a casa Renzi" - Non mancano, tuttavia, quanti rintracciano nella decisione una strategia per mettere in difficoltà il governo: "Ma non dobbiamo mandare a casa questo governo? Senza i voti del M5S la legge non passerebbe, quindi...", sottolinea un sostenitore premettendo che "tanto Ncd non voterà mai con il Pd". Per un altro si tratta di "un'importante presa di posizione, anticonformista". Infine, c'è chi pur provando "vergogna" per il post di Grillo si dice sicuro che, proprio in virtù della scelta del leader, "il ddl Cirinnà sarà approvato senza modifiche, con la stragrande maggioranza dei voti dei portavoce del M5S. Questo è il classico post da propaganda politica per un paese incivile e mentalmente immaturo".