Visualizzazioni totali

martedì 28 febbraio 2017

"Datemi il russo arrestato in Liguria" Putin azzanna, guai per l'Italia

Ventimiglia, l'arresto di Mikhail Nekrich diventa un caso internazionale: Putin vuole l'estradizione, le autorità italiane indagano




Mikhail Nekrich, cittadino russo residente a Zurigo, è stato fermato durante un controllo ordinario dalla polizia di frontiera di Ventimiglia. Si è scoperto che l'uomo è un ricercato comune, sul cui conto pende un mandato di cattura internazionale per omicidio e per appropriazione indebita. L'uomo è stato condannato all'ergastolo dal tribunale di Mosca. È accusato - come rivela Il Messaggero - di essere il mandante dell'omicidio del magnate nemico Alexandre Mineev, ucciso con numerosi colpi di kalashnikov nel 2014.

Ascoltato dal tribunale italiano, Nekrich, con l'assistenza degli avvocati Andrea Rovere e Maurizio Mascia, avrebbe invece raccontato una storia diversa. Una storia con cui vuole dimostrare la propria innocenza: i servizi segreti russi vogliono obbligarlo a incastrare un dissidente, ovvero il suo socio in affari Egor Schuppe, il genero di Boris Berezovsky. Quest'ultimo era lo storico avversario di Vladimir Putin, che nel 2013 annunciò l'imminente ritorno a Mosca per svelare i segreti del presidente russo, salvo poi venire ritrovato impiccato a Londra.

Stando alla ricostruzione dei fatti di Nekrich, i poliziotti russi gli avrebbero chiesto di collaborare all'inchiesta: "Sappiamo che il tuo socio è imparentato con Berezovsky e sappiamo che ha materiale compromettente sul governo russo. Vogliamo lui, non te, se ci aiuti ad incastrarlo ti lasciamo andare, altrimenti sei finito". E così, in un contesto scivolosissimo, in parallelo alla procedura di estradizione verso Mosca di Nekrich, sono state avviate le indagini sul caso. Le autorità italiane vogliono vederci chiaro. Anche se di mezzo c'è niente meno che lo zar Putin.

Nessun commento:

Posta un commento