Renzi, il retroscena: ora dubita anche di Gentiloni
Paolo Gentiloni è tornato al lavoro dopo l'intervento al cuore più tonico che mai. È talmente in forma che ha persino detto che "bisogna rafforzare la squadra di governo, nominando dei nuovi viceministri". Come dire, io da qui non schiodo e l'esecutivo lo porto fino alla fine della legislatura... "Ma vuole governare fino al 2018?", si chiede infatti un renziano parlando al Giorno. Ed è proprio quello che si sta chiedendo Matteo Renzi.
L'ex presidente del Consiglio ha paura anche per un'altra ragione. A ottobre ci sarà la "manovrona, (Legge di Stabilità) e sarà di 20 miliardi o scattano le clausole di salvaguardia", Iva e accise. Insomma, un diluvio di tasse. "Se andiamo al voto in autunno, o a scadenza naturale della legislatura (febbraio 2018, ndr), siamo fritti, ci massacrano", avvertono i suoi. Infine, c'è la questione del congresso del Pd che vedrà schierati contro Renzi sia la minoranza dem con i governatori Rossi ed Emiliano in prima linea sia i nuovi oppositori Franceschini e Orlando.
Renzi ha bisogno di andare al voto, "al più presto, il prima possibile". A costo di passare anche da un accordo con Forza Italia. Certo, bisognerà attendere la sentenza della Consulta. Ma sul piatto c'è anche la sentenza di Strasburgo: se il Cav tornasse candidabile dovrà passare per il voto del Parlamento, ergo ci vorranno i voti del Pd.
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