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martedì 27 dicembre 2016

Aereo russo, quell'audio e i giubbotti Emerge una nuova pazzesca verità

Aereo russo, quell'audio e i giubbotti, emerge una nuova pazzesca verità



Ci sono aspetti che non tornano sulla caduta dell'aereo russo nel giorno di Natale. Il volo, partito da Sochi e diretto in Siria con 92 persone a bordo tra cui il  Coro dell'Armata Rossa, è precipitato nel mar Nero al largo di Sochi. Inizialmente il governo di Mosca ha incluso la possibilità di un sabotaggio - viste le possibili ritorsioni per l'impegno siriano - ipotesi negata però nelle ultime ore perché da accertamenti non ci sarebbero "indicazioni che facciano pensare ad un attentato".

Sono quindi quattro le piste ancora in piedi secondo il Cremlino: "corpi estranei nel motore, carburante di scarsa qualità con conseguente perdita di potenza, errore "umano" dei piloti o un guasto tecnico del velivolo".

Se saranno trovate, le scatole nere potranno fare luce su una tragedia dai contorni misteriosi: potrebbero raccontare situazioni di panico in aereo o, al contrario, di calma piatta. Fonti non confermate in contatto con l'agenzia Ria Novosti e con i giornali russi indicano che alcuni dei corpi recuperati indossavano giubbotti di salvataggio. Se fosse vero, vorrebbe dire che a bordo era stato lanciato un allarme. Il ministero della difesa russo nega questa circostanza. Intanto l'attività di recupero è intensa: sono al lavoro 3.000 persone, di cui 100 subacquei e una flotta composta da navi.

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