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sabato 1 aprile 2017

L'Europa ci prende per il roaming  Una farsa: slitta ancora lo stop

Roaming cellulari, l'Europa fa slittare lo stop di un ulteriore anno



Usare Internet, telefonare e inviare sms da uno Stato all'altro dell'Unione Europea ha da sempre un costo extra piuttosto elevato, applicato di diritto dagli operatori mobili al classico piano tariffario. La scadenza della fine dei costi di roaming era in teoria prevista per il 15 giugno 2017, ma le nuove linee guida dell'Authority europea Berec prevedono invece uno slittamento di altri dodici mesi. Dunque l'utilizzo della rete oltre confine non avrà più prezzi aggiuntivi a partire da giugno 2018 e una minima quantità di dati, sms e chiamate dovrà essere garantita alla tariffa nazionale, per favorire il risparmio di tutti i consumatori che viaggiano in Europa.

Il commissario dell'Agcom, Antonio Nicita, ha spiegato a Repubblica: "Costi di adeguamento troppo alti è quanto ci avevano già riferito Tim e Wind in merito ai precedenti tagli sul roaming. All'epoca abbiamo sanzionato il loro comportamento, ma non era ancora prevista questa possibilità di deroga". Il vice presidente dell'associazione europea Mvno (operatori mobili virtuali), Innocenzo Genna, ha invece segnalato un rischio: "Gli operatori minori andranno in perdita perché i costi all'ingrosso del roaming (che devono pagare all'operatore usato dal loro utente all'estero) sono troppo alti. Di conseguenza questi operatori spariranno dal mercato, si ridurrà la concorrenza e aumenteranno i prezzi dei servizi per i consumatori". 

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