L'onorevole accusa i colleghi: "50 drogati in Senato. Chi sono? Occhio a quel dettaglio"
Le voci sul fatto che in Parlamento circoli della droga si rincorrono incessanti da anni. Ma, ad oggi, nessun "onorevole drogato" è stato pizzicato o colto sul fatto, men che meno ha mai ammesso di ricorrere all'utilizzo di sostanze stupefacenti, droghe pesanti nel dettaglio. Ora, però, ad alzare il velo sui "politici tossici" è Lucio Barani, esponente di spicco di Ala, il gruppo di Denis Verdini. Il senatore sgancia un razzo termonucleare: "Sui 315 senatori, una cifra tra i 50 e i 70 fa uso di droghe pesanti. Certi interventi che si ascoltano non sono giustificati solo dalla mancanza di cultura", spiega il verdiniano, lasciando intendere che alcuni senatori, dunque, prendano la parola mentre si trovano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Un accusa gravissima. E Barani prosegue: "Fossi stato presidente del Senato avrei fatto delle analisi ambientali nei bagni, l'ho capito dalle pupille". Il senatore, che è medico, sottolinea: "Uno che all'ombra ce le ha strette quando dovrebbero essere dilatate, oppure miotiche in piena luce, ha assunto qualcosa". Quando chiedono a Barani se i senatori drogati sono più di destra o di sinistra, lui risponde: "Sono solo dei cialtroni che sono capitati in Senato, facciamo l'esame del capello prima di iniziare gli interventi in aula. Io l'ho fatto", ha concluso.
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