Banca Etruria, i dipendenti denunciano i risparmiatori truffati
I risparmiatori di Banca Etruria truffati, ridotti al verde e ora pure denunciati. Da chi? Dai dipendenti dell'istituto bancario toscano fallito. La storia, surreale, è raccontata dal Giornale ed è solo l'ultimo capitolo di una vergogna durata per mesi, anzi anni. Mentre i vertici dell'Istituto (in testa il vicepresidente Pier Luigi Boschi, papà della ministra Maria Elena Boschi) sono usciti praticamente indenni, è scattata la guerra tra poveri. I dipendenti dell'ex Banca Etruria, accusati dai risparmiatori di averli truffati, hanno a loro volta citato in giudizio gli ex clienti. La Cisl di Arezzo si è schierata con gli ex funzionari: "Le accuse di quegli obbligazionisti che, vistisi azzerati gli investimenti, hanno cercato un capro espiatorio nei lavoratori, facendo loro causa, si rivolteranno come un boomerang contro gli accusatori che hanno dichiarato il falso o hanno simulato reati inesistenti". Secondo il sindacato non furono quei funzionari, ma altri, a sottoporre ai risparmiatori il questionario Mifid con "ingannevole attribuzione di un profilo di rischio" al cliente.
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