Feltri, il siluro di De Bortoli alla Boschi: "Il silenzio sulla faccenda alimenta..."
di Vittorio Feltri
Ferruccio de Bortoli ha lanciato il siluro a Maria Elena Boschi come abbiamo riferito l'altro ieri su Libero. L'ex direttore del Corriere della Sera nel suo libro, presentato a Milano, ha accusato la gentile signora di aver tentato di aiutare papà a sbolognare Etruria a Unicredit. Vero o no? Lei, la bella ex ministra, ha subito smentito annunciando querele per diffamazione a mezzo stampa. Iniziativa scontata. Ferruccio ovviamente ha confermato di aver scritto il giusto. Chi ha ragione e chi torto? Ah, saperlo.
Ci si aspettava che la banca tirata in ballo dal giornalista quale interlocutrice della presunta supplicante Maria Elena intervenisse per dare la propria versione dei fatti, invece se ne è guardata bene. O meglio si è limitata a dichiarare, attraverso una fonte interna e anonima, di non essere stata pressata da alcuno. Che è faccenda diversa dal non aver ricevuto richieste dalla attuale sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. Attendiamo più chiare affermazioni. Nel frattempo restiamo a bocca aperta.
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Ma il fatto che nessuno intervenga in modo deciso per spiegare l'accaduto, anziché chiudere la faccenda, alimenta i sospetti e i dubbi. Il saggio di de Bortoli è in libreria e immaginiamo venda molte copie, diffondendo la notiziaccia a cani e porci; Unicredit non si sbilancia; il governo tace, alcuni partiti si sono affrettati, prima ancora di sapere con esattezza che sia successo, a sollecitare le dimissioni della Boschi. Cosicché, tanto per cambiare, siamo tutti nella incertezza.
L'autore del volume è persona stimabile pertanto non osiamo pensare che si sia inventato tutto per il gusto di rendere piccante la propria fatica letteraria. L'istituto di credito tirato in ballo offre ampie garanzie di serietà. E noi non siamo in grado nemmeno di considerare una mentitrice la Boschi. E allora quale può essere la conclusione dello scandalo incompleto? Una volta i cronisti di nera avrebbero scritto che si brancola nel buio. Oggi questo linguaggio è superato però la sostanza non è cambiata: o qualcuno dei protagonisti si decide a parlare oppure tra qualche giorno dimenticheremo anche questa storia, che sarà sepolta sotto una coltre di indifferenza.
Siamo abituati agli schiaffi e non reagiamo più. Ci difendiamo dalle schifezze mettendo la testa sotto la sabbia. Chi vivrà non vedrà un tubo.
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