Il vescovo anti-coop: "Non si fanno i soldi così"
Attacca le cooperative il vescovo di Reggio Emilia Massimo Camisasca. Dopo crac di Unieco, cooperativa affondata da un debito di 500 milioni di euro, e le centinaia di lavoratori lasciati a casa, riporta il Giornale, ha lanciato un appello affinché si salvino i posti di lavoro e i risparmi di una vita di piccoli soci. "Non si può gestire un evento cooperativo con i criteri del capitalismo avanzato. Se si vogliono fare soldi, non si devono fare le cooperative. Se si vogliono fare le cooperative, non è questa la strada per fare soldi".
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Apriti cielo. Legacoop Reggio, il cui ex presidente nazionale, Giuliano Poletti, è ora ministro del Lavoro, è passato al contrattacco: "Se le parole del vescovo si riferiscono a un impegno e a una disponibilità comune a partecipare a una iniziativa di solidarietà che possa risolvere i problemi delle imprese cooperative e dei loro soci, allora con queste ci troviamo e ci troveremo sempre d'accordo". Ergo, la Chiesa faccia la sua parte e contribuisca a restituire il debito dei piccoli soci.
Da parte sua, il Pd renziano se ne lava le mani. L'idea è di scaricare quei vecchi comunisti di ex presidenti di coop. E in questo scenario emerge tutta la fragilità del sistema coop, ormai superato.
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