Corea del Nord: "Se Usa attaccano, catastrofiche conseguenze"
"Adotteremo le più dure reazioni contro i provocatori, per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto". E' questa la reazione di Pyongyang alla decisione degli Stati Uniti di inviare la portaerei nucleare Carl Vinson e altre unità navali nei pressi della penisola nordcoreana. Le navi, partite l'altroieri da Singapore, arriveranno nella zona nei prossimi giorni. Ma la tensione tra Stati Uniti e Nord Corea è già altissima. Già dopo l'attacco missilistico lanciato contro la Siria dagli Usa, Pyongyang aveva detto che "l'aggressione, da sola, meriterebbe una azione con l'impiego di ordigni nucleari".
Uno scenario da incubo, soprattutto per la Corea del Sud. I test missilistici realizzati in questi anni dal regime comunista di Kim Jong Un hanno dimostrato che Pyongyang può colpire bersagli a centinaia di chilometri di dustanza anche con testate nucleari. E la capitale del Sud, Seul, potrebbe essere colpita in pochi minuti. C'è poi il timore che lo scontro possa coinvolgere altri attori, in primis la Cina che è storico alleato del Nord. Il segretario di Stato americano Tillerson è stato chiaro: "L'opzione militare è sul tavolo, la politica della pazienza strategica è finita: se Pyongyang continuerà ad elevare òa sua minaccia militare non esiteremo ad attaccare".
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