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mercoledì 1 marzo 2017

Terrorismo, allarme degli 007 in Italia Lupi solitari, gas, nucleare: i rischi

Terrorismo, allarme degli 007 nella relazione annuale dell'intelligence: "In Italia pericolo sempre più concreto"



L'Italia corre un pericolo "sempre più concreto" di subire un attacco terroristico da "soggetti radicalizzati in casa". Sono uomini che possono decidere di non partire più per fare i foreign fighters in Siria o Iraq, scegliendo di portare avanti la Jihad sul territorio italiano. Il dato allarmante è ermerso nell'ultima relazione annuale dell'intelligence italiana consegnata al Parlamento.

In particolare il territorio italiano sarebbe esposto a "rischio di attacchi Cbrn, ovvero con armamento chimico-batteriologico-radiologico-nucleare, da parte di organizzazioni terroristiche", già note e pedinate dalle organizzazioni di intelligence di mezzo mondo.

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Il pericolo per l'Italia cresce con l'aumentare delle difficoltà di raggiungere le zone di guerra. Secondo la relazione, i "radicalizzati in casa" sono impegnati in "attività di autoindottrinamento e addestramento su manuali online, impegnati in attività di proselitismo a favore di Daesh e dichiaratamente intenzionati a raggiungere i territori del Califfato". Nel 2015 però c'era stato un primo segnale dell'inversione di rotta, con la scoperta durante l'operazione Terre vaste di uno straniero partito dall'Italia verso il Califfato che aveva esortato altri soggeti a non partire per la Siria o l'Iraq, agendo sul territorio italiano.

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