Bossetti, la lettera della madre a Papa Francesco: "Santità, pregate per lui"
"Santità, pregate per mio figlio, pregate per me". Ester Arzuffi, la madre di Massimo Bossetti, l'uomo in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha scritto una lettera a Papa Francesco. Un appello che poi è stato postato anche sulla pagina Facebook della figlia Laura Letizia, gemella dell'uomo condannato al carcere a vita in primo grado.
La lettera della Arzuffi è scritta a mano, e vi si legge: "Chi si permette di scriverVi è una madre. Una madre che da anni vive, senza nessuna tregua né requie, ore e giornate interminabili di dolore, ansia, angoscia. Sono la mamma di Massimo Bossetti. Mio figlio è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della piccola Yara Gambirasio. Ora è in attesa del processo d'appello. Io prego e trepido per lui - sottolinea -, ma la speranza non mi ha abbandonato".
Il punto è che la Arzuffi afferma di credere "fermamente" che "su questa terra esista ancora una giustizia. Soprattutto credo nella completa innocenza di mio figlio. Gli ho dato la vita. Insieme con mio marito l'abbiamo cresciuto con tutto il nostro amore, senza mai venire meno ai nostri doveri di genitori. Ho sempre conosciuto i pensieri, i sentimenti, l'animo di mio figlio. Per questo sono assolutamente sicura di lui".
Dunque, la madre di Bossetti specifica: "Non chiedo alla Santità Vostra niente che non sia la preghiera. Mi affido alle Vostre preghiere. Nell'imminenza di questa Santa Pasqua, Festa di pace e di amore, mi affido a Voi, Santità, con tutto il mio dolore, la mia ansia, la mia speranza. Affido mio figlio, un uomo buono e generoso, perché venga restituito ai suoi affetti".
E ancora: "Vi offro e Vi supplico di accogliere tutte le mie sofferenze perché Voi, Santità, possiate benignamente pregare per Massimo, per me, per tutti coloro che amiamo e ci amano". Un disperato appello, quello di una madre che ha visto il figlio condannato all'eragstolo. Un modo per trovare un briciolo di speranza nel fatto che all'appello, fissato per il 30 giugno, il suo Massimo possa tornare a casa.
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