Luca Lotti: "Mai avvisato Marroni. Vi aspetto in tribunale"
Nel giorno del voto sulla mozione di sfiducia presentata dal M5s che lo riguarda, Luca Lotti si difende in aula al Senato. Ribatte colpo su colpo, respingendo le accuse che lo lambiscono nell'ambito dell'inchiesta Consip. "Accetto la vergognosa strumentalizzazione di queste ore a testa alta e a viso aperto. A quelli che sputano sentenze voglio dire vi aspettiamo in tribunale - afferma il ministro dello Sport -. E chi ha pesantemente insultato il buon nome della mia famiglia e di chi lavora con me abbia il coraggio di rinunciare all'immunità parlamentare".
"Io prima di voi attendo la verità - ha continuato Lotti -. La verità prima o poi arriva. Quando la verità arriva porta con se le responsabilità, anche di chi ha mentito. Per paura o per altri motivi che non tocca a me indagare". Dunque, aggiunge che "né io né i miei collaboratori abbiamo fatto qualcosa di illegittimo. È in corso una vergognosa strumentalizzazione", ha ribadito. E ancora: "La mozione di sfiducia mette in discussione la mia moralità, prima ancora del mio ruolo politico". Dunque Lotti afferma che "mi rivolgo ai senatori per respingere questo tentativo. I fatti sono chiari. Io - afferma entrando nel merito di ciò che gli contestano - non ho mai passato informazioni riservate a Marroni. Sostenere il contrario significa incorrere in un reato di calunnia". Infine, Lotti ha ricordato che "i magistrati hanno avuto accesso tutta la documentazione del caso". Dunque, il ministro dello Sport, afferma che "vogliono colpire una stagione politica". Una frase con cui, di fatto, ha affermato che colpiscono lui per colpire Matteo Renzi, l'ex premier.
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