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venerdì 14 aprile 2017

Cos'hanno trovato nella borsa della spesa di Igor Occhio al drammatico sospetto: e se il killer...?

Budrio, Nutella e ragù nella borsa della spesa di Igor


di Cristina Lodi



I resti dei bivacchi recenti, una fantomatica barchetta sparita, le perquisizioni a raffica nei casali diroccati, viandanti fermati per errore e i corpi speciali schierati a turni di 150 per scovarlo vivo. O forse morto. Certamente ferito, come proverebbe il suo giubbotto ritrovato imbrattato di sangue. Intanto, però, il nulla: di Igor Norberto Ezechiele, sedicente russo piombato qui dalla Serbia a rubare e a uccidere, nemmeno l' ombra. Evaporato. Volatilizzato come fosse un fantasma.

Così anche questo tramonto, il quarto dal delitto del guardaboschi di Portomaggiore, scende lasciando a mani vuote chi gli dà la caccia.

In fuga - Con i carabinieri e le forze speciali in mimetica che rientrano alla stazione di Molinella (Bologna) trasformata in quartier generale, a sirene spente. Dov' è l' assassino del barista di Budrio, Davide Fabbri, e del cacciatore volontario di bracconieri, Valerio Verri? Saranno sì vaste le campagne sconfinanti lungo la Bassa fra Bologna e Ferrara e Ravenna e che potrebbero essere il suo covo; ma questo territorio non è l' Aspromonte, non sono i monti della Barbagia e neanche la foresta Silana. Possibile non trovarlo in questa pianura piatta, seppure con il suo dedalo di fossi e i suoi pioppi?

«Prima o poi dovrà uscire allo scoperto» dice un carabiniere, «lo farà il passo falso che noi stiamo aspettando».

Un contadino di Molinella ha denunciato il furto di una piccola imbarcazione, una sorta di zattera, utilizzata per spostarsi lungo i canali d' acqua.

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Mancherebbe da due giorni, ma nessuno può dire sia stato il killer a farla sparire. A Bologna è stato sorteggiato un avvocato d' ufficio per il fuggitivo Igor Vaclavic alias Norberto Ezechiele Feher, incriminato per i due omicidi e il ferimento della guardia provinciale Marco Ravaglia. «Stamane sono stato in procura - spiega il legale, - potrei nominare un consulente che presenzi agli esami che sta facendo il Ris di Parma sui reperti sequestrati, ma noi ci fidiamo dei carabinieri. Aspetteremo l' esito delle indagini senza intervenire direttamente. Ci siamo limitati a firmare il verbale di sequestro del materiale rimasto sul Fiorino abbandonato al posto di blocco, dopo il delitto di Portomaggiore». E quella sorta di "kit di sopravvivenza" trovato sul furgoncino la dice lunga.

Igor Norberto Ezechiele, o chiunque egli sia o si chiami, era avvezzo a vivere come una bestia, già prima di finire braccato.

Non c' era soltanto la bicicletta sul mezzo. Ma anche i cerotti, il cotone emostatico, una coperta cerata mimetica, i guanti in lattice per non lasciare impronte. Roba contenuta in tre borse di tre diversi supermercati (Ld, Coop e Iper Tosano) dove lui dev' essersi infilato, imperturbabile e senza farsi scoprire, subito dopo aver ucciso. A meno che un complice non abbia fatto acquisti per lui.

Telecamere ovunque - D' altronde i carabinieri sono andati a controllare, in quei supermercati. Hanno parlato con le persone, visionato le immagini delle telecamere laddove ci sono. Di Igor nessuna traccia: il sospetto del complice, dunque, esiste.

Di fatto nei sacchetti, accanto a una maglietta e al un giubbino insanguinato, i carabinieri hanno trovato scorte alimentari. Quattro scatole di biscotti, sigarette, un chilo di mortadella, caffè, Coca cola, tre scatole di tonno, un barattolo di Nutella, ragù in busta, patatine, zucchero, limoncino, bottiglie varie e perfino una moka. E non sono del contadino a cui è stato rubato il furgone nemmeno il dizionario italiano-spagnolo e un punteruolo da mezzo metro.

A mano a mano che passano le ore e i giorni, crescono la tensione e il timore possa tornare a colpire. È pronto a tutto: «non vuole tornare in galera», dice un investigatore «si muove di notte, ma di poco. In cerca di cibo nei campi, per sopravvivere. Poi torna in qualche tana che conosce bene. Ma non potrà durare a lungo. Che cosa beve? Dove trova acqua pulita?».

Non molliamo fino a quando non lo avremo preso, dice il procuratore capo di Ferrara, Bruno Cherchi, lasciando intendere che l' assassino sia ancora in zona: «Abbiamo trovato tracce recenti. Non è andato lontano».

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