Rivoluzione Facebook Primo Stop alle notizie "bufala"
di Gaetano Daniele
L'annuncio di Facebook: "Presto nuovi strumenti per la verifica delle notizie. Se dubbie verranno segnalate". Ma non è prevista la cancellazione e si potranno comunque condividere. Coinvolte per il controllo le testate giornalistiche Abc News e Associated Press
Facebook sta per rilasciare nuovi strumenti per cercare di limitare la diffusione di notizie false sul suo social network. Agli utenti già registrati e quelli nuovi, darà la possibilità di segnalare in una apposita casella, gli articoli "bufala". Soprattutto collaborerà con siti come Snopes, Abc News, Associated Press, FactCheck.org, Politifact per verificare l'autenticità delle notizie e, qualora vi fossero incongruenze o falsità nelle stesse, eliminarle. L'annuncio lo ha dato Adam Mosseri, vice presidente di Facebook a capo della divisione News Feed, che nota: "Dare voce alle persone è una cosa in cui crediamo e non possiamo diventare arbitri della verità", scrive sul suo profilo blog. "Per questo stiamo affrontando il problema con grande cautela".
On. Giorgia Meloni Fratelli d'Italia |
Ma pronta la risposta su Facebook della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che posta: "Prove generali di regime anche sui social network. Facebook ha annunciato che combatterà le "notizie bufala" pubblicate dai suoi utenti, avvalendosi dell'aiuto di una serie di agenzie di stampa "serie". In questo modo la stampa che da anni manipola l'informazione, ora controllerà anche quello che viene diffuso su Facebook". E ancora: "Se una notizia sarà sgradita, come ad esempio la notizia verissima che Hillary Clinton è stata finanziata dall'Arabia Saudita e dal Qatar, sarà bollata come "bufala" e sarà così limitata la sua diffusione". Pensate cosa riusciranno a fare i grandi burattinai, i tecnocrati, i banchieri, i governi asserviti ai poteri forti con questo nuovo strumento che "combatte le bufale". Stanno tentando in tutti i modi - conclude Meloni - di imbavagliare il popolo e togliergli la libertà di parola. Diffondiamo il nostro sdegno per questa "geniale" trovata di Facebook, finché avremo la possibilità di farlo.
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