Vince lo schema Toti. L'idea: centrodestra unito, aria di "partito unico"
Vittoria del centrodestra al primo turno delle Amministrative, trionfo di Giovanni Toti. È il governatore della Liguria il "regista" dietro il risultato di Genova, dove il candidato sindaco Marco Bucci, espressione dell'unione di tutte le forze del centrodestra, è in testa al primo turno con oltre il 30% e ottime possibilità di vincere al ballottaggio strappando alla sinistra una sua storica roccaforte. "Dato straordinario", ha commentato a caldo Toti ricordando come "una coalizione compatta e omogenea anche a livello nazionale" possa cambiare le cose, "il vento per un centrodestra unito è positivo". Si tratta ora di lavorare sulla legge elettorale perché inciderà, e molto, sulle possibilità di vittoria di una eventuale alleanza tra Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Toti è tornato alla carica affacciando di nuovo l'idea di un partito unico del centrodestra, un listone. Per ora gli umori dei leader restano freddini, ma Toti ha dalla sua un modello che ha portato risultati clamorosi prima alle regionali e poi in città come Savona e, ora, appunto Genova e La Spezia. Salvini e Meloni ci pensano, ma è Berlusconi da convincere davvero perché l'ex premier punta sempre sul proporzionale. Forza Italia è impegnato, magari abbassando la soglia di sbarramento al 4% per comprendere anche Alfano, a riaprire la partita in Commissione martedì. Qualora si andasse a votare con i due sistemi vigenti, che presuppongono il premio di maggioranza alla lista che raggiunge il 40% e la soglia di sbarramento per il Senato all'8% nel centrodestra c'è chi comincia ad interrogarsi sulla possibilità di una ulteriore "svolta" per il futuro. Svolta nel segno di Toti.
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