Francesca Peirotti, traffico di immigrati tra l'Italia e la Francia: rischia la galera
Francesca Peirotti, 29 anni, originaria della provincia di Cuneo, è sotto processo in Francia per aver facilitato l’ingresso, il soggiorno e la circolazione di migranti irregolari tra Ventimiglia e il paese transalpino. Non è la sola: c’è anche Herrou, un contadino di Breil-sur-Roya, rappresentate dei migranti che hanno bisogno di aiuto nella valle tra le montagne di Francia e Italia. Alla sbarra, insieme.
Francesca è stata arrestata l’8 novembre sulla A8, all'altezza di Mentone, mentre stava trasportando sette eritrei e un cittadino del Ciad su un furgoncino bianco. Quando martedì si è presentata in tribunale a Nizza aveva una sola idea: non parlare. Ma non è riuscita a tacere quando, di fronte alle obiezioni del suo avvocato sull'emergenza umanitaria, il procuratore ha alzato le spalle: "Io non vedo la frontiera perché non esiste e quindi non c’è nessuna illegalità in quel che faccio - ha tuonato Francesca -. Quand'ero piccola ci passavo sempre d’estate con la mia famiglia e nessuno mi ha mai fermata. Quello è solo un filtro ingiusto e disumano per le persone di colore, così almeno diciamo le cose come stanno". La passionaria, insomma, vuole l'abolizione dei confini. L'emergenza terrorismo e i flussi incontrollati di migranti sarebbero "dettagli" da trascurare. Risultato? Il procuratore ha chiesto per Francesca otto mesi di carcere più due anni di interdizione dalla Francia, mentre Herrou se l'è cavata con una multa.
Francesca è stata arrestata l’8 novembre sulla A8, all'altezza di Mentone, mentre stava trasportando sette eritrei e un cittadino del Ciad su un furgoncino bianco. Quando martedì si è presentata in tribunale a Nizza aveva una sola idea: non parlare. Ma non è riuscita a tacere quando, di fronte alle obiezioni del suo avvocato sull'emergenza umanitaria, il procuratore ha alzato le spalle: "Io non vedo la frontiera perché non esiste e quindi non c’è nessuna illegalità in quel che faccio - ha tuonato Francesca -. Quand'ero piccola ci passavo sempre d’estate con la mia famiglia e nessuno mi ha mai fermata. Quello è solo un filtro ingiusto e disumano per le persone di colore, così almeno diciamo le cose come stanno". La passionaria, insomma, vuole l'abolizione dei confini. L'emergenza terrorismo e i flussi incontrollati di migranti sarebbero "dettagli" da trascurare. Risultato? Il procuratore ha chiesto per Francesca otto mesi di carcere più due anni di interdizione dalla Francia, mentre Herrou se l'è cavata con una multa.
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