Mosca sul raid degli Stati Uniti: "Solo 23 dei 59 missili hanno colpito il bersaglio"
L'attacco di Donald Trump in Siria? Sarebbe stato un gigantesco flop. I dati vengono snocciolati dal portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, il quale afferma che "sono stati solo 23 su 59 i missili americani che hanno raggiunto la base siriana di Shayrat", che l'amministrazione americana ha indicato come il luogo dal quale sono partiti gli attacchi chimici di Bashar Al-Assad.
Cifre forse un poco sospette, poiché rivelate dalla Russia che ha preso una durissima posizione contro l'attacco orchestrato da Washington. Cifre che però, se confermate, tratteggerebbero uno scenario umiliante per Trump. È "sconosciuta" la sorte degli altri 36 razzi, ha aggiunto il generale, che poi ha sottolineato come "l'efficacia bellica del massiccio attacco missilistico americano alla base siriana è estremamente bassa". La Russia, dunque, sparge sale sull'ipotetica ferita, "sfottendo" gli yankees per il presunto flop.
Sempre Konashenkov ha sottolineato che nel raid è stato distrutto un deposito con mezzi tecnici, un centro d’addestramento, una mensa e sei hangar per le riparazioni dei caccia MiG-23, così come una stazione radar. Dunque il generale ha annunciato che "il sistema di difesa aerea dell'esercito siriano sarà rafforzato nel prossimo futuro, per proteggere le più importanti infrastrutture". Un'altra promessa minacciosa, che ha seguito a stretto giro di posta l'interruzione del memorandum d'intesa tra Mosca e Washington sulla Siria. Il quadro, per Trump, si fa sempre più complesso, nonostante il sostegno all'azione del blocco Occidentale. Infine, le cifre snocciolate da Damasco, secondo le quali nel raid americano sono morte 15 persone, quattro delle quali sarebbero bambini.
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