"Il valore della Resurrezione per la salute umana"
di Francesco Pellegrino
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| Dott. Francesco Pellegrino |
In questi giorni di celebrazione di una ricorrenza di immenso valore della fede cristiana spesso ci sfugge l’opportunità di cogliere il cambiamento prospettatoci da una storia millenaria.
Infatti la Resurrezione, il sacrificio, la partecipazione alla sofferenza, il giudizio di una società che teme il cambiamento radicale finalizzato al benessere comune, l’unità del gruppo comunitario cui si partecipa e tante altre riflessioni che ci giungono dalle Sacre Scritture sono un viatico di suggerimento alla vita con la ricerca di un momento in cui dare conclusione a qualcosa perchè ne resusciti qualcosa di più vigoroso e vitale.
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Le leggi della biologia ci insegnano che sacrifici quali le potature di un individuo vegetale vivente spesso sono ragione di una vigoria innovativa di ciò che si è sacrificato. Ordunque potremmo dire che la legge di conservazione della massa di Antoine-Laurent de Lavoisier espressa nel Traité Élémentaire de Chimie sia stata largamente anticipata seppure espressa in formula di fede avversa la formula scientifica poichè ciò che ci anima in questi giorni è un possibilità di resuscitare da se stessi per migliorarsi.
L’atmosfera della Pasqua ci permette di respirare, complice la rinascita stagionale della primavera, associato al ciclo giorno notte favorevole, uno spirito sfidante del vedere una possibilità di innovazione, una progettualità che ci proietta nei tempi prossimi che siano le vacanze, le sfide sociali o meglio ancora l’opportunità di dedicarsi a se stessi in termini di salute.
Già il periodo della Quaresima ci insegnava l’importanza delle dieta, del privarsi volontariamente di beni voluttuari per stimolare l’organismo a vivere una scossa che preluda il Resuscitare un individuo od una Comunità che modulerà la propria biochimica al fine di restituire una entità nuova che trattiene la memoria del proprio essere passato.
Infatti le privazioni di nutrimento determinano nell'individuo umano una variazione degli ormoni leptina e grelina che ci permettono l’espressione dello stimolo della sazietà il primo e dell’appetito il secondo.
Dominare le proprie abitudini per un periodo programmato, soprattutto se errate, ci permette di prospettare un nuovo noi finalizzato alla migliore espressione di salute e piacere.
Questa è l’opportunità della Pasqua. Un periodo di controllo volontario di noi stessi in attesa di un appagamento con il resuscitare una nuova versione di noi stessi, in cui consapevolmente ci esercitiamo a conoscerci nel profondo di noi stessi e nelle nostre capacità di esercizio spirituale per comprenderci.
Questo esercizio vitale e vigoroso all’unisono non deve necessariamente essere un esercizio del singolo quanto può e deve essere un esercizio di Comunità per cogliere il migliorare l’esercizio comunitario stesso.
Probabilmente la dieta sociale intesa come privazione di cattive abitudini consolidate quali attualmente attanagliano le funzionalità ordinarie di servizi pubblici quali la Salute pubblica necessitano di diete drastiche e programmate nel tempo per il rilancio di una vitalità di esercizio, una vigoria di slancio funzionale, una gioia partecipativa, una capacità.di comprensione.
"Non avessi visto la luce, sopporterei l’ombra".
Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39, 81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362

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