Torino, il soldato che ha salvato Kevin: "non sono un eroe"
Se il piccolo Kevin è sopravvissuto alla bolgia di sabato scorso in piazza San Carlo a Torino, lo deve innanzitutto a Federico Rappazzo, il 25enne soldato dell'esercito che studia da infermiere e che quella sera ha protetto il bambino di sette anni da poco uscito dal coma farmacologico. Mentre in piazza si scatenava il panico, Rappazzo ha visto il bimbo per terra, lo ha abbracciato e proteggendolo gli ha sussurrato all'orecchio: "Non arrenderti, ora ti portiamo in ospedale".
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È rimasto lì, immobile, finché non arrivassero i soccorsi. Un gesto che Rappazzo definisce doveroso, di sicuro non eroico: "Non penso di aver fatto nulla di eccezionale - ha detto al Corriere della sera - Ho notato un bambino che soffriva e gli ho dato una mano. Con me c'erano altre persone, non ero solo. La cosa più importante e urgente era portarlo in ospedale. Ho cercato di farlo in sicurezza. Ora spero che tutto vada bene".
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